Ieri sera sono andata avanti con la visione de A FAVORITA e devo dire che, per fortuna, c'è Halley che con la sua vena comica riesce a strappare un sorriso nella voragine in cui siamo precipitati. Ormai Flora ha svelato al pubblico la sua vera natura, ma sembra essersi trasformata nel male assoluto, dove una logica umana e comprensibile non c'è.
Tutti sembrano dei pupazzi, mossi dalla cecità assoluta che non permette loro di vedere la sua vera natura. Intanto Donatella è vittima di tutti i mali del mondo, vessata in carcere, prova a fuggire, viene smascherata da Flora che, pur essendo lontano dalla prigione, riesce a essere ovunque e a sapere di ogni cosa.
Un esempio tipico di questa logica è anche la fine rocambolesca di cui è vittima Maira, la giornalista amica di Zé Bob. In realtà l'attrice, Juliana Paes, aveva avuto il ruolo da protagonista per una nuova telenovela, poi diventata un successo internazionale, CAMINHO DAS INDIAS, e quindi ha dovuto abbandonare la produzione. Si decide quindi di farla cadere vittima dei malvagi.
Mentre è in corso il processo di Donatella (durato ben 3 puntate lunghissime), Zé Bob è angosciato dal pensiero di dover testimoniare contro la donna che ha amato e cerca di trovare indizi che possano dare credito alla sua versione, cioè la presenza di Dodi e Flora sul luogo del delitto.
A rispondere a una telefonata di un presunto testimone è però Maira che, senza munirsi di un registratore, senza pensare di andare protetta da qualcuno, si reca all'incontro, dove l'uomo confessa di aver visto Dodi e Flora la sera del delitto. Ovviamente i cattivi sono presenti in ogni angolo e la vedono, avvisando Flora che manda Dodi.
Ne segue una cattura, una fuga e un incidente d'auto che porta Maira direttamente in ospedale, dopo aver fatto mille tentativi di parlare con Zé Bob, che non risponde mai al telefono e alla fine a cancellare tutte le chiamate e a rispondere alla ragazza è sempre Flora, che è davvero in ogni luogo.
Sarà proprio Flora a ucciderla, dopo aver pianto e pregato con Zé e con Tuca, la direttrice del giornale, in una scena alquanto ingenua in cui i medici prima la danno per miracolata per poi annunciare la morte, due secondi dopo. E intanto Donatella, ovviamente, viene condannata a 30 anni di prigione, mentre il resto del mondo si stringe a Flora, che continua a ingannare ormai tutti i personaggi che appaiono delle marionette senza carattere.
Ci fa sorridere solo Halley, arrivato al processo per stare accanto a Lara, ma ritrovatosi con Cassiano in una vera e propria gara di testosterone e Céu che porta a casa Orlandinho, il suo promesso sposo, innamorato perso di Halley.
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