L'immagine del cuore di Miran è ben rappresentata dal bicchiere che lui, in un momento di esasperazione, lancia contro il muro nella casetta che ha riparato per dimostrare a Reyyan che poteva ricostruire laddove aveva distrutto. I mille frammenti di vetro sparpagliati ai loro piedi dimostrano la sua teoria: che anche se Reyyan cercherà di metterli insieme, impresa già impossibile, l'acqua sfuggirà dal bicchiere attraverso le fessure ormai aperte e il cuore di Miran, dopo i mille rifiuti, è pieno di ferite che non gli permettono di trattenere l'amore per Reyyan, che ancora prova, ma che è coperto dal dolore.
In questo nuovo episodio della seconda stagione di HERCAI è davvero strano vedere i due protagonisti in una posizione invertita, con Reyyan che rincorre Miran da tutte le parti per cercare di convincerlo dei suoi sentimenti, decisa a riprendersi il marito a qualsiasi costo. Miran è addolorato anche perché, mentre cerca di smaltire il dolore provato per l'ennesimo attacco da parte di Reyyan, che lo aveva accusato di manipolare la piccola Elif pur di convincerla, viene colpito nuovamente dalla consegna dei documenti di divorzio, con la firma di Reyyan.
Sconvolto, rifiuta qualsiasi tentativo da parte di Reyyan e lascia il palazzo Aslanbey, dove tutto è in fiamme, con la decisione di Azize di mandare via Elif, Gonul ed Esma, e trova rifugio nell'unico posto che ancora gli offre un minimo di rifugio, ovvero la casetta in mezzo alla radura. Qui cerca pace, ma è perseguitato dal ricordo di Reyyan, che si presenta anche in persona, accompagnata da Firat che non vuole altro che pace per il suo amico.
Simbolico è anche il ricordo che Miran recupera, della mattina in cui ha abbandonato Reyyan immaginando però di ritornare indietro e di non abbandonarla.
Reyyan cerca di chiedergli perdono, ma Miran le spiega che il problema è che lui sente che il male che le ha fatto non potrà mai essere perdonato e che trascorrerà il resto della sua vita a cercare di scontarlo, così come lei non riesce a vederlo in maniera diversa (alla fine si era fidata della parola del padre e non della sua proprio alla luce del passato) e lui non vuole che lei continui per il resto della vita a non fidarsi. Così la separazione gli sembra la soluzione migliore.
Reyyan non cede, torna a casa, si congeda dalla famiglia, che nel frattempo la guarda turbata, sperando che lei possa perdonare ognuno di loro per ragioni diverse. Ma Reyyan è decisa. Miran non vuole sentire ragioni, ma lei non mollerà. Quando, dopo l'ennesimo tentativo, lei lo raggiunge nuovamente lui le getta in faccia i fogli del divorzio, dimostrandole che in realtà lei vuole terminare la relazione quanto lui.
Reyyan è furiosa e crede che sia stata la madre a mandare i documenti a Miran e in una scena intensa, dove lei torna coperta di pioggia, con i fogli bagnati che stringe in mano, rivendica che non intervengano più nella sua vita e che la lascino fare le sue scelte, qualunque esse siano.
In realtà è stata Yaren a intromettersi per la centesima volta, nella speranza di separarli, ma Reyyan è come un treno in corsa e ripercorre i passi di Miran, quando tentava di convincerla. Si intrufola nel palazzo Aslanbey dal tetto, gli lascia rose e bigliettini, affronta decisa e determinata Gonul, che rimette al suo posto con decisione e classe, e quando lui si reca nel paese di Dilşah, lo raggiunge per fare in mille pezzi i documenti di divorzio e rivendicare il suo posto accanto a lui, ovvero la sua spalla anche quando Miran, sconvolto, scopre che la donna anziana che gli aveva parlato di sua madre, è in realtà proprio sua nonna materna. Le braccia di Reyyan sono quelle che lo reggono. Ce la farà la nostra eroina a convincerlo?
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