sabato 10 luglio 2021

LIBERDADE LIBERDADE - La scomparsa di Bertoleza (28-30)


 La serie procede con una certa lentezza, scandita da episodi che non sembrano aggiungere nulla alla trama principale e, davanti a un prodotto con un numero di puntate così limitato, è davvero incredibile. Dopo l'arrivo della zia di Branca, smemorata e poi ritrovata, eccoci al personaggio di Bertoleza, la ragazza nera, cresciuta da Raposo, come una figlia.


 

La ragazza, ben educata, si era invaghita di Ventura, il fratello cieco di Rubiao. Questi era lusingato dalla sua vicinanza, ma un giorno, chiedendole di toccarla per capire il suo viso, si rende conto dai lineamenti e dai capelli ricci, che la ragazza è nera e la caccia in malo modo.


 

Smarrita e addolorata, perché in qualche modo difesa dal razzismo dalla famiglia Raposo, si attarda in chiesa, per chiedere comprensione e luce, ma quando esce in strada viene avvicinato da un brutto ceffo che lei, di solito attenta, decide di seguire per assecondare la trama.


 

L'uomo è un trafficante di schiavi e pensa di lucrare sulla ragazza, mentre la famiglia Raposo cerca di ritrovarla ricorrendo a tutti i suoi mezzi. Nel frattempo Rosa e Rubiao hanno un breve attrito, quando lei scopre che lui è stato un collaboratore della Corona ai tempi della rivolta dove è morto suo padre, Tiradentes.


 

Anche se Raposo le chiede di fare attenzione, lei ricopre di domande il suo fidanzato che cerca solo di appianare le loro divergenze. Nel frattempo però, preoccupato dallo strano rapporto tra Rosa e Xavier, decide di compromettere il ragazzo.


 

Nel frattempo Rosa e Xavier decidono di ritrovare Bertoleza da soli, senza l'aiuto di nessuno, per niente intenzionati a ritornarsene a casa, al sicuro, come gli altri avevano ordinato loro.


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