domenica 20 dicembre 2015
IL PARADISO DELLE SIGNORE - Responsabilità (S.1 - E.3)
Lunedì è stata trasmessa la seconda puntata (o meglio la terza se consideriamo che ogni episodio ha una durata di circa un'ora) della nuova serie RAI, #IL PARADISO DELLE SIGNORE. Nel precedente capitolo ci eravamo ormai già abituati ai vari personaggi: al carattere vulcanico della siciliana Teresa, all'ambiguo e fascinoso Mori, all'esuberante Vittorio e le varie commesse che pian piano assumono una loro identità conquistando la nostra attenzione.
Pur non avendo l'eleganza di THE PARADISE, ho l'atmosfera cinematografica e romantica di VELVET, alla fine IL PARADISO DELLE SIGNORE conquista uno spazio tutto suo. In questo terzo incontro, Giuseppe, il padre di Teresa, arriva a Milano chiamato dalla cognata che gli ha raccontato che la figlia si sta mettendo nei pasticci. L'uomo decide che per Teresa è arrivato il momento di tornare in paese per fare pace con Salvo e convolare a giuste nozze.
La ragazza non vuole anche perché ha scoperto che la città riesce a darle quell'entusiasmo e quella gioia di vivere che il paese non è in grado di offrirle. Inoltre ai magazzini PARADISO sta imparando qualcosa di utile, anche se la situazione si sta complicando in quanto ci sono stati dei piccoli furti e la Mantovani sospetta la povera ragazza di paese, anche in seguito ad una brutta scenata avuto con l'arrivo del padre che la vuole trascinare lontano dal posto di lavoro.
A credere alla sua innocenza è Mori, che la difende anche da Giuseppe, che nel frattempo ha scoperto che il fratello è stato arrestato in seguito ad una denuncia da parte del datore di lavoro di Teresa. L'uomo nega le colpe che gli sono state imputate, ma la moglie troverà dei maglioni nascosti in fondo ad un cassetto che puzzano di fumo e che quindi dimostrano la sua colpevolezza.
Intanto il nostro ambiguo protagonista ha deciso di risolvere i suoi problemi economici (e la resistenza della banca Mandelli), cominciando a sedurre la figlia del proprietario, Andreina, una donna fidanzata che però si lascia conquistare pian piano dal fascino e dal dinamismo di quest'uomo moderno fattosi da solo.
Giuseppe va a trovare il fratello in carcere e gli ricorda che è una sua responsabilità quella di essere chiaro ed onesto e lo convince a scrivere la famosa lettera di scuse che Mori stava aspettando. Intanto si scopre che il responsabile dei furti è un cliente e la Mantovani deve riaccettare Teresa, che nel frattempo viene messa davanti alle proprie responsabilità nei confronti della famiglia in quanto Giuseppe le svela di essersi indebitato con la famiglia di Salvo e che il matrimonio risolverebbe le cose. Anche se a malincuore, Teresa va da Mori e da le sue dimissioni.
Episodio interessante che ben richiama anche il titolo, in quanto a volte siamo costretti a fare cose che vanno anche contro quello che sentiamo nel profondo pur di rispettare una responsabilità che ci classifica come adulti. La scelta di Teresa sembra drastica, ma il destino (e gli sceneggiatori) hanno in serbo per lei ben altro.
VOTO: 6
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