lunedì 27 agosto 2018

PER SEMPRE MIA di Jennifer L. Armentrout

Avevo già letto diversi romanzi di Jennifer L. Armentrout, anche se firmati con lo pseudonimo di J. Lynn, della serie TI ASPETTAVO, e, nella marea di penne rosa, mi era rimasta l'impressione di un'autrice che mi era piaciuta. Quando ho letto la trama di PER SEMPRE MIA, leggermente più dark delle solite trame, mi sono detta che mi sarebbe piaciuta la diversione e le differenze, soprattutto quando al rosa si mescolano altri colori appaiono evidenti fin dall'inizio del romanzo.


Il romanzo è infatti un romance suspense con una tensione narrativa che si stabilisci fin dalle prime pagine, che raccontano il ritorno a casa di Sasha Keeton, dopo dieci lunghi anni di assenza dal paese e dalla casa sella sua infanzia, dopo che un evento terribile ha sconvolto la sua vita per sempre. I ricordi dolorosi, ma anche quelli felici, assalgono Sasha, tornata per dare una mano alla madre nella gestione del Bed & Breakfast Scarlet Wench, che la ragazza sognava di gestire prima che tutto finisse a rotoli.


Sasha, infatti, è stata rapita, stuprata e seviziata, quando era poco più di una ragazzina da un famoso serial killer, poi trovato morto dopo la sua fuga, conosciuto come lo Sposo, che aveva rapito e ucciso altre cinque donne. La sua follia era quella di trovare la Sposa perfetta.


Dopo quell'esperienza, Sasha non se l'è più sentita di rimanere in un posto dove i ricordi erano troppo dolorosi. Ha abbandonato gli amici di sempre, tra cui Miranda e Jason, la madre, e soprattutto Cole, il giovane agente che stava frequentando in quel periodo e che sembrava destinato a diventare l'amore della sua vita.


Appena tornata in città, cominciano a succedere cose strane. I vetri della sua macchina vengono infranti; il sindaco Hughes la mette in guardia sul suo ritorno, dicendole che la pubblicità che porterà dietro non è per niente gradita, mentre un nuovo corpo di donna viene ritrovato abbandonato accanto alla vecchia torre idrica sulla Route 11, lo stesso posto dove lo Sposo abbandonava le sue vittime. La polizia comincia a temere che possa trattarsi di un emulatore.


Sasha è divisa tra la paura e i ricordi che tornano prepotenti a tormentarla, ed il desiderio di riprendere possesso della propria esistenza. Inoltre Cole, appena saputo del suo ritorno, si precipita alla pensione con l'intento di rivederla. 


Tra i due sembra quasi che il tempo non sia passato, perché rivedersi sembra risvegliare i sentimenti che i due non hanno mai cancellato completamente. Cole si è sempre sentito in colpa per non averla accompagnata fino alla macchina, la sera del rapimento di Sasha, ma soprattutto è consapevole che tutto il tempo passato, il matrimonio fallito che ha alle spalle, non sono serviti a fargli dimenticare il grande amore della sua vita. 


Adesso Cole Landis è diventato un agente federale e quando si rende conto che la vita di Sasha è decisamente in pericolo, soprattutto quando una nuova ragazza viene rapita e la donna riceva per posta un suo dito mozzato, come accedeva proprio con Lo Sposo, Cole è pronto a tutto, questa volta, pur di proteggerla. Ma il nemico può essere quello che meno ti aspetti!


Devo dire che la Armentrout si rivela ancora una volta superiore alla media delle autrici rosa. Abile nella creazione dell'atmosfera, nella parte romantica e passionale, nel farci entrare nel cuore turbato di Sasha, come nella mente squilibrata dell'assassino, crea una storia che è una boccata d'aria rispetto alle solite trame insulse dove non ci spostiamo dal solito schema piuttosto fragile di "lei incontra lui, si piacciono, si danno da fare, si sposano".


Tensione, emozione si combinano sapientemente, anche se i sospetti, facilmente, si concentrano sul possibile assassino e gli unici che non sembrano capirlo sono i protagonisti coinvolti. La scelta era abbastanza scontata. Altro piccolo neo, resta la mancanza del punto di vista di Cole, che sarebbe stato piuttosto interessante, anche se è più una valutazione di gusto personale, che una carenza narrativa. Nel complesso il romanzo resta una boccata d'aria in un genere che, molto spesso, si trova in affanno in una marea di storie tutte uguali, senza nessun brivido.


FRASE TRATTA DAL ROMANZO

Si può morire in due modi. La morte vera e propria, com’era toccata a quella poveretta, ti porta via tutto: il corpo, l’anima e qualsiasi altra cosa. L’altro tipo di morte, invece, ti strappa solo l’anima mentre il tuo corpo continua a esistere e, giorno dopo giorno, si riduce al guscio vuoto di ciò che è stato

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