La fine delle scuole superiori e l'arrivo al mondo dell'università è da sempre un momento di passaggio nella vita delle persone. E' come se si chiudesse un ciclo, quello dell'adolescenza, e si iniziasse il rito, spesso complicato, dell'ingresso nel mondo adulto e questo a volte crea anche un senso di estraniamente, di confusione e di perplessità. E' quello che mi ha lasciato questa serie, pur riconoscendo la sua centralità nello sviluppo narrativo che ci porterà a nuove soprendenti avventure. Procediamo per gradi.
LA TRAMA
Buffy e Willow si iscrivono all'UC di Sunnydale, mentre Xander inizia casualmente a frequentare Anya, un demone della vendetta, privato dei suoi poteri, causa di diversi guai nella puntata Il desiderio, nella terza stagione. Oz lascia la città, dopo aver tradito Willow ed essersi dimostrato incapace di contenere la sua indole demoniaca. Così, Oz lascia uno spazio vuoto nella trama, che porta a fare la conoscenza di Tara Maclay, una strega già da tempo praticante; con l'andare del tempo, scoppia l'amore tra le due. Da qui, Willow inizierà ad accrescere significativamente la sua esperienza con la magia. Nel frattempo, Buffy, dopo una breve quanto dolorosa storia d'amore con un compagno di scuola, si innamora di Riley Finn, che poi si scopre appartenente al corpo para-militare denominato «L'organizzazione», estremamente top-secret, la cui sede è situata al di sotto della stessa università. Spike fa ritorno a Sunnydale, dopo l'allontanamento da parte di Buffy e la rottura con la compagna Drusilla. Prontamente, però, viene sottoposto all'impianto, da parte dell'Organizzazione, di un particolare microchip, capace di dissuaderlo dall'attaccare gli umani. Con l'avanzare degli episodi, emerge poi la vera finalità dell'Organizzazione, ovvero non combattere le forze del male, affiancando Buffy nella sua lotta, bensì assecondare i malvagi piani della professoressa presidente dell'Organizzazione, Maggie Walsh. Quest'ultima, infatti, provvedeva alla raccolta delle membra di demoni, catturati dalle sue forze armate, per dar vita ad Adam, che, appena entrato in funzione, toglie la vita alla stessa Walsh, per poi seminare il terrore nell'intera Sunnydale. Verrà annientato dalla collaborazione del gruppo e l'Organizzazione verrà smantellata.
Questa è a grandi linee la trama principale della quarta stagione. I personaggi sono quelli noti, ma non più nel contesto conosciuto. Xander si sente escluso dal mondo delle sue amiche, che sono andate avanti negli studi e frequentano l'università. Lui invece si confronta direttamente con la vita quotidiana e con tutte le sue problematiche, passando da un lavoro ad un altro, alla ricerca di una sua collocazione. Oz ci abbandona dopo poche puntate, alla ricerca di un suo equilibrio e della capacità di poter contenere il lupo che è in lui, ma senza Oz Willow attraversa una fase di smarrimento e solitudine da cui la riscatterà Tara, con la sua dolcezza, la sua timidezza e allo stesso tempo la sua forza.
Tra tutte le stagione, ammetto candidamente che la prima volta che l'ho vista, senza sapere quello che sarebbe venuto, non rientrava assolutamente tra le mie preferite. Mi sentivo orfana di Angel, partito per lidi lontani e Riley, sebbene si presentasse come il fidanzato perfetto, non è mai riuscito in qualche modo a cancellare il ricordo dell'amore tormentato con l'oscuro vampiro. La sua storia con Buffy sembrava sempre priva di mordente, troppo tranquilla per i miei gusti. Il ricordo dell'altro era troppo forte e dominante. A parte questo senso di nostalgia che attraversa tutta la stagione, si resta confusi per la separazione, la lontananza dei personaggi, tutti persi dietro proprie strade. Giles ormai è un bibliotecaio senza lavoro che accoglie i ragazzi della Gang nella sua casa, ma è in evidente difficoltà. Poi arriverà il negozio di magia e nuove avventure, ma qui sembra a sua volta smarrito. Willow affronta il dolore della perdita di Oz avvicinandosi a Tara ed affrontando il mondo della magia lontana da Buffy. Solo sul finale capiranno che malgrado i cambiamenti la loro unione è il loro punto di forza.
Analizzata come fine a se stessa, la serie lascia questo strascico di sensazioni non sempre positive, ma contestualizzata nell'evoluzione della storia, diventa cardine necessario, gradino di passaggio all'evoluzione dei vari personaggi, come a dire che la crescita è difficile, ma senza passare per le turbolenze e lo smarrimento non si potrebbe approdare al mondo adulto e a tutto quello che in positivo ha da offrire.
La quarta stagione è quella dei cambiamenti, in tutti i personaggi. Ritorna sulla scena anche un cattivo mai dimenticato, William il Sanguinario, che avevamo visto in un episodio sporadico dove tormentato per l'abbandono da parte di Drusilla, che lo accusava di essersi addolcito troppo dopo il suo accordo con Buffy, cercava di uccidere la cacciatrice per recuperare il suo amore di sempre. Adesso torna sulla scena in un primo momento intenzionato a ritrovare una preziosa gemma che lo renderebbe indistruttibile anche alla luce del sole, ma dopo l'ennesima sconfitta, l'umiliazione massima arriverà con l'inserimento del micro-cip che lo renderà assolutamente incapace di nuocere. Se Angel era incapace di fare del male perché tormentato dai rimorsi della sua anima immortale, in maniera meno poetica Spike si ritroverà paradossalmente nella stessa condizione del tanto odiato amico di un tempo per colpa della scienza. Questo espediente narrativo permetterà di rendere Spike un personaggio di un'ironia e comicità uniche, sempre pronto a mettere zizzania, a cercare un modo in cui esprimere il suo malessere, aggirando l'espediente del chip. Ad un certo punto si renderà conto di poter uccidere solo creature malvagie come lui e pur di nuocere cercherà la collaborazione dei vecchi nemici, la Gang appunto. Sarà la convivenza accanto a loro e soprattutto al fianco della cacciatrice a trasformare Spike, o meglio a far emergere sentimenti puri e lontani che appartenevano a William quando era ancora umano. Questo ovviamente avverrà andando avanti nella trama, qui siamo solo agli inizi che ci regalano uno Spike quanto mai esilarante.
Episodio QUALCOSA DI BLU |
Vari sono gli episodi da segnalare in questa quarta stagione. Sicuramente l'ottavo PANGS, ovvero Crampi. Angel, ormai lontano, ritorna a Sunnydale dopo una visione del suo amico Doyle che gli annuncia che Buffy è in pericolo. Intenzionato ad aiutarla, senza però venir meno alla sua promessa di allontanarsi dalla sua vita, Angel incontra tutti i vari personaggi, cercando di aiutarli a sconfiggere il nemico in questione, tranne Buffy che però continua a percepire la sua presenza, come se qualcosa dentro di lei le dicesse che lui è vicino, fino alla scoperta della verità, sfuggita dalla bocca di Xander, quando ormai lui è ripartito.
Altro episodio che sembra darci anche indizi su quello che sarà il destino dei due, è SOMETHING BLUE, ovvero QUALCOSA DI BLU dove Willow, infelice per l'abbandono di Oz, finisce per pasticciare con la magia e regalarci una coppia di novelli sposi, Buffy e Spike, che ricorderemo negli annali. I due al momento si odiano e mai sognerebbero un loro avvicinamento, eppure in questo episodio in cui si fanno gli occhi dolci e progettano il loro matrimonio mostrano una sintonia che il bel Riley davvero non riusciva ad instaurare e che sembrano incoronare il biondo vampiro come il vero erede di Angel nel cuore della cacciatrice.
CITAZIONI
Buffy: Tesoro, abbiamo bisogno di parlare degli inviti. Ora...vuoli essere William il Sanguinario o solo Spike perché nell'altro modo risulterebbe alquanto strano.
Spike: Laddove il nome Buffy aggiunge un tocco di eleganza classica.
Buffy: Che c'è di sbagliato con Buffy'?
(Da QUALCOSA DI BLU)
Buffy: "Faith, queste sono persone innocenti".
Faith: "Non esistono tali animali".
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