Sono un'appassionate di storie di vampiri. Me ne sono innamorata ai tempi dell'università tanto da spingermi a scegliere una tesi sul romanzo gotico alle sue origini. Sono una fans dei romanzi della Meyer, anche se molti possono storcere il naso. Ho seguito con passione le varie vicende de I DIARI DEL VAMPIRO fino a quando la serie mi ha annoiato e l'ho abbandonata. Ho adorato DRACULA e la lista potrebbe andare avanti all'infinito. C'è qualcosa di affascinante in questa figura oscura, in questa creatura della notte, condannata all'eternità e allo stesso tempo alla solitudine. Eppure candidamente ammetto di non aver avuto idea di questa serie e di non averne letto da nessuna parte. La verità è che in giro c'è davvero tantissimo ed è a volte difficile non perdersi. Questo volume mi è capitato in mano per caso. Ho deciso di leggerlo senza avere nessun idea della sua trama. Ho pensato che mi andava di leggere qualcosa di gotico ed eccomi qua con questo primo volume.
Le vicende sono narrate dal punto di vista di Claire, una ragazzina di soli 16 anni che, grazie alla sua intelligenza fuori dalla norma, già si trova all'università. La sua aria fragile ed insicura, in questo nuovo ambiente feroce che è il College, la rende preda di scherzi pesanti da parte delle altre ragazze, soprattutto di Monica, una delle studentesse più popolari ed appariscenti, anche se estremamente scarsa.
L'ambiente diventa cupo fin dalle prime battute, perché la ferocia di Monica e delle sue Monikette, ovvero le sue seguaci, rasenta il crimine. Non si limitano a scherzi pesanti, come il furto della biancheria, ma arriviamo alla vera e propria aggressione fisica, come nella scena sulle scale.
La tensione che si instaura è però tale che si corre rapidamente all'inseguimento delle vicende, per cercare di capire come la piccola Claire possa salvarsi dall'inferno in cui è precipitata iscrivendosi all'università di una cittadina oscura come Morganville. Infatti è solo la vicinanza geografica a casa che ha indotto i genitori a scriverla qui invece che in uno dei prestigiosi college americani. Eppure il luogo è più terrificante di quello che sospetta. Convinta che Monica e le sue amiche possano davvero voler attentare alla sua vita, la ragazzina abbandona il dormitorio universitario e decide di cercare una stanzia fuori. Quasi per caso arriva in una casa enorme, antica, di nome GLASS HOUSE dove vivono Shane, un ragazzo dall'aria apparentemente scanzonata, Eve, una neo dark che in realtà ha un cuore d'oro, e Michael, il proprietario di casa, un musicista di diciannove anni, educato e gentile, che nasconde un incredibile segreto.
Malgrado in un primo momento Micheal non sembri intenzionato ad accoglierla in casa, soprattutto per la sua giovane età, alla fine, proprio per tutelare la sua vita che sembra sempre in pericolo, Claire finisce per diventare parte della strana esistenza di GLASS HOUSE mentre si entra nelle dinamiche oscure di Morganville. Infatti sembra che tutti gli incubi peggiori di Claire qui si rivelino realtà. I vampiri non sono personaggi di un film dell'orrore, ma creature reali che vivono e governano nella città, dove quelli senza protezione, come gli abitanti di GLASS HOUSE non sono altro che una pietanza.
Mentre si sviluppano i rapporti tra i quattro ragazzi, in modo particolare Shane e Claire e dall'altro lato Michael ed Eve, la situazione precipita, alla ricerca di un misterioso testo sacro da usare come forma di baratto, mentre i genitori di Claire scoprono dell'allontanamento della figlia dal dormitorio e della sua nuova coinvivenza, mentre presunti amici si rivelano nemici e presunti nemici giungono in loro soccorso fino ad un finale che lascia con il fiato sospeso.
Ho amato molto il libro. La storia è davvero scorrevole, le atmosfere sono cupe al punto giusto e le scene quasi cinematografiche. Nulla è scontato e tutto sembra gettare le basi per una bellissima saga. Mi resta il dubbio sul titolo italiano, IL DIARIO DI EVE ROSSER, che cozza con il punto di vista narrante che è quello della piccola Claire. Le ultime pagine infatti sono quelle del diario di Eve, che parla della sua storia con Michael e della sua reazione all'arrivo di Claire nella loro vita. Molto meglio il titolo originale, GLASS HOUSE, che si erge come un punto focale in tutte le vicende, il luogo che accoglie e protegge i ragazzi contro i mali dell'esterno, dove tutto succede e dove tutto termina, fino ad un'identificazione assoluta tra la casa ed il suo proprietario. Non vedo l'ora di leggere il seguito.
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