Ieri sera mi sono tuffata in questa storia nella speranza di saltare l'ostacolo e di riuscire a superare questa parte in cui tutti si stanno lasciando ingannare dall'aria dolce di Flora, facendo ricadere tutte le colpe sulla vulcanica Donatela, ormai braccata dalla polizia.
Mentre Lara combatte con il senso di colpa, pur convinta, anche lei, come tutti gli altri, che la donna sia colpevole, Donatella perde tutti i suoi alleati. L'unico che continua a credere in lei e che cerca di aiutarla nella fuga è il padre di Flora, lo stesso uomo che si è preso cura di lei, fin da bambina.
Certo che un padre che si schiera contro una figlia dovrebbe far dubitare della sicurezza assoluta che tutti dimostrano nei confronti di Flora, invece non è così. L'unico che vuole scoprire la verità e scavare nel torbido è Zé Bob, che però sta pian piano cedendo anche lui, credendo che Donatela possa davvero essere il mostro che i giornali descrivono.
La sua precipitosa fuga si arresta in aeroporto, dove viene riconosciuta e catturata.
Se da un lato ci chiediamo che ne sarà di lei, dall'altro seguiamo le vicende di Halley, che, pur frequentando Lara, sembra sedotto dal fascino scontroso ed acerbo di Céu, che vive la gloria della nuova stella della casa grazie a Orlandihno che è deciso a ingannare la famiglia facendola passare per la sua compagna.
Tra una risata e un cipiglio, procediamo lungo la storia decisamente lunga, ma con qualche guizzo di questo racconto di qualche anno fa, prima che il mondo intero conoscesse Joao Emmanuel Carneiro con quel prodotto come Avenida Brasil che tutti avrebbero apprezzato, tranne noi italiani che siamo sempre pronti a perderci le storie che contano.
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