IL RE DEI DIAMANTI di Patricia Potter
Che Patricia Potter sia un'appassionata scrittrice di romance con eroi avvolti in tartan di colori diversi, ormai è una certezza assodata, come quella del suo desiderio di presentarceli in contesti spesso diversi da quelli immaginati, ovvero le verdeggianti lande scozzesi, tormentate dagli elementi, dal clima e dalla storia, ma impregnate di un singolare fascino. Di lei avevo già letto GLI SPERONI DELLO SCOZZESE, che mi avevano presentato un innesto singolare. In qualche modo IL RE DEI DIAMANTI ci offre qualcosa di analogo, in quanto Alex Leslie, dopo la tragica Culloden, si vede costretto, come tanti altri prima di lui, ad abbandonare il suo mondo, ormai in macerie, per tentare la fortuna oltre l'oceano.
Questa esperienza di immigrazione l'ho già letta con Diana Gabaldon e la seconda parte della serie di OUTLANDER e quindi quando le situazioni si ripropongono, senza riuscire a superare l'originale, la storia sicuramente parte con il freno a mano, ma nel complesso le avventure di mare sono il mio genere e Alex, chiamato da tutti Will, conserva comunque un certo fascino.
Incontriamo i due protagonisti decisamente separati dalla vita e dalla storia. Alex fugge dalla Scozia portando con sé un gruppetto di bambini rimasti orfani. La sua meta è la Francia, dove riesce a collocarne diversi, dando loro una vita familiare serena. Tutti accettano, tranne Meg e Robin, due ragazzini che si sono legati a lui e non vogliono separarsi. Così quando il nostro eroe decide di accettare un'insolita proposta di pirateria, per raccimolare i fondi necessari per andare in Brasile, in cerca di diamanti, con cui poi costruirsi una nuova vita, i due ragazzini si imbarcano clandestinamente.
Jenna Campbell è la figlia di un noto simpatizzante inglese, un cognome il suo, che ha significato solo dolore per tutte le famiglie giacobite. La verità è che il dolore è qualcosa che Jenna ben conosce, in quanto è sempre stata una reietta all'interno della sua stessa famiglia, per via di una voglia sul braccio che ne ha segnato il destino da sempre, vista come il marcio del diavolo. Per poterle trovare un marito, ed in qualche modo allontanarla dalle altre sorelle e dalla loro possibilità di contrarre un buon matrimonio, il padre di Jenna decide di accettare la richiesta di nozze di un proprietario terriero trasferitosi a vivere alle Barbados, vedovo con due figli.
Jenna non è la protagonista moderna travestita da pizzi e merletti che comincia a farneticare di femminismo senza avere nessuna conoscenza del contesto storico (peccato di cui si macchiano troppe eroine di penne sventurate che dovrebbero preferire il contemporaneo). Lei accetta la decisione paterna e quasi ci spera, in quando sogna di diventare madre e spera che il futuro marito sia un uomo buono a cui non peserà il suo marchio. Peccato che il destino abbia in serbo per lei ben altro.
La nave che la sta trasportando alle Barbados, infatti, viene attaccata dai pirati che battono bandiera francese. I due paesi, infatti sono ancora in guerra tra di loro, anche se si ventila la possibilità di un accordo di pace. Durante lo scontro la piccola Meg rimane ferita. L'incontro tra Jenna e Alex avviene all'insegna dello scontro, soprattutto quando lui si rende conto che la giovane è una Campbell, ma la convivenza in un ambiente ristretto come una nave, permette ai due di superare i pregiudizi e di scoprire pian piano la natura più profonda di quello che si è considerato fino ad allora un nemico.
Jenna si affeziona sinceramente alla piccola Meg e all'aristocratico Robin e si prende cura della bambina ferita, dando tutta se stessa, tanto che quando arriveranno a destinazione, deciderà di continuare a rimanere con loro, anche perché si sente attratta da Alex come mai le è capitato nella vita. Ma il destino di quest'ultimo è incerto e imprevedibile e non gli concede la possibilità di pensare al futuro. Le cose però potrebbero decisamente cambiare.
La storia è sicuramente interessante, piena di avventura, con un pizzico di passione, e dialoghi interessanti. Ci troviamo difronte ad un racconto dove non ci perdiamo solo davanti al solito schema dell'incontro-scontro e coronamento dell'amore. È il racconto di due vite e di due solitudini che si incontrano. Certo la sensazione è che come al solito sul finale sia intervenuta qualche cesoia per ridurre quello che non si doveva perdere e l'incontro con il vedovo aspirante marito viene risolto troppo rapidamente, come il trasferimento in America e la nuova vita.
Certo l'attenzione per personaggi anche secondari è un pregio da non sottovalutare, come quei due ragazzini che alla fine diventano adulti e coronano il loro sogno d'amore. Sarebbe stato bello conoscere anche la loro storia d'amore, invece il salto ci priva della conoscenza e lascia libero sfogo dalla fantasia. Romanzo interessante, adatto a chi non si accontenta della descrizione di una rotolata nelle lenzuola e che spera, oltre a quella, di leggere le avventure e disavventure di una vita, coronata poi dall'amore.
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