Ho iniziato questo romanzo per caso. Era
da un po' di tempo che non leggevo un YA, ma questo l'ho trovato su una
mensola del supermercato locale (uno dei pochi in verità a dedicare un
piccolo spazio ai libri) e mi sono incuriosita.
Ho deciso di leggerlo e di tentare una nuova avventura, ben consapevole di essere lontana dalle emozioni che Meyer è riuscita a trasmettermi. Poche autrici del genere riescono a rivaleggiare con la scrittura di quella che sembra aver dato il via al genere, almeno alla sua fase popolare.
Eppure, che dire?
STARCROSSED inizia in sordina, con una protagonista Helena Hamilton che ha tutte le carte per emergere dal mucchio, ma che stranamente si sente fuori posto...un po' alla Bella, ammettiamolo pure.
E così come la Famiglia Cullen, di twilightiana memoria, arrivava nella piovosa Fork per portare lo scompiglio soprattutto nel cuore di Bella Swan, i Delos scatenano una vera e propria bufera nella sempre dimessa, timida e ritirata Helena, che con un atto contrario a tutta la sua razionalità, comincia a nutrire un odio profondo ogni volta che li senti nominare, fino al suo primo incontro con Lucas che si conclude con un tentativo di omicidio da parte della ragazza.
Tra gli elementi che mi hanno affascinato nella scena ci sono le immagini delle tre vecchie ricoperte di stracci e sangue che le compaiono ogni volta che si incrocia con uno dei membri della famiglia Delos e che sembrano incitare il suo odio. SANGUE CHIAMA SANGUE gridano ogni volta straziate. Scopriremo che si tratta delle tre Furie.
Ho deciso di leggerlo e di tentare una nuova avventura, ben consapevole di essere lontana dalle emozioni che Meyer è riuscita a trasmettermi. Poche autrici del genere riescono a rivaleggiare con la scrittura di quella che sembra aver dato il via al genere, almeno alla sua fase popolare.
Eppure, che dire?
STARCROSSED inizia in sordina, con una protagonista Helena Hamilton che ha tutte le carte per emergere dal mucchio, ma che stranamente si sente fuori posto...un po' alla Bella, ammettiamolo pure.
E così come la Famiglia Cullen, di twilightiana memoria, arrivava nella piovosa Fork per portare lo scompiglio soprattutto nel cuore di Bella Swan, i Delos scatenano una vera e propria bufera nella sempre dimessa, timida e ritirata Helena, che con un atto contrario a tutta la sua razionalità, comincia a nutrire un odio profondo ogni volta che li senti nominare, fino al suo primo incontro con Lucas che si conclude con un tentativo di omicidio da parte della ragazza.
Tra gli elementi che mi hanno affascinato nella scena ci sono le immagini delle tre vecchie ricoperte di stracci e sangue che le compaiono ogni volta che si incrocia con uno dei membri della famiglia Delos e che sembrano incitare il suo odio. SANGUE CHIAMA SANGUE gridano ogni volta straziate. Scopriremo che si tratta delle tre Furie.
La storia è scorrevole e per nulla pesante, anche se l'argomento
scelto, quello dell'epica classica, poteva essere piuttosto ostico.
Ammetto candidamente che, malgrado fosse una materia che a scuola adoravo, alla fine nella mia memoria di adulta restano soprattutto le vicende raccontate (assolutamente travisate) dalla mitica Pollon!!!
Gli dei, i semidei, gli eroi, gli uomani mi sono sempre sembrati confusionari ed incasinati con le loro storie di donne, sangue e vendette.
Qui però l'autrice cerca di spiegarci il mito in maniera semplice, memore del fatto che una povera adolescente come Helen è completamente estranea alle vicende.
Una volta aggirato il problema delle Furie, quando la nobiltà d'animo annienta l'odio, i due protagonisti riescono finalmente ad avvicinarsi, anche se restano divisi dal destino che sembra prendersi gioco di loro.Ammetto candidamente che, malgrado fosse una materia che a scuola adoravo, alla fine nella mia memoria di adulta restano soprattutto le vicende raccontate (assolutamente travisate) dalla mitica Pollon!!!
Gli dei, i semidei, gli eroi, gli uomani mi sono sempre sembrati confusionari ed incasinati con le loro storie di donne, sangue e vendette.
Qui però l'autrice cerca di spiegarci il mito in maniera semplice, memore del fatto che una povera adolescente come Helen è completamente estranea alle vicende.
Certo le somiglianze con la Meier si notano proseguendo nella storia (la famiglia
numerosa, i Cento cugini che un po' ricordano i Volturni), ma al di là
di tutto questo è una lettura scorrevole.
La parte finale si conclude come al solito lasciandoci in trepidante attesa del seguito. Nel complesso ho trovato rinfrescante i nuovi elementi proposti. Non angeli o
vampiri, ma addirittura semidei che riproponendo vecchi archetipi di
opere classiche si inseriscono nel tessuto contemporaneo perfettamente.
Lucas cerca di stare
accanto ad Helen, anche se allo stesso tempo si vieta qualsiasi coinvolgimento
fisico (alla Edward per intenderci), destinati ad essere uno strumento delle Parche si divertono a ritessere le storie
sempre uguali, e che hanno affidato loro i ruoli tormentati di Elena di Troia e di Paride.
Quando Creon infatti parla di lei alla madre, rimasta in Spagna, la donna teme che possa essere la "donna con il viso più bello del mondo" ed in questo caso la tragedia potrebbe essere alle porte.
Così Creon riparte tempestosamente per il vecchio continente, lasciando Helen ad allenarsi con i Delos.
Strano il fatto dell'invulnerabilità, che comunque non sembra preservarla dai pericoli.
Intanto Claire rivela di sapere tutto dell'amica fin da quando erano bambine e questo l'avvicina al nucleo dei Delos da cui prima era stata allontanata. Interessante il suo rapporto conflittuale con Jason, mentre Hector mi ispira irritazione e simpatia allo stesso tempo.
Quando Creon infatti parla di lei alla madre, rimasta in Spagna, la donna teme che possa essere la "donna con il viso più bello del mondo" ed in questo caso la tragedia potrebbe essere alle porte.
Così Creon riparte tempestosamente per il vecchio continente, lasciando Helen ad allenarsi con i Delos.
Strano il fatto dell'invulnerabilità, che comunque non sembra preservarla dai pericoli.
Intanto Claire rivela di sapere tutto dell'amica fin da quando erano bambine e questo l'avvicina al nucleo dei Delos da cui prima era stata allontanata. Interessante il suo rapporto conflittuale con Jason, mentre Hector mi ispira irritazione e simpatia allo stesso tempo.
E se l'eroina invincibile ed invulnerabile mi era parsa strana in una prima fase, Helen mi ha convinto piano piano, mostrando insicurezze e fragilità.
Mi resta il dubbio sulla menzogna di Daphne, troppo fragile per costruirci un altro libro, ma ho adorato Hector ed il modo in cui si perde, alcuni membri della famiglia Delos e assolutamente la Discesa continua di Helen nella Terra dei morti.
Mi sembrano ottime premesse per il secondo volume che attendo con ansia.
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