Innegabilmente il personaggio chiave di questa storia è il donatore 251, l'esploratore solitario, il ragazzino traumatizzato da una prima storia d'amore che ha stravolto la sua vita, l'uomo adulto che non riesce a perdonare se stesso, Miguel, chiuso, misterioso, profondo e allo stesso tempo sfuggente.
Il suo ritorno sulle scene turba tutti gli equilibri. I figli lo rifiutano, fra tutti Pedro, che, prima di scoprire la verità, lo considerava un amico più che un professore. Pedro è ferito dal suo silenzio, dal suo tentativo di fuggire continuamente da lui, ma è anche preoccupato dalle ripercussioni che il suo ritorno potrebbe avere nella relazione tra Vicente e Ligia.
Julia, che è sempre stata tra tutti quella con meno chiusure e barriere, cerca di mediare tra tutti loro. Bernardo è arrabbiato come Pedro per il silenzio di Miguel, ma lei è convinta che ne suo rifiuto ci sia anche l'adorazione che ha per il fratello, ma che questo lo chiude nei confronti di una cosa, come quella di avere finalmente un padre, che potrebbe aiutarlo molto. Questa sua visione, soprattutto dopo un incontro con Miguel nella stanza di Felipe, genera tensione con Pedro, che invece non lo vuole perdonare.
Felipe è quello che più somiglia a Miguel per lo stile di vita, il suo spirito di avventuriere e quando l'uomo, convinto dalla madre del ragazzo, si reca a trovarlo nella sua stanza, dove si trova anche Julia, la giovane si rende conto che, nonostante tutti i difetti che gli altri vedono in lui, Miguel è un uomo complesso, con molti aspetti positivi, che simpatizza subito con il ragazzo a cui sta donando una parte di sé per permettergli di continuare a vivere.
Ma alla fine il telespettatore resta colpito al cuore, in questa manciata di episodi, soprattutto dall'incontro/scontro con Ligia, la donna che lui ha amato e abbandonato. Perché se gli altri figli sono frutto di una donazione, destinati nella casistica a non conoscere mai il loro vero padre, Joaquim è il figlio dell'amore da cui lui è fuggito.
Ligia è arrabbiata con tutti, quando scopre la verità: con Isabel che ha taciuto, con Laura che ha coperto l'amico, perché, nel profondo di se stessa, sa che se avesse scoperto che era ancora vivo non avrebbe mai sposato Vicente, anche se lui è la persona migliore di questo mondo, ma lo avrebbe aspettato per sempre.
E quando i due si incontrano, finalmente, per un chiarimento, Miguel è un tale concentrato di dolore, incapacità di esprimerlo, desiderio e amore represso che è Ligia quella che parla, furiosa, che riversa su di lui la sofferenza di una relazione turbolenta durata anni e conclusasi tragicamente. Le uniche parole che Miguel riesce a pronunciare sono: "Io ti amo, ti ho sempre amata e sempre ti amerò. Questa è la verità, come è vero che non so che farne di questo amore!".
E a questo punto tutti noi, vedendolo e capendolo dal profondo, grazie a una scrittura corposa e sincera, ci chiediamo quando capirà che vuole esserci non solo nella vita di Ligia e di Joaquim, ma di tutti questi figli che, in qualche modo, non hanno fatto altro che cercarlo.
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