Questo volume è il secondo della saga dedicata ai fratelli Hawthorne, pubblicato dalla Mondadori nel 2007. La storia discosta dai soliti cliché di lei che incontra lui, grande passione, sospetto di tradimento, dichiarazione d'amore. Sophie e Grayson si amano praticamente da tutta la vita, da quando lei aveva quattro anni e lo vedeva come il suo eroe, da quando lui, cacciato di casa dal padre a soli 16 anni, veniva aiutato di nascosto da lei che gli mandava cesti pieni di cibo perché potesse nutrirsi.
La storia inizia però con una separazione che si protrae da anni. Sophie ha lasciato la casa di famiglia, Swan's Grace e in Europa ha trovato la fama come violoncellista. Acclamata come una vera stella (più per meriti fisici che per il suo innegabile talento), Grace non osa tornare in patria, da dove è fuggita per misteriose ragioni. Grayson intanto ha deciso di prendere moglie, assecondando il desiderio del padre. Le loro famiglie sono da sempre vicine e Sophie è la donna ideale. Richiamata a casa, la giovane scopre che la realtà è molto diversa da quanto immaginato.
Swan's Grace è stata venduta a Grayson da suo padre e la giovane si ritrova davanti un uomo che non ha mai smesso di amare, anche se dentro di lei è sempre stata consapevole che lui non potrà mai accettare la sua vera natura. Grayson infatti è un uomo posato e rigido. Tutta la sua vita da adulto è stata guidata dal desiderio di compiacere un padre tiranno nei confronti del quale si è sempre sentito inadeguato. La donna adatta a lui è una moglie compiacente e decorativa che non rispecchia minimamente la persona che Sophie è oggi. Per questi motivi, quando scopre del fidanzamento, deciso dai loro genitori, Sophie nega il suo consenso.
Ritornare a casa la riporta però anche al passato, mentre Grayson cerca in tutti i modi di farle cambiare idea, mentre entrambi si ritrovano a dover fare i conti con segreti inconfessati, con la loro natura più profonda e con la loro stessa identità.
Il romanzo, partito in sordina, con un'ambientazione alquanto insolita (una Boston di fine ottocento innevata e gelida) finisce pian piano per raggiungere una notevole profondità che ci regalerà un finale intenso e sincero, commovente nella sua onestà.
Sophie e Grayson in realtà sono molto più simili di quanto credono. Lei, convinta di non essere amata da nessuno, ha finito per essere la donna sfrontata che tutti insinuavano, ma in realtà cercava solo il consenso e l'approvazione, come la più innocente delle bambine. Grayson dal canto suo ha cercato un rispetto ed un riconoscimento da un uomo che lo ha sempre odiato, senza rendersi conto della sofferenza arrecata.
Quando i due si renderanno finalmente conto di quanto siano simili, e faranno cadere tutte le loro barriere, a quel punto si ritroveranno. Commovente il dettaglio della voce di Sophie che dal grammofono ritorna dal passato, svelando con la sincerità di una bambina quello che è il suo cuore sincero, toccando Grayson in profondità.
VOTO: 6 1/2
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