Julia ha scelto, a un certo punto del suo percorso, la carriera di restauratrice e in qualche modo è quella che raffigura meglio la sua natura. Lei aggiusta le cose, le riporta a nuova vita, permette al mondo di vedere la bellezza originale. È quello che fa anche con questa strana famiglia che ha costruito soprattutto lei, mettendo insieme persone distanti che avevano in comune la genetica. Poco conta che poi abbia scoperto di essere l'unica ad essere esclusa dal loro DNA.
È la persona a cui tutti si rivolgono quando hanno un problema, che sia Felipe o Pedro, il piccolo Bernardo e persino Miguel, che pur l'aveva respinta. Bernardo, deluso dalla vita dopo il rifiuto di Eliza e la relazione che la madre continua ad avere con un tipo di cui lui non si fida, fugge da Rio per tornare nel vecchio paese dove si stava perdendo e ancora una volta sarà Júlia, corsa in suo aiuto insieme a Pedro, a ritrovarlo e a permettere al ragazzo di chiarire i suoi sentimenti e di ritornare a casa.
Sarà sempre Júlia la persona dove tornerà Miguel, che era fuggito nuovamente dal suo passato e da se stesso, nonostante la ragazza avesse lottato con determinazione per convincerlo a indagare per scoprire la verità.
Adesso Miguel va da lei, chiedendole scusa per averla respinta, ma dicendole di essere disposta a incontrare Luzia, la ragazza, ora donna, di cui era stato innamorato e che aveva innescato tutta la tragedia della sua vita. Júlia lo prende letteralmente per mano per condurlo da lei e dargli la possibilità di fare luce.
E Luzia, tra le lacrime, racconterà gli abusi subiti, nel silenzio più totale, con la complicità di una madre avida, e di quella piccola luce accesa da Miguel, con la sua ribellione, con il suo coraggio di affrontare un padre che lo ha ingiustamente calunniato tutta la vita.
E questa spiegazione e questo abbraccio rimandato tanti anni, riportano nella vita di Miguel la speranza di poter aggiustare le cose, come fa Julia quotidianamente, rimettendo insieme pezzi rotti, ricostruendo laddove altri credono che ci sia una ferita irreparabile. E onestamente, senza questo personaggio, Miguel non sarebbe mai riuscito a fare luce su se stesso e il suo passato. Davvero ottimo risultato di scrittura. Manca poco alla conclusione, ma la storia è stata una piccola grande scoperta.
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