Ammetto di essere una lettrice alquanto irregolare e di tuffarmi nelle saghe senza seguire un ordine preciso. Vero è che non sempre ci si ritrova con un volume numero uno, soprattutto quando si sbircia tra i testi che sono arrivati in edicola o chiediamo qualcosa da leggere ad un'amica. Così eccomi a scrivere una recensione su un'autrice che vedevo spesso dal mio giornalaio di fiducia, ma che stranamente non avevo mai acquistato.
L'ULTIMA SFIDA DEI BECKET mi è capitato in mano per caso. Un'amica lo aveva comprato quando era uscito in Italia, nel lontano luglio del 2008, e leggendo la trama ho deciso di tentare l'avventura. E di avventura si è trattato, anche perché questo libro segna la conclusione di una saga alquanto voluminosa (almeno per me), ovvero il settimo e conclusivo volume dei Becket dei Romney Marsh.
Le Romney Marsh sono delle terre scarsamente popolate ed umide tra il Kent e EastSussex, ed è il luogo dove i Becket hanno costruito la loro dimora, dopo il tragico attacco e sterminio avvenuto sull'isola vicino ad Haiti, dove Ainsley Becket, il patriarca, viveva con Isabella e la sua famiglia allargata.
La storia è giunta allo step finale, quello dello scontro tra Ainsley ed il nemico di sempre, Edmund Beales, interessato ad uccidere il rivale e ad impadronirsi dell'Imperatrice, una pietra preziosa che secondo la tradizione dovrebbe donare il potere e l'immortalità. Mentre sulla scena compaiono tutti i vari personaggi (che sicuramente le lettrici più fedeli di me hanno avuto modo di conoscere nei volumi precedenti), sulla scena si profilano i due eroi: Courtland e Cassandra.
Il primo è stato accolto nella grande famiglia Becket quando era ancora un bambino, sottratto alle grinfie di un padre padrone che lo picchiava e puniva quotidianamente. Ainsley è stato per lui la salvezza ed il riscatto e quando l'uomo viene arrestato con l'accusa di pirateria Court è pronto a tutto pur di salvarlo.
Personaggio alquanto insolito come protagonista maschile di un romance, Court infatti è un uomo assennato, posato, poco incline alle passioni violente, desideroso di pace. Cassandra, la figlia di Ainsley ed Isabella, è innamorata di lui praticamente da sempre. Lui si è preso cura di lei, è stato il suo eroe, il suo difensore, dal terribile giorno in cui la madre è stata uccisa. Crescendo la ragazza ha scoperto di provare per lui un sentimento poco fraterno, ma Court fa resistenza per buona parte della storia, coerente con il suo personaggio e la sua natura.
Sente di non dover approfittare della giovane età della ragazza, dell'affetto sincero del padre di lei, ma Cassandra sarà determinata a cercare di fargli capire che lei è la donna della sua vita e che nulla e nessuno potrà cambiare questa realtà.
L'ULTIMA SFIDA DEI BECKET è però non soltanto una storia d'amore, ma il racconto di una famiglia fatta non di sangue, ma di legami più solidi e potenti, costruiti sulla presenza, sull'aiuto e la determinazione. Storia anche di avventure, di pirati e di scontri, adatto a chi non cerca solo un racconto di amore e passione, ma a chi cerca anche una trama che possa sorprendere. Nel complesso ho però indubbiamente risentito dalla presenza eccessiva degli altri protagonisti (non conoscendo praticamente nessuno di loro) e che occupano tanta parte di spazio nelle vicende, togliendone a Court e Cassandra.
Avrei sicuramente preferito meno coralità e più presenza dei due, soprattutto nella seduzione di Court da parte di Cassandra. Non sono un'amante delle sfumature che creano suspance tipico di alcuni film e romanzi. Avrei preferito che la loro prima notte fosse stata più sincera, ma ovviamente questo dipende da un gusto assolutamente personale. In generale adoro le storie dove l'amore è come quello che Cassandra nutre per Court praticamente da tutta una vita in quando mi appare solido, resistente e assoluto, come un faro che sovrasta le tempeste della vita.
VOTO: 6
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