martedì 11 giugno 2024

SAVE YOU di Mona Kasten


 Non so cosa mi succeda con i secondi volumi delle serie di romanzi. Rare volte mi capita che un secondo libro mi prenda come il primo. Sarà un fatto fisiologico, sarà la conseguenza di una minore tensione emotiva che inevitabilmente si presenta nei romanzi (Solo Outlander mi ha completamente spiazzato con L'AMULETO D'AMBRA), ma fatto sta che neanche in questo caso SAVE YOU di Mona Kasten mi ha colpito più del primo volume.


 

 

Questo secondo libro ci riporta alla rottura tra i due innamorati, anche se più di un vero e proprio tradimento, forse per colpa degli anni che ho, ho letto il bacio scambiatosi tra James e la sorella di Alistair come il dolore assoluto che spinge il ragazzo a cercare di cancellare tutto e tutti. La sua storia con Ruby è troppo nuova per indurlo a correre da lei, ma la ragazza lo farà penare notevolmente prima di riaccoglierlo nella sua vita.


 

La strada dell'espiazione nei romance mi è sempre piaciuta e non è un elemento di demerito, ma nella dinamica raccontata ho trovato solo tremendamente noioso il cammino intrapreso. Mi sentivo in trappola tra le mura di Maxton Hall a cercare di ripetere uno schema che aveva funzionato bene nel primo volume, ma che qui sembrava appannato e diluito, senza lo spessore precedente.


 

James è addolorato per la morte della madre, distrutto per l'allontanamento da Ruby, ma si trascina svogliatamente nella vita, senza trovare una soluzione. L'inserimento dei punti di vista degli altri personaggi (tra cui Lydia che sicuramente ha una storia interessante da raccontare) serve soprattutto a riempire i vuoti che la storia dei due ha creato. A un certo punto la Kasten comincia a raccontarci anche di Ember, la sorella di Ruby, che non nego possa avere molto da dire, ma si risente che questo non è il suo spazio, ma è frutto di un tentativo di"allungare il brodo", arte nobile, ma da dosare con cura per non rendere il piatto sciapito.


 

Mi sono sentita come un topolino sulla ruota, uno di quelli bianchi e piccoli, imprigionati in una gabbietta che si vedono ancora alle feste di paese. Mentre rivivevo nuovamente le dinamiche del comitato organizzativo di eventi, una nuova festa, James che torna per contribuire (anche se questa volta volontariamente), pur di stare vicino a Ruby, sono stata presa da un moto di disperazione. Lo so che molti amano questa serie e non nego che qualcosa di interessante possa esserci, ma non è possibile negare che questo secondo volume sia alquanto piatto e svuotato, rispetto al primo. 


 

Ci salva il finale, con un brivido nuovo che in qualche modo ci riporta al principio quando tutto ha avuto inizio e che crea quella tensione necessaria per correre a leggere il terzo e ultimo libro. Se devo però giudicarlo singolarmente, reputo questo secondo volume decisamente inferiore all'altro.

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