venerdì 28 febbraio 2025

HERCAI - Le conseguenze dell'amore (29)

 


Mentre guardavo il ventinovesimo episodio di HERCAI, serie che decisamente mi sta appassionando, mi è venuto in mente un film di Sorrentino, di qualche anno fa, LE CONSEGUENZE DELL'AMORE,  non tanto per la vita del suo protagonista, ma per come un incontro possa stravolge completamente un'esistenza vuota che è alla ricerca di un senso. La vita di Miran, certamente, non si può definire vuota, ma è piena soprattutto di odio, un risentimento profondo, covato fin da bambino, alimentato da una donna che ha soffiato sulle sue ferite per mantenerle vive, per non permettergli di dimenticare. L'arrivo di Reyyan stravolge la sua esistenza e lo porta a compiere azioni irrazionali che potrebbero stravolgerlo, ma che, speriamo, possano concedergli soprattutto il meritato lieto fine.


 

È quello a cui pensavo mentre la villa di campagna degli Şadoğlu andava in fiamme e lui rischiava di perdere la donna amata e la cugina. Il più resistente di tutti, Miran riesce a sfondare la porta e a portare Reyyan, priva di sensi, ed Elif fuori dalla casa in fiamme, ma quando quest'ultima lo implora di salvare Azat, rimasto privo di sensi per  una trave che lo ha colpito, Miran dimentica l'odio e per amore, ancora una volta, compie l'impossibile, salvando il suo nemico. Di questo passo, Miran, penso che sia piuttosto difficile che tu possa realizzare la tua vendetta!


 

Mentre tutto va in frantumi e Azize scopre di essere stata al punto di uccidere Elif, senza saperlo, Miran lancia un'occhiata turbata alle due famiglie rivali, radunate intorno ai propri cari. La sua mente turbata riesce solo a mettere a fuoco Reyyan, salva per miracolo. I due si concedono una notte lontano dal palazzo Aslanbey, nell'hotel di proprietà della famiglia. E anche se sono ancora lontani da un matrimonio reale, l'intimità tra di loro cresce sempre di più, nella speranza che Reyyan possa superare anche le ultime paure.


 

La paura maggiore per Miran resta quella di poter perdere la donna amata, incrementata anche da quello che hanno appena vissuto, ma davanti alle paure di Reyyan, che nello specchio vede la sposa che è stata e che è stata sottratta al fuoco proprio da Azize solo per farla soffrire, decide di mettere da parte tutti i suoi timori e concentrarsi solo sulla moglie. Quest'amore che prova per Reyyan dove potrà portarlo? Tutti noi ci auguriamo verso la verità.


 

Intanto Zehra riceve la telefonata dal suo paese natale dove le si comunica che sua madre sta morendo e la donna decide di partire, dopo una certa reticenza che ci fa capire che i rapporti tra le due non erano buoni. In realtà sospetto che la maternità dell'attrice, decisamente evidente in questa fase della storia, debba averla portata ad un allontanamento momentaneo. Prima di andare via, però, decide di sfidare Azize Aslanbey, affrontandola e dicendole che, se toccherà sua figlia, si vendicherà svelando a Miran una grande e terribile verità: che Hazar è suo figlio e che il suo scopo di vendetta è quello di indurre il figlio a uccidere il padre.


 

Dopo quest'ennesimo colpo di scena, Zehra parte, sotto gli occhi di tutta la famiglia e di Reyyan che è andata a salutarla. Accanto a lei c'è sempre Miran che assiste all'arrivo, poco dopo, della polizia, venuta ad arrestare Hanife, la sorella di Azize, per l'incendio alla villa di campagna degli Şadoğlu, in quanto c'è un testimone che dice di averla vista.


 

Miran è turbato dalla notizia, ma non commenta nulla sul fatto che la donna è legata a sua nonna e che questo potrebbe avvalorare l'ipotesi che sia stata lei ad appiccare l'incendio dove hanno rischiato di morire. A farla uscire di prigione, poco dopo, sono gli stessi che l'hanno fatta incarcerare e che mandano Harun, lo strano fidanzato di Yaren (che ci aveva regalato la divertente scenata di gelosia di Miran poco prima in hotel), che viene mandato come portavoce di misteriosi nemici degli Aslanbey. Qual è il suo ruolo? Ancora non ci è dato di sapere.


 

E intanto, che qualcosa si stia muovendo, appare evidente, quando, ritornati alla grande mansione degli Aslanbey, Miran e Reyyan sono ancora una volta interrotti dall'arrivo di un uomo (che in un primo momento confesso di non aver riconosciuto) e che si svela essere il figlio dell'orafo Gabriel (quello che aveva mentito sulla provenienza dell'anello di Dilsah). Il padre è morto e l'uomo è venuto per raccontare la verità, un'ennesima verità che rischia di far tremare alle fondamenta, il regno di bugie di Azize Aslanbey,

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