giovedì 13 luglio 2023

ANNA DAGLI OCCHI VERDI di Sveva Casati Modignani


Sveva Casati Modignani è una di quelle penne della narrativa italiana che mi è passata davanti agli occhi moltissime volte, tentandomi con le sue storie, anche se poi non mi era mai capitato di trovare un suo romanzo su qualche bancarella dove è facile che io cada in tentazione.


 

Quest'anno invece era lì, con questa storia, ANNA DAGLI OCCHI VERDI, che con la sua trama mi ha subito conquistato e mi sono detta che mi sarebbe piaciuto fare questo viaggio.


 

Si tratta del primo romanzo scritto dalla Modignani, o meglio da Bice Cairati e dal marito Nullo Cantaroni che, attraverso diversi personaggi, ci racconta le vicende di Cesare Boldrani e poi di Anna, la figlia, in un percorso a ritroso nel tempo che ci conduce sulla strada dell'Italia dal 1914 al 1980, raccontandoci di un mondo che si trasforma e di vicende umane vicine e lontane.


 

Tutto parte dalla morte del capostipite, Cesare, portato in chiesa per il funerale in una mattina fredda di Milano. C'è tutto il mondo che conta e tanti sono i bisbigli. Tra loro c'è anche l'unica erede di un immenso patrimonio, Anna, che si sente custode di un segreto che non ha condiviso con nessuno e che è legato alla sua nascita.


 

Attraverso i flashback risaliamo al giovane Cesare e alla sua vita misera in una casa di ringhiera, in una Milano molto diversa da quella di oggi. I sacrifici, il dolore sono la strada attraverso la quale Cesare dovrà passare, insieme al compromesso che gli permetterà di abbandonare la miseria alle sue spalle, puntando al riscatto sociale.


 

Bello, intraprendente, a volte senza grandi scrupoli, Cesare riuscirà a piegare il mondo ai suoi desideri, ma alla fine sarà una donna, l'intraprendente e passionale Maria, a tenerlo in pugno e a piegarlo ai suoi desideri.


 

Anna, attraverso vari frammenti, riuscirà a ricostruire, come tessere di un puzzle, la storia della sua famiglia e delle sue origini, per ritrovare un senso alla sua esistenza e per scoprire il vero senso della felicità.


 

Romanzo interessante, scritto con una particolare attenzione agli ambienti, ai luoghi e ai personaggi, tanto che il lettore ha la sensazione di avere davanti agli occhi un vero e proprio mondo che si disfa e si ricostruisce con lo scorrere del tempo. Forse al principio appare un po' lento, ma una volta superato lo scoglio iniziale, la navigazione è più scorrevole e veloce. I famosi occhi verdi di Anna, che sembrano celare un segreto, alla fine si riveleranno essenziali e ingannevoli allo stesso tempo.


 

 

Non conosco altri romanzi di questa autrice, ma è stato un viaggio decisamente interessante e mi auguro di poter recuperare altri suoi romanzi. Lo consiglio a tutti quei lettori che non hanno paura di immergersi in una storia che ha il potere di portarti lontano.

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