domenica 11 novembre 2018

OUTLANDER - DO NO HARM 4X2



La seconda puntata della quarta stagione di OUTLANDER ci accompagna nel viaggio a River Run, la ricca tenuta di Jocasta Cameron, la sorella di Collum e Dougal MacKenzie. L'aggressione da parte di Bonnet ha stravolto i nostri eroi e Jamie si sente in qualche modo colpevole per essere stato ingenuo e aver salvato dalla forca qualcuno che poi ha morso la mano che lo aveva aiutato.



È un un umore triste che il gruppetto, formato da Jamie, Claire, Ian e Rollo arriva a River Run, tenuta dei Cameron, per scoprire che la donna, fuggita con pochi mezzi, è diventata una vera possidente, che vive in una sorta di reggia sulle sponde del fiume.



Jocasta accoglie i suoi parenti con affetto. È una donna gentile, elegante, ridotta da una malattia alla completa cecità, che si affida al suo maggiordomo, Ulyssis, per qualsiasi esigenza. Jamie si sente umiliato dal dover raccontare le condizioni di povertà con cui è arrivato, ma la zia sembra felice di averlo al suo fianco, anche perché Jamie dimostra subito di avere una natura pratica, di essere un uomo abituato agli affari e alla terra, abile ed astuto.




È Claire che sembra invece piuttosto restia ad abituarsi alla vita in una piantagione portata avanti dal lavoro degli schiavi. Il suo disagio appare evidente al marito, che è pronto a seguirla, se decidesse di allontanarsi da quel posto, anche perché zia Jocasta rivela ben presto la sua natura da MacKanzie quando, durante una festa di ben venuto organizzata per il nipote, a cui partecipano tutte le famiglie importanti della zona, presenta Jamie come suo erede, a cui lasciare tutta la sua proprietà.




Claire non se la sente di vivere in quel posto, ma teme anche l'alternativa proposta da Jamie, ovvero quella di accettare la proposta del governo inglese e fondare una sua colonia tra i monti. Il problema dello scoppio della guerra, infatti, appare come una minaccia alla loro felicità imminente.




La situazione però precipita facilmente, quando scoppia un problema alla foresteria e Claire viene chiamata per via delle sue capacità mediche. Uno schiavo, Rufus, ha infatti ferito il sorvegliante, infrangendo la legge di sangue, ovvero ha versato il sangue di un bianco, determinando la sua condanna immediata.




Quando Jamie e Claire arrivano sul posto, la persona ferita ha già pensato di farsi giustizia da solo, infilzando il giovane schiavo con un uncino gigante, per poi provare ad impiccarlo ad un albero. L'intervento delle autorità e dei nostri eroi lo salverà, ma portato nella casa patronale, Claire affronta le tensioni degli altri ricchi proprietari terrieri, pur salvando Rufus, con l'aiuto di Ian, che appare sviluppare sempre di più una coscienza libera e simile a quella dello zio, che gli permette di entrare in sintonia con gli indiani, scacciati dalle loro terre, e con i neri, ridotti in schiavitù. Il suo personaggio, anche una volta portato sullo schermo, resto decisamente tra i miei preferiti.




Claire riesce a salvare Rufus, ma il loro intervento scatena la reazione degli altri proprietari terrieri che minacciano di distruggere River Run se entro mezzanotte non consegneranno lo schiavo che ha infranto la legge.




Jamie fa capire a Claire che non potranno salvarlo, spingendola a prendere una decisione che andrà contro tutti i principi di Claire, ma che si rivelerà comunque un estremo atto di pietà. Dopo quest'episodio, restare a River Run, non apparirà agli occhi di nessuno dei tre, una soluzione possibile.




Episodio ben diretto, interessante per l'ambientazione nuova, che ci porta ad immergerci pian piano in un mondo diverso, pieno di una natura affascinante, ma non lontano dalla barbarie, come a dire che tutto cambia senza che nulla cambi. 

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