giovedì 20 luglio 2023

LA USURPADORA - Il Musical (2023)


Tra le prime telenovelas che ho visto in lingua originale, nei primissimi anni di università, c'era una storia messicana che riscosse grande successo in ogni angolo i mondo deve fu trasmessa con un'attrice, poi divenuta iconica, Gabriela Spanic a interpretare il doppio ruolo della buona e della cattiva. 

 


Quando ho scoperto che avevano fatto un musical con una nuova ambientazioni, mi sono ripromessa di recuperarlo e devo dire, dopo averlo visto, che è stata una piacevole riscoperta. 


 

La trama è più o meno quella della telenovela di Televisa del 1998, con piccole variazioni. Victoria è una donna ricca e cinica che, con la scusa di essere in riabilitazione in una clinica americana, se la sta spassando a Los Angeles con uno dei suoi innumerevoli amanti.


 

Di fronte all'ipotesi di dover tornare a casa, nel povero "pueblo mexicano" di San Mateo, dove la famiglia del marito ha una fabbrica di Tequila, coglie al balzo l'opportunità quando conosce Valeria, una giovane cameriera che le somiglia come una goccia d'acqua.


 

Ricorrendo al ricatto, costringe Valeria a partire per il Messico per farsi passare con lei con la famiglia: il marito, Carlos Daniel, i figli di lui avuti da un precedente matrimonio, e la severa e cinica madre di lui.


 

 

Quando la donna arriva, tutti sono colpiti dal cambiamento che la riabilitazione ha avuto su di lei, perché Valeria è l'opposto di Victoria: buona, piena di sentimenti positivi, alla mano e nel giro di poco conquisterà tutta la famiglia. Nel frattempo la relazione di Victoria con l'amante naufraga e lei decide di ritornare a casa scatenando un vero pandemonio.


 

La storia, a grosse linee, rispetta la trama della famosa telenovela, anche se tutto ha un pizzico di divertimento in più, creando situazioni allegre, colorate, utilizzando musica nota e voci di tutto rispetto. L'alternanza della parte recitata a quella cantata è ben calibrata. Non sono una grande amante di musical, ma qui è piacevole, perché la scelta di farli cantare su testi noti rende tutto più scorrevole.


 

Carino anche il cammeo di Gabriela Spanic, la vera Usurpadora, che arriva in un piccolo ruolo, giusto come omaggio, ma carini sono anche i riferimenti alle telenovelas di cui è disseminato il film.

 


Spesso ho visto pellicole tratte da romance che avevano un ché di ridicolo, quasi uno spirito critico nei confronti del prodotto che avevano utilizzato. Qui invece c'è decisamente un rispetto maggiore che rende piacevole la fruizione. Lo consiglio vivamente. Inoltre le voci di Isabella Castillo e di Alan Estrada davvero meritano.

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