giovedì 23 ottobre 2025

Sefirin Kızı - Se te ne vai, sarò un uomo terribile (16)


Il personaggio di Sancar Efeoglu è sicuramente complesso, non semplice da digerire. Non ci troviamo davanti al classico eroe immacolato che lotta accanto alla nostra eroina, che poi si macchia, ma riesce a mantenere la sua integrità, come succedeva con Omer Demir di KARA PARA ASK. Sancar è più oscuro, pieno di sfumature, potente e arrogante, ma anche stranamente fragile nei sentimenti, incapace di fidarsi davvero nel profondo della donna che, incredibilmente, ha scelto proprio lui.


Se ogni tanto vediamo dei bagliori, qualche elemento che ci fa pensare che ce la potrebbe fare, poi precipita dolorosamente all'indietro, facendo prevalere la sua rabbia, un sentimento cieco che lo domina e che sembra più forte di qualsiasi cosa. Adesso che la porta della casa e della vita di Nare si è nuovamente chiusa su di lui, il pensiero di perdere sia lei sia la piccola Melek lo rende cieco e chiuso anche nei confronti del nuovo bambino che dovrebbe nascere.


Purtroppo proprio non si riesce a entrare in simpatia ed empatia con l'odiosa Menekse, che adesso, risistematasi nella casa padronale, cerca di imporsi su tutti, anche la suocera che è divisa tra il desiderio che si riconcili con il figlio e la sensazione sempre più forte che la nuora non sia questa perfezione che lei credeva. Basti pensare alla visita dell'ambiguo Loki, aspirante fidanzato della ragazza, che si reca da lei per rinverdire il rapporto e che viene in qualche modo scoperto da Gulsiye, la domestica, che proprio non riesce a digerire la donna.


Lei cerca in tutti i modi di procurarsi il numero di Nare, decisa a darle la notizia, incauta onestamente, senza considerare la reazione che potrebbe avere Sancar. Suo fratello si sottrae alla sua richiesta, dopo tutti i problemi che ha avuto proprio per assecondarla, ma intanto la nostra eroina si è chiusa e ha deciso che la soluzione migliore è quella di partire nuovamente, lasciare la Turchia e ritornare in Svizzera.


Questa ipotesi sconvolge tutti, da Elvan, che, senza di lei rimarrebbe senza nessuno, a Gediz, che continua ad amarla anche se in silenzio e ovviamente sconvolge Sancar che non vuole perdere Melek, ma anche lei e che affrontandola, contro la volontà di Nare che non vorrebbe rivederlo mai più, esprime il concetto che dà il titolo a questo episodio.


Se c'è qualcosa di buono in Sancar è la calma che la serenità potrebbe coltivare, ma quando si sente insicuro esplode prepotente con tutta la sua rabbia. Nare vorrebbe rivendicare l'affidamento della bambina solo per sé, facendo leva sul fatto che, con un nuovo figlio in arrivo, Melek non vorrebbe stare con la famiglia di Sancar, ma lui è pronto a tutto pur di non perdere sua figlia, anche a scontrarsi con lei in tribunale e a riportare alla luce i particolari della nascita della bambina in una clinica psichiatrica, se lei dovesse decidere di portargliela via. Non certo un gentiluomo, ma un padre arrabbiato, come molti.


Se tu te ne vai, sarà un uomo terribile, le ha detto ed è pronto, almeno a parole, a diventarlo. In realtà non ce ne sarà bisogno, perché i personaggi negativi intorno a loro sono davvero tanti e ruotano in modo vorticoso, senza dare possibilità di scampo. Così ecco che Khamran, il socio ambiguo di Sancar e Gediz, che rivendica il ruolo di direttore generale, si allea con Akin, che gli ha promesso una ricompensa in denaro se lo salverà da Sancar, ma soprattutto se lo aiuterà a portare via Nare.


L'uomo è attirato dalla proposta e quando Kavruk si reco a prendere Akin, ordisce un piano per sottrarglielo, ma nel frattempo è successo di tutto. Menekse, usando la scoperta della simpatia tra Yahya e Dudu, minacciando l'uomo di rivelarlo alla moglie Elvan che nel frattempo è tornata a casa, lo costringe ad andare a prendere la piccola Melek, alle spalle dei genitori, per portarla da lei, decisa a darle la notizia che avrà un fratellino da lei, distruggendo così le speranze della bambina di una riconciliazione del padre.


Melek, preda di una delle sue crisi, sparisce dalla casa di Sancar, gettando tutti nel panico, ma soprattutto i suoi genitori che, sconvolti, apprendono della sparizione. In realtà la bambina si è nascosta nella macchina di Kavruk, così quando quest'ultimo vola in una scarpata, vittima di un incidente ordito per far fuggire Akin, lei è con lui e il panico si diffonde a macchia d'olio.

mercoledì 22 ottobre 2025

Sefirin Kızı - Non ringrazio un altro bambino arrabbiato (15)


C'è chi sostiene che le dizi non hanno niente a che fare con le telenovelas o le soap prodotte da altri paesi, ma lo dicono le persone che ne avranno vista una o due, in modo superficiale e che non conoscono le caratteristiche vere di questo tipo di prodotti. Ogni paese le produce, con differenze profonde di genere, ma anche con elementi decisamente in comune.

 


Le dizi, pur presentando chiari elementi di ritmo e dinamiche che fanno pensare più a serie televisive americane, hanno indubbiamente anche componenti tipiche delle serie televisive sudamericane dove, quello che succede adesso nella trama di Sefirin Kızı, è quello che chiameremo un cliché.


Quando abbiamo visto Sancar compiere il suo dovere con l'odiosa Menekse, sapevamo che l'esito narrativo doveva essere solo questo e inevitabilmente, eccolo arrivare, proprio quando le cose tra Nare e Sancar sembravano poter andare verso la distensione, dopo anni di tensione, odio, incomprensioni. Nare si è emozionata al pensiero della carta di identità che lui ha fatto fare alla figlia, dove compare il suo cognome, sperando in una famiglia sempre desiderata e mai realizzata.


Eppure eccoci alla svolta. Menekse, cacciata dalla casa degli Efeoglu, torna in pompa magna, passando per l'ospedale dopo aver rischiato di perdere il bambino che aspetta. La notizia della sua gravidanza arriva sulle spalle di Sancar come un macigno doloroso, perché nulla lo lega a una moglie non voluta, che ha fatto di tutto per rendersi ancora più odiosa.


Pur toccato al pensiero del bambino che arriverà, la sua vita ruota tutta intorno a Melek e Nare che però, nel frattempo, parlando con Elvan, si rende conto che Sancar ha mentito e convinto il proprietario della casa dove vivono a darle un pigione molto più basso della realtà. La scoperta che lui paghi parte della casa la induce a commettere quello che per Sancar è un vero trauma che in fondo non ha mai superato.


Confuso per tutto quello che sta succedendo e desideroso di vedere la figlia, si reca nell'appartamento solo per trovarlo completamente vuoto. Nare è andata via portandosi tutto dietro. Capisco il fastidio di Nare, ma avrebbe dovuto prendere il telefono e riempirlo d'insulti, invece di indurlo a girare come un'anima in pena per le stanze vuote, con il timore rinnovato che lei possa sparire, portandosi via anche la bambina che lui ha conosciuto e imparato ad amare.


Per fortuna le rintraccia quasi subito e scopre che hanno preso un'altra casa, grazie a Elvan che l'ha trovata disponibile. Lui cerca di stare vicino a Melek, ma innegabilmente anche a Nare, pur portandosi sulle spalle il macigno della scoperta della condizione della moglie. Deve confessare a Nare la verità, ma come reagirà?


Certo ci risparmiano quello che in una telenovela sarebbe stata un altro classico: lui che temporeggia, che cerca di dirglielo, ma poi si sottrae permettendo alla moglie malvagia di rivelarlo alla nostra eroina nel peggiore dei modi. A confessarlo, per fortuna, è lo stesso Sancar che però infrange di colpo tutte le speranze che Nare aveva di una famiglia insieme.


Davanti a quest'ennesimo dolore, lei lo mette letteralmente alla porta, facendo il giuramento di non pronunciare mai più il suo nome e di fare di tutto per cacciarlo dalla sua vita. Ci riuscirà? Sancar le permetterà di andare via e di chiuderlo nuovamente fuori? Non credo proprio. 

martedì 21 ottobre 2025

Sefirin Kızı - Tieni la mano di tua figlia (14)


La frase del titolo, "Tieni la mano di tua figlia", è pronunciata da Nare a Sancar quando cerca di convincerlo a rinunciare alla vendetta per esserci come padre nella vita della bambina che lo ha appena incontrato ma a cui ormai è già legatissima. Lei sa, per esperienza, cosa significa crescere da soli, senza l'amore sincero e l'appoggio di un padre. È una ferita che ti porti dietro per il resto della vita e lei non vuole per sua figlia lo stesso destino.


Questa è la ragione per cui, pur cercando con Gediz Akin, che sembra scomparso dalla faccia della terra, cerca in qualche modo di essere accanto a Sancar per farlo cadere in tentazione e convincerlo ad abbandonare la strada sanguinosa che ha deciso di intraprendere.


Gediz è accanto a lei e nonostante i suoi sentimenti, che appaiono palesi a Sancar e piano piano anche agli altri personaggi, è un vero amico, perché fa di tutto per proteggerlo anche da se stesso, cercando di risparmiargli la trasformazione in assassino. Intanto Menekse è costretta a lasciare la sua casa, tornando nella casa della madre, posto misero da dove credeva e sperava di essere fuggita per sempre.


Nel discorso di Nare sulle figlie senza padre che crescono a volte in modo deviato, augurandosi anche il male del prossimo, vediamo anche lei, che si taglia ferocemente i capelli quasi per umiliarsi e imbruttirsi, adesso che è stata respinta da un marito che, sinceramente, non l'ha mai voluta davvero.


Lungi da avere uno scatto di dignità, come l'ha avuto Elvan, che adesso Yahya comincia a rimpiangere, Menekse resta il personaggio tipico delle telenovelas/dizi, dell'antagonista maligna che spera di colpire l'eroina con giochetti sporchi, ma in questo caso il risultato è stato negativo.


Intanto Sancar porta avanti gli affari e il suo scopo di vendetta, passando tutto il suo tempo libero con Melek e quindi con Nare che, temendo che lui si possa perdere, decide di coinvolgerlo in un pick-nick al mare insieme alla figlia.


È il posto di quando erano ragazzi, dove ha visto Sancar per la prima volta, questo ragazzino bruno, sbucato dal mare con gli occhi enormi e della sua diversità (visto che veniva dalla Norvegia in quel periodo) ne è rimasta conquistata. Lei spera che il cuore di Sancar abbia trovato un po' di pace, ma in realtà il tempo trascorso è solo una pausa che lui si è concesso, dopo aver chiamato Kavruk per dargli il compito di prendersi cura della sua famiglia, quando lui non ci sarà più.


Il posto dove Akin è tenuto prigioniero, quello che tutti cercano, è un vecchio faro dove sulla parete c'è scritto un importo di 100.000.000 che una mano ha lasciato tanti anni prima. Quando Sancar arriva, determinato a compiere la sua vendetta, ci viene svelata la valenza del luogo.


È il posto dove quattro ragazzini si sono incontrati tanti anni prima: Nare, Sancar, Kavruk e Akin. E già nel loro interagire emerge la personalità e la storia di tutti loro. Akin è il bambino ricco, senza famiglia, accolto dall'ambasciatore nella speranza, forse, di utilizzare il suo denaro. Lui è già invaghito di Nare, che però non ha occhi che per Sancar, un ragazzo dal cuore d'oro, indurito dalla vita.


Adesso Sancar è pronto a ucciderlo, ma l'arrivo di Gediz frena la sua mano, permettendo a Nare e a Melek di arrivare. Sarà questa volta la piccola Melek che, con la sua sola presenza, riuscirà a fargli cambiare idea, tenendolo davvero per mano. E questa famiglia mancata, a cui la vita sembra voler dare una nuova possibilità, appare evidente anche agli occhi di Gediz.

lunedì 20 ottobre 2025

Sefirin Kızı - Sono stato il tuo assassino (13)


Chi è l'assassino? È questa la domanda che segue lo spettatore durante tutta la visione del tredicesimo episodio di Sefirin Kizi. Chi sia l'uomo da sacrificare appare evidente fin da subito. Akin, il torturatore, l'uomo che ha distrutto la vita di tante persone, colui che cerca ancora, dopo anni, di distruggere l'esistenza di Nare, colpevole, a suo giudizio, di non averlo mai voluto. L'idea di cercare di conquistarla con la dolcezza non lo ha mai sfiorato, ma questa è una considerazione mia che nulla a che fare con l'evoluzione della storia, perché della loro vita insieme, oltre gli abusi, non ci viene mostrato nulla.


Ormai, dopo l'aggressione di Zehra, Sancar non ha più dubbi sulla verità del passato e questa consapevolezza lo lacera nel profondo, svelandogli l'impossibilità di una felicità nel suo futuro. Ha commesso l'atroce delitto di Otello, uccidendo, in questo caso, l'amore di Nare nei suoi confronti. In realtà Nare continua ad amarlo, ma non riesce a perdonarlo e tra loro il varco è sempre enorme e incolmabile, alimentato anche dalla presenza di una moglie, Melekse, di cui Sancar si dimentica facilmente, ma che si muove nell'ombra nella speranza di cogliere quella che reputa la sua rivale in fallo.


Quindi l'assassino è sicuramente Sancar, che ha ucciso metaforicamente Nare con un rifiuto, in un momento difficilissimo della ragazza, che l'ha trascinata poi nella tragedia. Ma in fondo non è l'unico assassino dell'episodio, basti pensare alla follia di Muge, che, trascinata dal dolore del tradimento, finge prima di aiutare Akin a fuggire, solo per stordirlo con una siringa e poi trascinarlo in una casetta per gli ospiti, nel giardino della villa di famiglia, dove lo rinchiude, legato e imbavagliato, in bagno, dove lo lascia ad agonizzare di fame e sete, andando a trovarlo tutti i giorni per godersi il modo in cui si spegne.


Tutti nel frattempo lo cercano, chi per ucciderlo (Sancar), chi per sottrarlo alla vendetta di Sancar (Nare e Gediz), ma nel frattempo Zehra cerca di riprendersi dal colpo che le è stato inflitto e sua madre, che continua a brillare per insensibilità, resasi conto dell'amore che Kavruk prova per la ragazza, lo convoca per chiarire con il ragazzo che mai e poi mai potrà avvicinarsi a Zehra.


A sottolineare la sua decisione, gli impone letteralmente un matrimonio con una donna che sceglie lei, promettendole una casa. Kavruk non vorrebbe sposare nessuno, ma Halise glielo impone. Se vuole continuare a rimanere nella loro casa, dovrà piegarsi alla sua volontà, credendo in questo modo di mettere un abisso tra lui e la figlia, che al momento non ha ancora capito i sentimenti di Kavruk nei suoi confronti.


Tutti gli altri, invece, ne sono consapevoli, da Sancar, sconvolto alla notizia che il suo amico speciale possa sposarsi con qualcuno, dato il suo amore silenzioso per la sorella, a Nare, che capisce subito che deve esserci qualcosa dietro a tutto il fidanzamento, organizzato in un batter d'occhi nella grande villa di famiglia.


Intanto Melekse ordisce l'ennesimo piano per screditare Nare agli occhi di Sancar, ignorando che il marito si sta rendendo conto di tutto il male fatto alla ragazza. Mentre Necdet, non pago della prigione dopo l'aggressione alla Figlia dell'Ambasciatore, spia la donna nella speranza di fotografarla con Gediz, Sancar in uno dei tanti confronti con Nare ottiene che la donna gli mostri il famoso video dell'aggressione ad Akin. 


Vedere quello che l'uomo ha provato a fare, avendo l'ennesima conferma dell'enormità del suo errore, accrescono la furia di Sancar, che, scoprendo per caso la presenza di Akin nella casa di Gediz, lo raggiunge deciso a ucciderlo.


Che ci sia riuscito? Non lo scopriamo, ma quando Gediz, avvisato di quello che sta succedendo, corre nella casetta degli ospiti insieme alla sorella, scopre che Akin è sparito e di lui restano solo tracce di sangue sul pavimento. Che l'assassino sia davvero Sancar? E intanto Melekse, che manda le foto rubate a Nare in compagnia di Sancar e di Gediz, a tutti gli invitati alla festa di fidanzamento di Kavruk, viene smascherata e cacciata da Sancar in malo modo, finendo per cadere nella sua stessa trappola. Dubito però che ci siamo liberati di lei così facilmente. Temo che tornerà molto presto.

domenica 19 ottobre 2025

Sefirin Kızı - Sono su una lunga strada (12)


La strada da percorrere per Sancar, per scoprire la verità, è piuttosto lunga, anche se a onore del vero, ormai è sempre più sicuro di aver commesso una vera e propria follia e di aver fatto del male alla donna amata. Nello scontro con Nare, nella sua nuova casa, dove si erano comportati come una famiglia, mentre lasciavano tracce delle loro mani colorate sulla parete, assecondando il desiderio della piccola Melek, la tensione arriva alle stelle e la nostra protagonista tormentata non riesce a reggere la tensione, esplodendo in una disperazione assoluta che lascia Sancar senza fiato.


Che Nare sia stata abusata appare sempre più evidente, dai suoi comportamenti, dal suo timore e adesso che la benda è caduta dagli occhi di Sancar, le cose gli appaiono sempre più chiare, anche se sia Nare sia Gediz sono pronti a qualsiasi bugia pur di non fargli scoprire che l'uomo che le ha fatto del male è Akin. Non lo fanno per proteggere quest'ultimo, ma lo stesso Sancar, capace di diventare davvero un assassino.


Non saprai mai se ho mentito prima o sto mentendo adesso, gli promette Nare senza esitare, decisa a non dargli conferma, ma tutti ruotano intorno all'ambasciatore avido, Guven, che, pur di incassare denaro, che poi perde nel giro di una notte, è pronto a vendersi al miglior offerente, che sia Sancar o Gediz.


Nare e Gediz vogliono pagare quello che l'uomo chiede pur di metterlo a tacere, ma Sancar è sulle tracce dell'ambasciatore, pronto a farlo parlare, a fargli confessare la ragione per la quale Nare è fuggita dal Montenegro, trascinandosi dietro la piccola Melek, intenzionata a lasciarla al padre e a porre fine alla sua vita.


Mentre i nostri personaggi principali ruotano intorno all'ambasciatore, la strada per la verità in realtà potrebbe prendere un nuovo percorso, senza che nessuno di loro possa immaginare. Infatti la dolce Zehra, avvicinata da Akin che finge di essere rimasto zoppo come lei in un incidente, la incontra per caso lungo la strada. La donna, colpita e intenerita, finisce per scambiare il suo numero con questo presunto sconosciuto che si fa chiamare Mert.


Akin, che alloggia in una pensione più modesta rispetto ai suoi standard, frequenta la ragazza di nascosto. Il solo a rendersene conto e a soffrire per questo è Kavruk, che tutti guardano sempre con aria perplessa, come se si chiedessero che follia stia passando nella sua mente. Al di là delle sue innegabili stranezze, Kavruk però è quello che tutto vede e tutto capisce, anche se il suo sentimento per Zehra sembra decisamente impossibile.


La notte in cui tutti cercano l'ambasciatore per metterlo a tacere o farlo confessare, è anche la notte terribile in cui Akin ha teso un trappola a Zehra, invitandola nel suo hotel per presentarle sua madre. La ragazza, convinta che incontrerà la donna, non si preoccupa di andare da uno sconosciuto che conosce praticamente da un paio di giorni.


Si fa accompagnare proprio da Kavruk, a cui chiede però poi di andare via. Quando Zehra si rende conto che la presunta madre di Mert non arriverà, cerca anche di andare via, ma l'uomo la convince a fermarsi per prendere un bicchiere in sua compagnia. È una strategia che serve solo a confonderla e indebolirla.


Quando la ragazza è sul punto di perdere conoscenza, Akin la trascina facilmente nella sua stanza e il pudore turco non ci permette di assistere alla violenza subita, ma ce la rende ben evidente da quella giacca rosso fuoco, che ci ricorda cappuccetto rosso finito nelle fauci del lupo.


L'arrivo di Sancar, sulle tracce di Akin, nella pensione, con l'incontro drammatico con Kavruk, fanno esplodere un dolore sordo e assoluto, perché Sancar capisce quello che è successo e la trappola in cui è finita sua sorella, come Gediz e Nare, arrivati poco dopo. La violenza del passato ritorna e questa volta nessun velo di protezione la cela. Sancer appare completamente distrutto.

sabato 18 ottobre 2025

OLD MONEY - Un segreto (4)


Come fanno due calamite, che appena si avvicinano sono pericolosamente attratte, a stare separate? La distanza è la soluzione e Nihal pensa di aver trovato il modo fuggendo. Con la vendita della casa, potrà tornare finalmente a Parigi e riprendere la sua vita e il controllo della propria esistenza. Il rifiuto da parte della banca di finanziarla sembra il segnale giusto, quello che stava aspettando, ma una telefonata, da parte dell'amica consulente che le dice che le è stato detto di accettare la sua richiesta, cambia nuovamente la situazione, riaprendo i giochi.


Intanto gli altri personaggi vanno avanti con le loro storie. Asli debutta con il suo primo album e tutti sono invitati. Mahir, pur andando, sembra alquanto reticente, mentre quello che approfitta della situazione per invitare l'amica di Nihal, che lavora con loro, è Arda, il fratello spensierato, quello che, al momento, sembra meno traumatizzato dalla tragedia che ha unito tutti i Bulut.


Mentre l'amica di Nihal si rende conto, preoccupata, che lui potrebbe davvero essere diverso dalle altre storie, e cerca come la nostra protagonista, di mettersi in salvo, Nihal resta a distanza, turbata dalla svolta che la banca ha apportato alla sua vita. Lei e Osman si spiano da lontano, senza fare il passo che dovrebbe avvicinarli. Lui studia la situazione, fronteggia i problemi economici che l'interferenza di Engin hanno portato.


La sorella/madre frequenta il consulente finanziario che si propone come suo maestro di tennis. In un primo momento rifiuta, ma poi ci ripensa e accetta la sua proposta. Arda è interessato all'amica di Nihal ma lei, dopo la serata trascorsa insieme, si dà alla macchia, temendo le emozioni che potrebbe provare con un uomo di cui si innamorerebbe facilmente.


Sembra che tutti sfuggano all'amore, che si concedano una vita frivola, superficiale, evitando di affrontare le profondità, dove hanno paura di poter annegare. È proprio lei che confessa a Nihal la storia tragica della famiglia Bulut, che lei ignorava, essendo vissuta all'estero tanti anni. Un nuovo tassello del quadro Osman Bulut sembra andare al suo posto, offrendole una visione ricca di un uomo complesso.


Quando Osman si rende conto che lei continua a rifiutare di portare a termine il progetto della barca, finalmente decide di affrontarla e si reca nel suo studio per esigerle di concludere il progetto. I due si affrontano a muso duro, sempre con le loro posizioni diverse, diffidenti nei confronti dell'altro, ma inesorabilmente attratti. E qui lei lo sfida, dopo che lui le ha dato praticamente della codarda che si è sottratta a quello che c'è tra loro, dopo che lui aveva reso manifeste le sue intenzioni nel locale dove lo avevano invitato.


Lei rilancia la sfida e lo provoca, invitandolo a confessarle un segreto, qualcosa che non ha mai raccontato a nessuno e Osman, incredibilmente, cede, svelandole il suo dolore per il terremoto e come quella tragedia abbia cancellato assolutamente tutto il suo passato, anche il ricordo di sua madre, che, avendo nove anni, avrebbe dovuto ricordare. Nel rendersi fragile, nell'esporsi in maniera così aperta, scocca finalmente quella scintilla che divampa, concedendoci il primo, travolgente bacio tra di loro.