WRITTEN IN MY OWN HEART'S BLOOD
Forse sarebbe meglio giungere con l’oscurità, pensò cupamente. Sarebbe stato più semplice sistemare le cose con Claire se fossero rimasti soli e indisturbati; che il chiarimento portasse a una bastonata o a un incontro a letto, non voleva interferenze. Quel pensiero fu come un fiammifero di Brianna. La parola «letto» fu sufficiente a scatenare una nuova ondata d’ira.
(JAMIE PENSANDO A CLAIRE E JOHN)
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La ragione aveva i suoi limiti; la preghiera no.
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Aveva trascorso diverse serate con Charles Stuart, conoscendo quello che sarebbe stato il suo destino, grazie alle informazioni di Claire, che non aveva mai messo in dubbio. Eppure... Cristo aveva detto a Tommaso, che dubitava: «Beati quelli che pur non avendo visto crederanno». Jamie si domandò come si definivano quelli che avevano aveva trascorso diverse serate con Charles Stuart, conoscendo quello che sarebbe stato il suo destino, grazie alle informazioni di Claire, che non aveva mai messo in dubbio. Eppure... Cristo aveva detto a Tommaso, che dubitava: «Beati quelli che pur non avendo visto crederanno». Jamie si domandò come si definivano quelli che avevano.
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Poteva ancora toccarlo, quel punto infiammato che Jack Randall aveva lasciato sulla sua anima. Fino a quel momento si era creduto al sicuro, per via delle tante cicatrici che vi si erano sovrapposte, ma no, a quel maledetto di John Grey erano bastate sette parole per riaprire la ferita.
(JAMIE)
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«Non dirò che non m’importa di quello che è successo, perché mentirei. E non dirò che non scatenerò il caos, per questo, perché è probabile che lo farò. Ma ti dirò che non c’è niente in questo mondo, o in quello che verrà, che possa allontanarti da me... o che possa allontanare me da te.»
(JAMIE A CLAIRE)
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Non intendevo darti dell’ubriacona, Sassenach», disse, nel tentativo evidente di mostrarsi conciliante. «È solo che tu pensi con il corpo, Claire; l’hai sempre fatto.»
(JAMIE A CLAIRE)
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Lui mi guardò un momento, poi prese un respiro profondo e, allungando lentamente una mano, mi tirò a sé. Non opposi resistenza. In effetti le mie braccia lo circondarono istintivamente, e sospirammo entrambi, abbandonandoci al sollievo di quell’abbraccio. Mi sarei accontentata di restare così per sempre, inspirando il suo odore muschiato e polveroso, con quell’aroma di cavolo, e ascoltando il suo cuore che batteva sotto il mio orecchio. Tutto quello che c’eravamo detti, tutte ciò che era successo rimase sospeso nell’aria intorno a noi.
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Stava tremando per il bisogno di vederla, di toccarla, di stringerla a sé. Nient’altro aveva importanza. Avrebbero parlato, dovevano farlo, ma le spiegazioni potevano aspettare. Tutto poteva aspettare
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Gli scaffali erano gli stessi e, dietro la testa del suo ospite, c’era la stessa fila di registri agricoli che tante volte aveva sfogliato, evocando da quelle annotazioni sbiadite la vita fantasma di una Lallybroch precedente. Adesso erano nuovi, ed era lui a sentirsi un fantasma. E la sensazione non gli piaceva affatto.
(ROGER A LALLYBROCH)
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Appoggiò i gomiti sulle ginocchia e si prese il viso tra le mani, sopraffatto. Non solo per via della situazione, ma soprattutto a causa delle persone dentro casa. Jamie sarebbe tornato presto. E poco dopo sarebbe arrivato quel pomeriggio in cui le giubbe rosse sarebbero entrate marciando nel cortile di Lallybroch, trovando Janet e le domestiche da sole. La successione degli eventi sarebbe culminata con la morte di Brian Fraser, stroncato da un colpo apoplettico mentre vedeva il suo unico figlio che veniva fustigato.
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«Ti ho ammazzato, Stephen», disse sottovoce. «E sono felice che tu sia morto. Potresti avere presto compagnia, laggiù all’inferno. Assicurati che il fuoco per lui sia acceso, va bene?»
(BRIANNA)
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E poi c’è... c’è lui. Tua madre mi disse che Fraser l’aveva rimandata da me, sapendo che avrei protetto tutte e due. E lei era convinta che lui fosse morto subito dopo. Non andò così, e io l’ho trovato. E come lui, forse ti rimanderò indietro anch’io, sapendo – come lo sapeva lui di me – che ti proteggerà a costo della sua vita
(FRANK A BRIANNA)
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Conosceva la banalità del male; i mostri umani avevano forme umane. Ciononostante, rimase sorpreso. Randall era un bell’uomo, piuttosto elegante nel portamento, con un’espressione vivace e interessata, la bocca incurvata in un’espressione ironica, gli occhi scuri e caldi. Be’, è umano. E forse non è ancora un mostro.
(ROGER DAVANTI A BLACK JACK)
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«Parlami, a nighean», sussurrò tra i miei capelli arruffati. «Ho paura, e in questo momento non voglio sentirmi così solo. Parlami.» «Perché tocca sempre a te?» sbottai, la bocca contro il suo torace. La mia domanda gli strappò una risata, un po’ tremula; mi resi conto che non ero io l’unica a tremare. «Non tocca soltanto a me», disse, accarezzandomi i capelli. «Ci sono almeno un migliaio di altri uomini che si stanno preparando, e ti assicuro che non volevano farlo più di quanto lo volessi io.
(JAMIE E CLAIRE)
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«Il viaggio della tua vita segue un suo sentiero, Ian», gli disse, «e io non posso condividerlo... ma posso camminarti accanto. E lo farò.
(RACHEL AD IAN)
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E tu che cosa ci fai qui in camicia?» «Mi stavo lavando», rispose Jamie, ma il suo tono lasciò intendere che non stava dicendo tutta la verità. «E... stavo parlando con i miei morti.» «Con qualcuno in particolare?» «Mio zio Dougal, e Murtagh, il mio padrino. Sono le due persone che più di tutte vorrei accanto, in battaglia.» Fece un piccolo movimento, inquieto. «Se posso, cerco di ricavarmi un momento in cui rimanere solo, prima di una battaglia. Per lavarmi, sai... e per pregare. E... per chiedere loro di starmi accanto.»
(IAN E JAMIE)
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Il senso di dislocazione temporale era tornato, i ricordi di un’altra guerra si intromettevano come una nebbia improvvisa tra me e il mio lavoro, per poi svanire in un istante lasciandomi il presente acuto e vivido come una pellicola Kodachrome. L’esercito si stava muovendo. Intorno a Jamie non c’era foschia. Lui era grande e massiccio, il suo profilo chiaramente visibile sullo sfondo della notte che andava sfilacciandosi.
(CLAIRE)
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«È uno dei nostri o uno dei loro?» chiese un miliziano, dubbioso, sollevando il moschetto e puntandolo su Ian, tanto per essere sicuro. «Lui è mio», disse Jamie.
(JAMIE ED IAN)
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