Quando credo che le cose andranno in un modo, questa serie cambia le carte in tavola e mi spiazza. Adesso che Kemal, preda dei sensi di colpa per il bacio dato a Nihan, ha deciso di mettere le distanze, ho sperato nell'intervento della donna, che sempre lo ha cercato, cercando di smuoverlo dalla sua rigidità di fondo, ma la nostra eroina, ricordando i vecchi tempi felici, si rammenta di una conversazione avuta con il Kemal innamorato e felice al quale ipotizzava la possibilità che si innamorasse di un'altra donna.
Cosa farebbero gli eroi o le eroine, quelli nobili di cuore, puri, pronti al martirio per l'amore dell'altro? Ed ecco che la nostra Nihan si rende conto che ha trascinato l'uomo che ama in un vortice di tormento nel quale vive prigioniero. Ovviamente lo capisce quando sorprende la bellissima Asu che si getta tra le braccia dell'uomo e la gelosia, che la anima vorticosamente, la induce a vederla come la rivale che mai è stata nel cuore di Kemal.
Dopo una notte di meditazione, con un appuntamento notturno vicino al famoso pozzo dei desideri dove di nascosto si incontra sempre con il nostro eroe, Nihan gli augura ogni bene e felicità, prendendo la decisione di dirgli addio. Quando Kemal si rende conto che si sta congedando da lui, sembra quasi risentito, come un prigioniero che proprio non vuole uscire di prigione, o semplicemente non sopporta il pensiero che lei possa farsi da parte e lasciarlo andare. Il suo problema è che lui ama il suo peccato, e una vita di sofferenza con Nihan è preferibile a una gioia blanda senza di lei. Ma non è ancora arrivato a questa consapevolezza.
L'addio di Nihan è completo quando si reca il giorno dopo da Asu per farle un discorso in cui le augura ogni bene e fortuna per conquistare l'amore di Kemal, che merita una persona che possa stare accanto a lui, amarlo e renderlo felice.
E se Nihan è alle prese con una decisione difficile, Kemal è travolto dai problemi familiari, provocati da Emir. Tarik ha ucciso Karen, la donna che avrebbe, con la verità, potuto liberare Nihan e di conseguenza Kemal. Gli indizi disseminati un po' ovunque, avevano lo scopo di portarlo a bussare alla porta di Banu, l'amante di Emir, ora compagna di Tarik.
La donna ha conservato la camicia insanguinata di Tarik (nella scena in cui consegna una borsa a Kemal è una cravatta, poi sostituita in corso d'opera da un indumento più voluminoso e d'impatto scenico). Il nostro eroe medita, combatte, affronta il fratello che, fragile, si sgretola davanti ai suoi occhi, ammettendo di averla uccisa per errore.
Cosa farebbe un vero eroe? Kemal passa una delle notti peggiori della sua vita, combattuto dai sensi di colpa, mentre guarda la stazione di polizia, considerando se entrare e denunciare il fratello o tacere. Ma lui è un uomo tutto d'un pezzo (e qui sono contro tutti quelli che vorrebbero fargli fare cose lontane dal suo personaggio che è di una coerenza innegabile!) e quando la mattina lo vediamo bussare alla porta di casa, è solo per chiedere al fratello, davanti a genitori sconvolti, di seguirlo con lui dalla polizia.
La denuncia è arrivata, anche se tutti ora sono contro di lui, reputandolo un infame per aver denunciato il suo stesso sangue, ma per Kemal, uomo di principi, solido, pronto a fare la cosa giusta, anche contro il suo cuore, non c'era alternativa. Cosa determinerà questo nuovo colpo di scena? È una serie che non lascia respiro.
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