AVENIDA BRASIL - Come un detective (38-44)
Ieri sera se n'è andata un'altra manciata di episodi, accelerando il ritmo laddove siamo caduti in una fase di esplorazione. Nina ha troncato la sua relazione con Jorgito, convinta di non poter rinunciare alla vendetta in nome dell'amore. Questa scelta poco romantica, ha riportato il ragazzo tra le braccia di Debora, che, pur sapendo del suo tradimento, ha deciso di dare ad entrambi una seconda possibilità.
Il ragazzo cerca di non pensare a Nina e di evitarla attentamente, sentendosi umiliato e disprezzato. Debora è la donna perfetta per lui: affettuosa, simpatica, pronta a perdonarlo. Decide di concentrarsi su di lei e sulla sua carriera di calciatore, ma il fatto che Nina continui a vivere e lavorare nella casa di famiglia rappresenta un problema irrisolto, soprattutto quando scopre, per caso, che sua madre Carminha è convinta di aver incontrato Rita.
Tutti i tasselli sul tavolo cominciano a smuoversi suscitando l'interesse di Jorgito nuovamente. Pur non riuscendo ad avere la verità da Mamá Lucinda, il ragazzo scopre, parlando con i bambini della discarica, che Nilo si è trasferito a vivere da Nina.
Jorgito si rende conto che deve esserci un mistero piuttosto serio che gli viene nascosto. Raggiunge l'appartamento di Copacabana di Nina e al suo interno trova Nilo, venuto per restare, e Bretania, un'amica d'infanzia. Furioso, e deciso a scoprire che cosa Nina stia confabulando, resta il tempo perché la ragazza arrivi. Nina non gli rivela nulla, cacciandolo in malo modo, ma successivamente, proprio parlando con Carminha, Jorgito si rende conto che Britania si sta facendo passare per Rita.
Il mistero s'infittisce. Carminha, pur non rivelandogli niente, gli confessa di conoscere Rita, o meglio di averla conosciuta nel passato e che la ragazza nutre del rancore nei suoi confronti, al punto di raccontargli sicuramente un cumulo di menzogne.
Jorgito, come un detective, comincia a mettere insieme fili per cercare di capire la verità. Tutti mentono, ma non ne capisce la ragione. Un giorno, stanco dei continui sotterfugi della ragazza, la segue fino a casa di Bretania, e costringe Nina a seguirlo nel suo appartamento, dove, chiudendo a chiave la porta, la costringe a confessare.
Nina, vistasi alle strette, gli confessa solo una parte della verità, ovvero che Carminha, seconda moglie di suo padre, l'aveva portata nella discarica, dopo aver tentato, con il suo amante, di derubare il padre di tutti i suoi beni.
Jorgito è confuso e addolorato al pensiero delle bugie che gli sono state raccontate. Quando fronteggia la madre, per chiedere spiegazioni sul rapporto con Rita, la donna tira fuori una nuova versione in cui lei non era altro che una vittima di tutto quello che succedeva. Confuso, senza l'aiuto di Mamá Lucinda, che sembra nascondere molti più segreti di quelli che possa immaginare, Jorgito si rivolge a Tifon, il padre adottivo che nel quale si riconosce più che in chiunque altro.
All'uomo chiede i particolari del suo passato con Carminha e come i due si fossero incontrati. In un primo momento, Tifon si sottrae alla domanda, ma poi, preso dal senso di colpa, finirà per raccontargli il più drammatico dei suoi segreti, ovvero quella terribile notte in cui ha investito Genesio, cambiando per sempre la vita di tutti, compresa la sua.
Anche se i due protagonisti, in questa fase, sembrano contrapporsi l'uno all'altra, l'interesse per la storia, per come Jorgito scoprirà la verità, mentre Nina continua ad imbastire la sua trama e a sedurre tutti gli abitanti della casa di Tifon, mantiene vivo l'interesse dello spettatore, che è indotto a proseguire a ritmo di marcia. La storia risulta sicuramente ben costruita.
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