giovedì 22 agosto 2024

Çalıkuşu - Fuggitivi (6)


 

Che cos'è l'amore? La passione sfavillante di un momento, un gioco di sguardi e seduzione, o la costanza, la dedizione, la fiducia cieca, assoluta? Kamran e Feride sembrano amarsi come nessuno e soprattutto sono pronti a tutto pur di difendersi, eppure il nostro eroe distingue nettamente i suoi sentimenti solidi per la cugina da quello che prova per la seducente vedova Neriman. 


 

Feride da giusta eroina, cerca di rispettare il desiderio del cugino, accogliendola nella loro casa, cercando di aiutarla in tutti i modi, anche quando Levent, che un tempo era stato innamorato di sua madre, l'avvicina nella tenda del circo, dove Feride sta aspettando Kamran, per farle la sua proposta. L'uomo le aveva detto di essere pronto ad aiutare il medico in cambio di qualcosa che lei deve essere disposta a dargli. Una nave è pronta a partire per l'Europa e lui farà imbarcare l'uomo, ma in cambio Feride dovrà sposare il figlioccio di Levent. Lei accetta solo per salvare Kamran, per il quale è pronta a tutto, anche ad organizzare la fuga del cugino con la bella vedova.


 

Ma Kamran è distrutto dal sospetto che il padre non voglia perdonarlo per il gesto commesso e che lo ritenga colpevole come tutti gli altri, anche perché, recatosi di nascosto alla villa, cerca di parlare con lui e l'uomo si sottrae. Disperato, decide di affrontare il santo giudice, chiedendogli il perdono e l'assoluzione pubblica del padre, in cambio della sua resa, ma l'altro uomo nega e a lui non resta che fuggire ancora.


 

Peccato che la condanna a morte comporti una ricompensa e alcuni uomini del circo dove si è rifugiato, sono disposti a venderlo. Sarà ancora una volta la piccola Feride a salvare il cugino, dandogli l'allarme e correndo in suo soccorso a cavallo, tanto da far ridere Kamran, dopo che saranno in salvo, sostenendo che è l'inizio di una nuova era, quella in cui le donzelle salvano i cavalieri.


 

Intanto i due sono stati visti allontanarsi insieme dal campo dei circensi e viene emanato un ordine di cattura anche per la piccola Feride. In un primo momento, inconsapevoli, i due cugini si rifugiano per la notte in una capanna abbandonata e l'attrazione che esiste tra di loro, seppur ancora non esplicitata, vibra evidente senza il bisogno di scene esplicite. 


 

Feride è innamorata del cugino, che la guarda a sua volta come non ha mai guardato la vedova Neriman, ma la mancanza di intimità e consapevolezza rende questo sentimento ancora non indagato ed evidente, suscitando spesso contrasti anche per colpa del carattere spigoloso di Feride.


 

All'alba i due si allontanano convinti di doversi separare per sempre, ma ritornata al collegio, Feride scopre dell'ordine di cattura e grazie alle sue compagne riesce a fuggire nuovamente, ritornando nel rifugio dove si trova il cugino.


 

L'ansia per la sua salute porta Kamran a decidere di affidarla a una zia lontana, ma nel frattempo in paese circola la voce che siano fuggiti insieme, suscitando la gelosia e il desiderio di vendicarsi della giovane vedova Neriman.


 

A tradire Kamran, nuovamente, è l'amico Selim, di cui Feride non si fida, ma a cui Kamran darebbe la sua vita, ovviamente perdendola. L'uomo lo raggiunge affidandogli la cugina, ma nel frattempo la polizia, grazie a Levent, li trova e li porta davanti al giudice.


 

Il destino però è clemente con loro. Il figlio dell'uomo, infatti, è stato contagiato dalla peste e solo Kamran potrà salvarlo. Questo farà sì che l'uomo conceda lui l'assoluzione dal peccato pur di aiutare il proprio bambino. Tutto sembra volgere al meglio, ma il serpente è ancora presente tra di loro pronto a colpire alla prima occasione.


 

Mentre Kamran e Feride tornano a casa, accolti con gioia dalla famiglia, Necmiye affronta Selim, attirandolo nella sua stanza per mostrargli i cioccolatini avvelenati che aveva provato a dare alla cugina, mettendolo davanti ai fatti. A questo punto che cosa succederà?


 

La storia prende, il rapporto tra i due protagonisti è ben sviluppato, i cattivi covano piani pericolosi e per fortuna c'è ritmo. Chissà se si decideranno a portarla in Italia. Piccola parentesi. Ci sono dei momenti in cui la voce narrante di Feride offre pezzi decisamente narrativi, che mi chiedo se siano tratti dal romanzo su cui si basa. Ne lascio uno stralcio.


 

Se oggi avessi una madre, mi mancherebbe molto/Correrei a casa/Busserei alla sua porta/"Guarda mamma, sono cresciuta" /Gli occhi di Kamran hanno toccato i miei/Ogni volta che mi guarda, cresco mamma/I suoi occhi sono marroni, come tutti i ricordi che non perdo/Lui emette un paio di luci marroni enormi/Un paio di luci marroni che mi trattengono e che mi sciolgono/I tuoi occhi ti accecherebbero se lui mi guardasse/Chiedevi dei suoi occhi/rapidamente trovasti una tomba vicino al mio letto/Grigia, fredda/Mentre io continuavo a dire marrone da dentro/tu baciasti la fronte dei nostri morti e mi seppellisti/Amavi il grigio e sollevasti un inferno tra me e il marrone/Ma i tuoi peccati erano delicati come la carta e sottili come la spada/Li univo nella mia borsa/come i sassolini della nostra infanzia/Però perché nella mia borsa?/Davvero mi ero fidata di te

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