venerdì 21 novembre 2025

Sefirin Kızı - Se ami incondizionatamente, credi (44)


L'amore e la fiducia sono una costante in questo racconto. A ben vedere la relazione tra Sancar e Nare si è guastata, anni prima, per mancanza di fiducia. Sancar, vittima di una sorta di complesso di inferiorità, non è riuscito a credere alle parole di Nare e questo ha generato quel solco incolmabile che poi, con gli anni, li ha separati definitivamente. Anche se lui è un uomo intelligente, che sta cercando di costruire un rapporto diverso con Mavi, la natura profonda è difficile da cambiare e a ben vedere, la mancanza di fiducia ha un origine ben chiara nella sua vita.


Mavi, perseguitata da un ex marito violento che non vuole rassegnarsi a lasciarla andare, non conoscendolo bene, non si è ancora aperta completamente, anche se di fatto ha raccontato a Sancar i dolori profondi della sua vita, ma quasi temesse che anche solo nominarlo potesse riportarlo nella sua vita, ha taciuto sul fatto che l'uomo è ancora vivo, così quando Sancar riceve un messaggio che lo mette in guardia sulla vita di Mavi, corre disperato, solo per trovarsi davanti l'uomo, Seyat, che rivendica una sorta di diritto per il semplice fatto di esserci stato prima nella vita della donna.


Sancar, ovviamente, reagisce come ben sappiamo e la sua furia, invece di turbare l'uomo, lo diverte quasi, pensando che si troverà davanti un degno concorrente. Ma quando Sancar e Mavi tornano a casa, ne segue una lite profonda, la prima che hanno affrontato, in cui lui l'accusa del silenzio su Seyat e sulla mancanza di sincerità. È il Sancar che ben conosciamo, quello della furia e della tempesta e Mavi, che viene da una relazione tossica, subito alza un muro tra di loro. Non vuole e non avrà un rapporto di questo tipo. Lei vuole la pace, vuole la fiducia e l'amore, non il dubbio, il sospetto.


Sancar va via e tra loro sembra essersi alzato un muro, ma in realtà il nostro protagonista è diventato un uomo capace di riflettere, o forse lo è sempre stato, sui suoi errori e lontano da Mavi, rileggendo le pagine del suo diario, si rende conto che la sua furia non è giustificata e che la donna è sincera con lui. Se vuole costruire davvero qualcosa, deve vincere i suoi timori e costruire invece di distruggere, così torna da lei che lo riaccoglie fiduciosa tra le sue braccia.


Ma la verità è che con la famiglia che si ritrova come si può fare ad avere fiducia nel prossimo? Non tanto per la povera Zehra, che finalmente si sta vivendo la sua felicità accanto a Kavruk, anche se non ha avuto il coraggio di confessarlo a nessuno. Ma che dire di Yahya e di sua madre Halise? Ormai i due sono in lotta l'uno con l'altra.



Halise, che ha anche fatto aggredire il padre del bambino di Dudu, insiste con il figlio affinché sposi la ragazza, comprendo, in questo modo la verità sul fatto che lui non possa avere figli. Non solo ha cacciato miseramente la povera Elvan di casa, facendole capire che con la nuova moglie del figlio la convivenza non era più possibile, ma adesso vorrebbe passare anche sui sentimenti di Yahya, che ormai si rifiuta di sposare Dudu.


La pressione però continua, induce il ragazzo a non mandarla al diavolo come meriterebbe e la mattina delle nozze si presenta, pur con l'aria di un condannato a morte. Quando Sancar arriva, ignora praticamente tutto quello che sta succedendo. Ha chiesto a Mavi di accompagnarlo alle nozze, suscitando il furore della madre, che non la vuole vedere nella sua casa, ma Sancar le spiega che ormai è un uomo adulto e nessuno può prendere le decisioni per lui, rivelandole anche che Mavi è di fatto sua moglie.


Nel frattempo però le nozze vengono mandate a monte dallo stesso Yahya, che si rifiuta di sposare Dudu, che ovviamente l'ha tradito e aspetta un bambino non suo. Sancar, stupito, non riesce neanche a mettere a fuoco quello che sta succedendo, che l'arrivo della polizia per portare in centrale sua madre, interrompe il confronto familiare. A rappresentare i diritti dell'uomo aggredito c'è proprio Seyrat, l'ex marito di Mavi, ormai entrato a pieno titolo nel conflitto. Mi verrebbe da dire che il povero ingenuo non sa contro chi si sta mettendo!

giovedì 20 novembre 2025

Il Sarto - Il momento della verità (1.7)


 Ed eccoci arrivati al finale di stagione, di quelli che ti lasciano sospesi, a gridare verso lo schermo: "No, non può finire così! Non è la fine, ci sarà sicuramente una seconda stagione!" In effetti, potere dello streaming e del fatto che la serie sia stata trasmessa qualche anno fa, so già che esiste un continuo che ci permetterà di capire come prosegue tutte le vicende.


Iniziamo, ancora una volta con un flashforwards, sempre più usato in questo linguaggio nuovo. Avevamo lasciato Peyami ed Esvet  in un locale dove lei ha scoperto che il sarto si esibisce come un povero musicista ricco solo del suo talento, ma adesso l'episodio inizia con Peyami ed il pazzo Dimitri che si trovano in un campo con l'amico di una vita che lo minaccia rivendicando la sua Esvet. Come siamo arrivati a questo punto? L'intero episodio ci mostra proprio questo percorso.


Nel locale Peyami induce Esvet a tacere sulla sua identità e lei resta, affascinata, a guardarlo esibirsi sul palco. Ma tra il pubblico che lo guarda rapito, c'è soprattutto una donna, matura e dall'aria addolorata, che non smette di piangere mentre lui si esibisce. Potrebbero credere che è la commozione davanti all'arte sottile ed elegante delle musiche tradizionali, ma la verità ci viene svelata dall'uomo che suona con Peyami, quando il Sarto va via con la sua Esvet.


La donna che piange è la madre che ha rinunciato a lui, sicuramente sotto pressione da parte della nonna malefica, che anche in questo momento, quando il pazzo Dimitri arriva deciso a mettere sotto sopra la casa pur di recuperare la sua fidanzata che, è sicuro, Peyami ha nascosto lì. È evidente che la donna vorrebbe che Esvet sparisse dalle loro vite, anche se la situazione, con il matrimonio con Mustafa, si è davvero complicata molto. Nega la sua presenza, ma Dimitri non crede a neanche una parola e lascia un messaggio per l'amico.


Quando Esvet e Peyami tornano dal locale, la donna li convoca e svela loro di aver scoperto tutto sull'identità della badante che hanno accolto in casa, ma soprattutto è il pazzo Dimitri che ha scoperto che lei si trova in quella casa e ha dato a Peyami un ultimatum: lo aspetta il mattino dopo al maneggio rivendicando la presenza della ragazza.


Peyami ed Esvet si recano all'appuntamento. La ragazza vorrebbe fronteggiarlo da sola, ma Peyami, che la bacia appassionatamente, rivelando i suoi sentimenti, glielo impedisce, preferendo affrontarlo da solo. Quando si reca da Dimitri, i due hanno un confronto, ricordando un episodio dell'infanzia, quando Dimitri aveva fatto sparire il puledro che il padre voleva regalare a Peyami, perché preferiva perdere l'oggetto del suo desiderio piuttosto che darlo a lui. E questo la dice lunga sulla natura di questo personaggio. 


Nello scontro Peyami rifiuta di affrontare l'amico, rivendicando solo la libertà per Esvet, ma la ragazza, a questo punto, interviene per difenderlo, quando Dimitri tira fuori un'arma con la quale minaccia l'amico. I tre hanno uno confronto duro dove Peyami è al centro, cercando di quietare gli animi, ma quando Dimitri minaccia di spararlo, Esvet tira fuori un'arma per difenderlo e nello scontro a cadere sul prato è proprio Peyami. Con un finale così, correre a vedere il nuovo episodio della seconda stagione è un must!

IL SARTO - Una doppia vita (6)

 


Questa è una storia di segreti e tradimenti, di persone che nascondono la loro vera essenza, di altri che tacciono grandi verità. Il bacio tra Peyami e Esvet ha reso manifesta un'attrazione che, nella loro situazione, può solo rappresentare un pericolo, ma al momento non ci viene concesso di indugiare nei sentimenti perché il nuovo episodio inizia con una situazione di azione. Esvet è nascosta in una macchina, Peyami sta indossando degli abiti ben diversi da quelli che di solito porta. Stanno fuggendo da Dimitri? Lui la sta accompagnando fuori dal paese?


Ritorniamo indietro con la storia. La nonna di Peyami li sorprende mentre si baciano. È sempre più convinta che la donna sia la fidanzata del pazzo Dimitri e a tale scopo va anche ad indagare a casa della famiglia del ragazzo, che è alle prese con una vera e propria guerra con il padre che lo ha sempre disprezzato. A questo punto, la mente del pazzo comincia a mettere a fuoco un dettaglio importante: se suo padre lo odia, perché è così interessato a trovare Esvet? Deve nascondere un segreto.


Indagano tutti, in questa storia e se la nonna di Peyami cerca conferme sull'identità di Firula, Dimitri scopre il segreto appena accennato negli altri episodi, mettendo una microspia nella stanza dei suoi e sentendoli discutere sulla ricerca di Esvet. La ragazza deve sposare Dimitri perché è la vera proprietaria di parte del loro patrimonio, di cui i genitori si sarebbero appropriati alla morte di quelli della ragazza, abbandonata in un orfanotrofio. Una volta sposati, loro si assicurerebbero i diritti patrimoniali. Ma la domanda fondamentale è un'altra: cosa farà Dimitri con una simile scoperta?


Trovare Esvet è fondamentale e lui comincia a pensare a tutti gli indizi che ha e che lo portano incredibilmente al suo amico di sempre, Peyami, che aveva con sé il braccialetto di Esvet. Che sia lui la persona che nasconde la ragazza?

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Intanto Esvet, Mustafa e Peyami decidono di trascorrere una giornata in barca, sogno dell'uomo. Peyami, sempre diffidente e restio a condividere del tempo con quello che ha sempre considerato il suo segreto più grande, cede e si lascia coinvolgere, grazie alla mediazione di Esvet. I tre vivono momenti sereni che permettono a Peyami di recuperare ricordi d'infanzia.


Mustafa non è sempre stato il nemico da combattere, il segreto da nascondere. Quando era un bambino, lui giocava con il figlio e questo ricordo lo ammorbidisce, tanto che lo vediamo, la sera stessa, portargli un regalo: un barca che potrà usare per giocare in piscina.


Ma se Esvet aveva dei segreti, Peyami non è da meno e la ragazza, una sera, spinta dalla curiosità lo segue, nascondendosi nell'auto. La scena quindi ci riporta indietro a quella iniziale. Lui nasconde la sua identità e la sera si reca a suonare in un locale, fingendosi un povero musicista che ha anche aiutato il nipote di uno della banda con cui si esibisce. Esvet si ritrova faccia a faccia con l'uomo, avendo scoperto la sua doppia vita.

Sefirin Kızı - I peccati del passato sono gli assassini di oggi (43)


Sancar e Mavi sono perseguitati dal passato, dalle conseguenze di tutto quello che c'è stato, anche se il loro incontro, significativamente nel bel mezzo di una tempesta, rappresenta una benedizione, perché da quel momento si prenderanno per mano e cercheranno di affrontare ogni cosa.


Mavi, appoggiando Sancar anche a sua insaputa, porta la piccola Melek nella sua casa al mare, un posto che è ancora pieno degli oggetti della sua ultima vacanza, trascorsa lì con la sua bambina, Ekim, che ormai non c'è più. Persino Melek capisce che Mavi era ed è una mamma e il suo bisogno di una figura femminile accudente e dolce la porta tra le sue braccia.


Nel frattempo Sancar sta facendo fuoco e fiamme per ritrovare sua figlia, per strapparla al tiranno di Guven che è solo interessato a vincere e non sa cosa sia l'amore. Le indagini spingono verso il suo ex autista, che lo aveva appoggiato nei suoi raggiri, e che potrebbe testimoniare sul fatto che è stato cacciato dall'ambasciata per la sua pericolosa attrazione per il gioco.


Intanto Kavruk porta Sancar da Mavi ricongiungendolo con la figlia. In un primo momento, anche se felice, Sancar è il solito Sancar, agitato, arrabbiato per essere stato escluso e proprio qui vediamo il potere calmante di Mavi che, con poche parole, riesce a placarlo, ricordandogli che se vuole parlare con lei lo deve fare in un altro modo.


Sancar è un uomo intelligente, al di là della sua indole tumultuosa, e retrocede. La felicità per aver messo al sicuro la sua bambina e la riconoscenza nei confronti di Mavi regala a tutti e tre dei momenti di serenità, anche se il posto in cui si trovano risveglia nel cuore della donna i fantasmi di un passato che non riesce a lasciarla vivere.


Racconta a Sancar dell'incidente in cui la figlia è rimasta uccisa, causato dal marito che non voleva accettare il divorzio e la separazione da entrambi. Sancar deduce che nell'incidente sia morto anche lui, ma Mavi tace, quasi avesse timore di parlare di lui. Finora non ha nascosto nulla a Sancar, ma qui tace anche se noi sappiamo che Guven lo sta cercando sempre per creare problemi.


Intanto, mentre Melek e Mavi legano tra di loro, soprattutto dopo che la bambina scopre da una conversazione origliata che la bambina di Mavi è morta, Sancar riesce a strappare dalle grinfie di Guven l'autista e lo consegna agli assistenti sociali ai quali racconta ogni particolare.


Sancar ottiene nuovamente la custodia di Melek e riporta la bambina a casa sua, tra i festeggiamenti generali, poi torna nuovamente tra le braccia di Mavi a cui chiede di sposarlo, sentendo dal profondo questo legame speciale che si è creato con lei, anche spinto dal timore che lei, come ha sempre detto, possa davvero partire e andare via per sempre.


Mavi, contro ogni logica, e seguendo solo il suo cuore che ha in qualche modo ripreso a battere, accetta e i due si sposano, all'insaputa di tutti, con una cerimonia romantica davanti al mare (ricordandoci il finale di KPA!!!). Quando tutto sembra finalmente condurli verso la felicità, un uomo dal passato, Serat, il famoso ex marito, ricompare pronto a tormentare la nostra Mavi! Peccato che lui ancora ignori che l'uomo che la donna ha sposato non è certo uno qualunque, ma un guerriero che ben sa come vincere la guerra!



mercoledì 19 novembre 2025

Sefirin Kızı - Credimi. Ce la faremo (42)

Questo motto, "Credimi, ce la faremo" in qualche modo segue il rapporto di Mavi con Sancar. Anche se lei porta dentro e sulle spalle il peso di un passato non indifferente, con un marito violento che non sopportava il suo trionfo e che cercava di sminuire le sue capacità, essendo fondamentalmente un fallito, con la tragedia terribile della perdita di Ekim, la figlia, è lei, in questa fase, ad essere da supporto a tutti.



È la persona che cerca di stare accanto a Sancar, disperato perché i servizi sociali hanno portato via la piccola Melek, affidandola temporaneamente al nonno; è la persona che cerca di farlo ragionare, di calmarlo e di non fargli commettere quelle impulsività che sono tipiche del suo carattere. Anche se in una prima fase, seguendo il bene della bambina che le aveva chiesto di sparire dalla vita del padre, si era sottratta, quando scopre quello che l'uomo sta passando, corre da lui.


Credo che sia davvero la prima volta che Sancar riceve tutta questa attenzione e un sostegno solido, di una persona che lo fa riflettere, che cerca di calmare la sua rabbia pericolosa e spesso causa di molte situazioni sgradevoli nella sua vita. È proprio nel confronto con Sancar che emergono i ricordi terribili del matrimonio di lei e il suo desiderio di iniziare tutto nuovamente, libera dai legami con un passato decisamente doloroso. Mavi è una che sopravvive e nella sua interazione con Sancar sta proprio aiutandolo ad andare avanti, superando la perdita di Nare, l'amore, distruttivo, di una vita.


E la piccola Melek? Plauso all'attrice Beren Gençalp che riesce a trasmetterci tutto il dolore, la solitudine, la paura. Sembra quasi di vedere in lei quella che deve essere stata la vita di Nare, accanto a un tale padre. L'ambasciatore, infatti, non ama Melek, come sicuramente non ha mai amato la figlia. Vuole solo una creatura da esibire nei contesti sociali. Costringe, infatti, la bambina a vestirsi come una bambola, le impone lezioni di francese, di musica, non preoccupandosi dei giochi, del suo bisogno di vedere un padre che ama.


I servizi sociali indagano, interrogando le sue famiglie e analizzando anche le varie situazioni. A complicare le cose però c'è anche Halise, che, invece di tutelare il figlio Yahya, cerca di mettere a tacere l'ex fidanzato di Dudu, il vero padre del bambino che aspetta, per non dover rivelare al figlio quello che ha fatto nel passato, compromettendo anche il rapporto con Elvan.


L'unica che mi dà gioia in questa situazione è proprio lei, che ha cominciato a lavorare nel negozio vicino al bar di Bora. Quest'ultimo sembra interessato alla donna e questa cosa spiazza completamente un personaggio come Elvan, abituata solo ad essere la moglie di..., la cognata di...  Bora invece la vede come entità unica e non riesce proprio a capire perché continui a vivere nella famiglia del marito da cui ha divorziato. Che possa evolvere ancora come personaggio? Io credo decisamente di sì.


E intanto Mavi, che si è introdotta nel giardino della casa dove adesso vive l'ambasciatore, scopre dell'infelicità della piccola e, senza che Sancar ne venga coinvolto e possa in qualche modo essere ritenuto complice, si introduce una sera nella villa, approfittando del fatto che l'Ambasciatore ha dato una festa per la nipotina.


Non si tratta di un atto d'amore, ma di una vera e propria esibizione, dove costringe Melek a suonare il violino davanti a tutti. Mavi, travestitasi da animatrice, approfitta di un momento di distrazione per portare via la bambina che, desiderosa di vedere il padre, si affida a lei, nonostante in passato l'abbia respinta. E quel... "Credimi, ce la faremo!" sembra anche una frase pronunciata alla piccola Melek che Mavi cerca di mettere al sicuro.

martedì 18 novembre 2025

Sefirin Kızı - Sono ancora una madre (41)


Il titolo dell'episodio ci porta a una riflessione importante sul personaggio di Mavi. Si smette di essere una madre, quando non si è più con il proprio bambino? Ovviamente no. Mavi continua ad avere una sensibilità tipica di una donna che ha partorito, amato, allevato un figlio fino a dieci anni e che poi, disgraziatamente, lo ha perso, rimanendo con le braccia vuote.


Mentre tutto il mondo intorno alla piccola Melek è affannato per mille problemi, solo lei si è resa conto di quello che stava passando nel cuore tormentato della bambina. Grazie a lei, Sancar comincia a mettere a fuoco la realtà del dolore che Melek sta attraversando e cercherà di farla visitare, controllare, chiamerà Muge perché possa analizzare il suo malessere. Una piccola parentesi che devo fare è la presenza, naturale, dei personaggi che, con la scomparsa di Nare, temevo andassero via, come Muge e la madre. Certo il ruolo è limitato, ma giustamente non scompaiono dalla loro vita, come succede nel mondo reale.


Mavi aiuta la piccola Melek anche durante le analisi in ospedale e gli occhi di Sancar cambiano piano piano, mentre mettono a fuoco l'importanza della presenza di Mavi nelle loro vite. È stata una benedizione dal cielo, dirò alla dottoressa che l'aveva scambiata per la madre di Melek. Certo il cammino è ancora lungo, soprattutto in un contesto come quello che stiamo vivendo, dove i cattivi, anche se ridotti, continuano a dare fastidio.


Vedere Sancar e Mavi interagire comincia a diventare sempre più piacevole. Entrambi riescono a darsi quella pace e quella serenità che sembra chiaro non hanno mai avuto nella loro vita precedente. Basti pensare alla sera che passano nel bar dove Mavi ha cucinato dei dolci e invita Sancar a provarli. Quello che loro vivono è tenero e stranamente normale, senza drammi esagerati, eppure dona loro una pace che raramente hanno vissuto e che si tramuta in una notte di riposo che entrambi riusciranno ad avere dopo questa serata in cui hanno chiacchierato di piccole cose, a volte sciocche, come l'origine del nome di Sancar.


Sembrano avere tutti gli ingredienti, ma qualcosa li ostacola e la piccola Melek chiede a Mavi di stare lontano da suo padre, temendo che la sua presenza non faccia più tornare sua madre. Mavi, turbata, sentendosi ancora madre, capisce il dolore della bambina e si congeda da Sancar, non prima però di averlo baciato sulla spiaggia, una piccola concessione che si è data quasi a riscatto di tutto il dolore dell'ultimo periodo. E vederli emoziona sempre! Altra piccola nota, omaggio chiaramente a KPA, è Mavi che ringrazia dei turisti italiani, nella nostra lingua, che ci ricorda irrimediabilmente la nostra "sinyorina".


Ma a parte questo, Mavi è Mavi, donna sofferente, ma pacifica, dolce e capace di portare serenità alle persone che incontra. Oltre a lei mi piace anche Bora, il nuovo personaggio entrato nella vita di Elvan. E mentre Yahya si perde nell'emozione e nell'illusione di una paternità (che presto scopriremo non sua!), la sua ex moglie segue la strada che la porterà all'emancipazione e alla serenità, ne sono convinta.


Ma tornando all'argomento iniziale, si è madri anche quando non abbiamo un figlio con noi. A questo punto mi chiedo come Nare abbia pensato che, andata via lei, suo padre Guven avrebbe lasciato in pace la piccola Melek. Eccolo che lo vediamo confabulare, dare fastidio, cercare di sottrarre la bambina a un padre affettuoso, a una famiglia che l'adora, ignorando i sentimenti della ragazzina.


È proprio lui che istiga Melek a parlare con Mavi, dicendole di andare via, e che poi presenta una richiesta di affidamento, chiamando i servizi sociali e sostenendo che la bambina viva in condizioni non adatte. Tutto precipita nuovamente e ovviamente la serenità è lontana, ma questa fase è sicuramente più piena di speranza.

lunedì 17 novembre 2025

Sefirin Kızı -Ho bisogno di te (40)


Ci sono tre personaggi bisognosi in questa fase della storia: la piccola Melek che Nare ha lasciato indietro, nonostante i suoi buoni propositi. Nare, consapevole delle sue impossibilità e della vita disgraziata che ha condotto fino a quel momento, l'ha lasciata in una famiglia amorevole, con un padre che l'adora, ma Melek è sempre una bambina che ha perso una madre, che è stata "abbandonata" e che vive l'incubo di perdere altre persone.


La presenza nella vita del padre di un'altra donna, anche se al momento è solo un'amicizia, la induce a sentirsi a disagio, ad aver perso, in qualche modo, anche lui, quell'esclusività di solo loro due, che si era creata con la partenza di Nare. Adesso Melek teme che la nuova donna, Mavi, possa portarle via il padre, ma cerca di nascondere tutte le sue angosci, il bisogno di aiuto che ha, per questo nasconde le ciocche di capelli, senza mostrarle a nessuno, e solo i suoi disegni si incupiscono sempre di più, perdendo tutti i colori.


Ad avere bisogno di aiuto è anche Sancar, che, pur avendo commesso vari errori nella sua vita, umano e quindi assolutamente imperfetto, non riesce a gestire il vuoto e il dolore che la brusca partenza di Nare ha lasciato nella sua vita. Lui sente di essere colpevole, per aver contribuito all'infelicità di Nare, ma allo stesso tempo è anche arrabbiato, per essere stato lasciato indietro. Cerca Mavi perché la sente affine nel suo dolore e quando scopre la sua storia qualcosa si apre nel suo cuore.


Mavi è un personaggio intenso e drammatico, ma senza la disperazione di Nare, che appariva come un personaggio irrisolto, che girava in cerchio sui suoi traumi, senza cercare di affrontarli. Mavi è una donna che ha perso una figlia, un dolore che si porterà nel cuore tutta la sua vita, ma è convinta che sopravviverà, come succede sempre nella vita, anche se dovendo farsi aiutare.


Il legame speciale che si è creato tra lei e Sancar è guardato con sospetto da tutti, anche se nel frattempo Mavi comincia timidamente a inserirsi nella vita della comunità. Sancar si era proposto di portarla lui sull'isola di Kosa, dove lei vuole iniziare una nuova vita, ma si scopre che i documenti presentati non sono validi e per un cavillo burocratico Mavi resta a Mugla.


Qui decide di trovare un lavoro e finisce nel ristorante di Bora, l'uomo simpatico che abbiamo incontrato quando Elvan stava cercando un locale. Qualcosa mi fa pensare che tra loro potrebbe nascere qualcosa. Bora è un ex uomo d'affari, che aveva conosciuto Mavi in un'altra vita, durante un convegno. Adesso entrambi hanno cambiato la loro esistenza e Bora si offre di aiutarla con un lavoro al bar, proprio nei pressi del futuro locale di Elvan.


Mavi è entrata anche a casa degli Efeoglu, con un invito a cena da parte di Halise, che voleva solo sottolineare come non ci sia spazio per una nuova donna nella vita di Sancar. L'impatto negativo però è stata soprattutto la presenza di Melek, insofferente a lei. In realtà Mavi ancora si sente ferita dalla presenza di una bambina della stessa età della sua e alla prima occasione fugge via, per poi ribadire a Sancar che è meglio limitare i loro incontri. Lei vuole sopravvivere, ma allo stesso tempo ha bisogno di tempo.


Eppure, quando poco tempo dopo, vede la piccola Melek, con il faccino triste, che disegna nel suo album, poi lasciato sul tavolo, non resiste alla tentazione di avvicinarsi e aprirlo. E così non solo scopre i disegni che svelano un chiaro turbamento, ma anche le ciocche di capelli che la bambina nasconde.


A questo punto, entra a gamba tesa nella vita di Sancar e Melek, portando quell'attenzione e quella cura, necessarie per sanare. Chiama Sancar e gli rivela il malessere della bambina, che deve essere aiutata ad affrontare quello che sta succedendo. Sancar, prima incredulo, si rende conto dell'enormità della cosa e il dolore di un padre è sincero e profondo.


Ma nel frattempo i cattivi continuano a tramare e Guven, l'ambasciatore, spera di usare la debolezza di Melek per realizzare i suoi scopi. Speriamo che qualcuno, prima o poi, lo freni.