Tra un colpo di scena e l'altro, siamo arrivati a quello che non mi aspettavo. Nihan, grazie al misterioso ricattatore di Emir (la cui identità ancora non ci è data di sapere ma che per forza di cose deve essere il fratello scoperto di recente), è venuta in possesso della chiave di una cassetta di sicurezza. Siccome non immaginiamo Bonnie senza Clyde, la donna chiama Kemal che riesce a risalire alla cassetta ed entrambi scoprono che contiene una chiavetta USB che contiene il filmato della famosa sera di cinque anni prima dove Emir e Karen complottano con Linda, rivestita da sacche di sangue, prima della famosa scena in cui Ozan crede di averla uccisa.
Nihan e Kemal sono sicuri che è la prova evidente che Ozan non ha mai ucciso Linda e che si è trattato di un piano di Emir per incastrare la donna e la sua famiglia, sotto ricatto ormai da cinque anni. Decisa a porre fine alla tirannia, la nostra eroina, senza tergiversare, affronta Emir dicendogli che non ha intenzione di rimanere al suo fianco e convoca la famiglia pronta a raccontare tutta la verità.
Kemal e Nihan sono pronti a lottare per riprendersi la loro vita, interrotta anni prima, e si recano anche alla polizia per denunciare Emir per il ricatto a cui ha sottoposto la donna, ma il nostro antagonista, deciso a tutto pur di non perdere la moglie, gioca le sue carte e denuncia la scomparsa di Linda accusando Ozan di essere l'ultimo che l'ha vista in vita cinque anni prima.
La denuncia innesca delle ricerca che generano subito pressione sulla famiglia di Nihan, in modo particolare su Ozan che, sentendosi male, finisce in ospedale, dove la sorella lo raggiunge cercando di convincerlo a cercare la verità insieme e qui devo alzare le mani ed arrendermi davanti all'egoismo del ragazzo, vissuto nella bambagia, sempre protetta, mentre la sorella si doveva immolare per lui.
L'uomo nega il suo aiuto alla sorella, intenzionato a mentene la farsa, godendo dell'appoggio di Emir, non volendo confessare alla moglie quello che è successo e non volendo cambiare di una virgola la vita che per lui è pacchia, mentre per la sorella è prigionia.
Nihan è avvilita, ma spera nell'aiuto di Kemal, mentre io avrei dato fuoco al fratello senza aspettare un secondo di più. Intanto Emir, che ha chiesto aiuto al padre, cerca di costringere Nihan a tornare da lui, arrivando anche a mandare Tarik a prelevarla a casa del fratello, generando un scontro violento tra i due uomini.
Nihan torna a casa, ma è ben intenzionata a raccogliere le sue cose e ad andare via. Qualcosa accadrà, come sempre accade, come è tipico di questo prodotto, dove ancora c'è tanto da raccontare.
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