sabato 4 marzo 2017

IL POTERE DI UN SOGNO di Jo Goodman


Jo Goodman è uno di quei nomi solidi del genere romance, una di quelle penne non scontate che riescono in qualche modo a lasciare il lettore piacevolmente colpito, man mano che la storia si sviluppa ed il lettore viene introdotto nella dimensione interiore dei personaggi. Almeno questo è successo con UNITI DAL DESTINO. Il mio rapporto con IL POTERE DI UN SOGNO è alquanto ambiguo, perché su alcuni punti mi ha decisamente convinto, mentre su altri mi ha lasciato alquanto fredda, non trasformando la lieve scintilla accesa in me in quel fuoco magico che ogni bel romanzo riesce ad alimentare.


Siamo in America, nella seconda metà dell'ottocento. Quando si parla di Stati Uniti e del XIX secolo è inevitabile affrontare il tema della Guerra Civile. La nostra eroina, Bria, ha un unico obiettivo nella vita, quello di riappropriarsi della sua terra e della sua tenuta, ora nelle mani del suo patrigno, un nordista arrivato nel Sud per sfruttare le risorse di un paese che deve risollevarsi dopo la guerra. Una novella Rossella O'Hara, per intenderci. Bria è infatti determinata, caparbia, una combattente di cui lo zio è un po' intimorito. Quando Lucas, un nordista avventuriero, bussa alla sua porta in cerca di lavoro, la ragazza non è propensa ad offrirglielo, per una sua radicata antipatia nei confronti di quelli che sono stati il nemico. 


Lucas è un uomo intelligente e sveglio che riesce però a persuadere il patrigno di lei ad affidargli la ristrutturazione della loro tenuta, mentre lui sarà lontano, in città con la moglie. Il rapporto tra Lucas e Bria sembra essere segnato dall'attrito, ma pian piano il ragazza riesce con il suoi modi e la sua costanza a fare breccia nell'animo turbato della giovane, che medita di sbaragliare il nemico, ovvero il suo patrigno, proponendo a Lucas un accordo matrimoniale che terminerà quando il ragazzo (particolarmente abile con le carte) riuscirà a strappare al vecchio il possesso della tenuta.


Lucas accetta e pian piano quello che è nato come un semplice patto si trasformerà in un sentimento sincero e appassionato, in quanto Lucas, con pazienza e costanza, riuscirà a ricucire tutte le ferite lasciate dalla guerra nell'animo della ragazza. Ma la sua presenza non è solo legata all'avventura e  al desiderio di affermarsi. Una storia articolata e difficile ha spinto Lucas ad attraversare il paese sulle tracce di un malfattore che ha derubato la sua famiglia e commesso un delitto. Ovviamente ad un certo punto tutti i figli sciolti si riallacceranno per dare una spiegazione logica a tutti gli eventi, mentre l'amore, solido e forte, si sarà ormai radicato nell'animo dei nostri personaggi.


La storia è corposa e di sostanza, con una trama interessante e dei protagonisti non scontanti che si lasciano scoprire pian piano, rivelandoci il piacere della conoscenza. La guerra, con i suoi orrori, ha privato Bria della gioia di un'adolescenza serena. La morte dei fratelli, la violenza subita, emergono pian piano dai suoi racconti e a Lucas spetterà il compito di prendersi cura di lei, lui che ha sua volta ha scoperto fin da bambino le brutture e le ingiustizie della vita e che è pronto ad essere per lei il compagno fedele, l'amico, il confidente, l'amante appassionato.


Raccontato in questi termini, il romanzo si presenta sicuramente al di sopra della media, eppure mi ha lasciato un po' fredda nella descrizione, nel modo in cui gli eventi vengono raccontati, con un certo distacco che non mi ha coinvolta emotivamente come avrebbe dovuto. Alcune scelte stilistiche a mio parere sono alquanto dubbie, come quella di focalizzare il ricordo della guerra e della violenza subita in una sorta di flashback piuttosto crudo che non si adattava al tono generale del romanzo.


Anche i particolari finali della storia di Lucas e dell'intrigo che coinvolgeva il vecchio Orrin prima del suo trasferimento al sud, mi sembravano piuttosto confusi e non ben sviluppati. C'erano tutti gli ingredienti per ottenere una bella storia, ma alla fine il risultato non è stato all'altezza delle alternative. Resta comunque un buon libro, interessante per tutte le amanti di quest'autrice.

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