giovedì 21 novembre 2013

IL DIAVOLO IN INVERNO di Lisa Kleypas

Il passaggio dal precedente volume a questo avviene in modo assolutamente morbido, tanto che, avendo tutti i volumi, alla fine non si avverte proprio un'interruzione della storia, ma piuttosto sembra che ci sia solo un cambiamento del punto di vista.
Mentre la coppia felice, Marcus e Lillian, sono frettolosamente convolati a nozze, Sebastian sta rimuginando sulle botte prese e sui suoi problemi economici da risolvere.
Pensa di aver sbagliato ereditiera, in quanto Lillian Bowman si è rivelata una donna troppo volitiva da piegare e Marcus per niente il compassato duca che tutti conoscono.
E' di cattivo umore, quando gli dicono che una donna sta bussando alla sua porta.
Non è certo una novità per il nostro libertino abituato a signore e non che si offrono a qualsiasi ora del giorno e della notte.
Lui però non sembra prenderla particolarmente bene ed invita il domestico ad allontanare la possibile amante.
L'insistenza della sconosciuta lo induce a cedere e rimane sorpreso di scoprire che è una nostra vecchia conoscenza, Evangeline Jenner.
Avevamo lasciato Evie alle prese con la tirannia solita dei suoi parenti, con le amiche disperate all'idea che possa sposare il disgustoso Eustance.
Ora eccola qui, praticamente fuggita di casa, pronta a darsi al bel Sebastian come moglie pur di poter guadagnare gli ultimi momenti accanto al padre morente, Ivo Jenner, personaggio tempestoso conosciuto in altri romanzi della Kleypas.
Sebastian è stupito, ma non stupido e quindi accetta al volo l'idea di avere questa moglie ricca che gli promette che starà con lui solo una notte, per poi concedergli libertà totale.
Lui neanche l'aveva notata questa piccola Evie Jenner, sempre timida e balbettante, ma la determinazione della sua offerta lo conquista subito e Sebastian accetta di riprendere la carrozza e di partire nel cuore di una tempesta verso il nord, verso quel Gretna Green dove aveva inutilmente cercato di portare Lillian per sposarla.
Adesso ha una futura sposa consenziente ed un patrimonio immenso che passerà anche a lui.

 La bellezza di questo romanzo sta tutta nel personaggio di Sebastian Saint Vincent, aristocratico debosciato, ma con un certo fascino che sembra vivere la sua vita con un certo cinismo.
Poco sappiamo del suo passato, tranne la tragedia appena accennata in un malinconico ricordo di una madre e delle sorelle morte tragicamente.
Lo avevamo già incontrato nel romanzo precedente e avevamo visto la volitiva Lillian tentennare davanti al suo fascino. Certo si capiva che Sebastian non era davvero innamorato di lei ed il suo distacco in qualche modo gli è stato fatale nella disputa con Westcliff.
Con Evie, invece, assistiamo ad una metamorfosi progressiva.
La sua naturale tendenza alla cavalleria, sebbene sempre finalizzata alla conquista, con la giovane moglie prende il sopravvento. Anche se dotata di una volontà di ferro, Evie è stata vessata dalla vita e dalla famiglia e lui la prende sotto la sua ala protettiva.
A questo si aggiunge un particolare non preventivato, ovvero la scoperta di una passione e un'attrazione mai provate prima. Ma Evie, dopo l'unica notte concessa al marito, si rifiuta e gli dice che è un modo per preservare il suo cuore, perché lui è una creatura che non riesce a concepire la fedeltà.
Da qui scaturisce la famosa scommessa sulla sua castità.
Intanto Westcliff ritorna in Inghilterra per scoprire che il suo ex migliore amico ha sposato la spaurita Evangeline Jenner. Ovviamente si è trattato di un matrimonio d'interesse, ma quando, recatosi al club che Sebastian ha deciso di gestire personalmente, vede i due insieme e Saint Vincent arriva al punto di rischiare la vita per proteggere Evie, non è tanto sicuro che l'amore non centri niente.
Piccola nota!!!! Il cuore mi si stringe ogni volta che, in questo universo variopinto, si accenna al mito del Craven's, la casa da gioco più famoso d'Inghilterra. Derek Craven resta un mito anche nei romanzi successivi della Kleypas!!!

Per quanto riguarda IL DIAVOLO IN INVERNO  è sicuramente uno dei migliori della serie.


 FRASI TRATTE DAL ROMANZO



- Non è un uomo senza cuore, per quanto si ostini a fingere altrimenti. -
- No, - concordò Westcliff. - Non è un uomo senza cuore, anche se fino a questa sera ne dubitato.



 - Se il mio amore può trattenerti, ti farò restare con me!
(Evie parlando al marito morente)
Il duca, mio padre, è venuto meno all'unica responsabilità che aveva nella vita: mantenere intatta la fortuna di famiglia per passarla a me. Mio compito, invece, era trascorrere il mio tempo in oziosa dissolutezza, aspettando che morisse. Ho fatto la mia parte egregiamente. Cosa che, purtroppo, non si può dire del duca.
(Sebastian parlando ad Evie)
 .Allora vi si può definire una vittima consenziente?»
«Addirittura entusiasta»
(Sebastian discutendo con Evie del suo rapimento)
 «Hanno qualche motivo di sospettare che siete venuta da me?» «Oh, n-n-no. Nessuno crederebbe mai che io possa essere così idiota.»
(Evie parlando con Sebastian della loro fuga.)
 - Tratto sempre le signore come sgualdrine e le sgualdrine come signore. - 
Sebastian Saint Vincent
«Non è un matrimonio d'amore, ma di convenienza, e la scintilla che è scoccata tra noi non sarebbe sufficiente ad accendere una candelina da compleanno.
Sebastian Saint Vincent 

 Il lavoro sarebbe una distrazione inopportuna dalla mia vita privata. E raramente sono disposto ad alzarmi prima di mezzogiorno.»

Sebastian St. Vincent
 «A mio padre non piacerai.» «Se la mia ambizione fosse quella di compiacere gli altri, la cosa mi turberebbe oltre misura. Per fortuna non è così.»

E adesso, per una strana combinazione di circostanze e di pessimo tempismo, si ritrovava sposato con una creatura negata per le relazioni sociali, dotata di dubbio lignaggio e dal temperamento ostinato
(Sebastian pensando al suo matrimonio con Evie.)

«Difficilmente qualcuno non mi piace a causa di qualcosa che non può cambiare» rispose Sebastian in tono sarcastico. «Di solito le persone mi danno ogni opportunità di detestarle per altre ragioni.»

«L'unica unione d'amore è quella tra St Vincent e se stesso.»
(Cam parlando di Sebastian)
 La moralità è roba da ceto medio, tesoro. I ceti inferiori non possono permettersela e gli aristocratici hanno troppo tempo libero da occupare per farlo.»
(Sebastian parlando con la moglie.)
 «Se mia moglie trova conforto in trite omelie zingaresche, non ho nulla in contrario che gliele propiniate. Ma se la bacerete ancora una volta, e non mi importa quanto platonico possa essere il gesto, farò di voi un eunuco.»
(Sebastian minacciando Cam)
 «Sono uno zingaro» rispose Cam. «Certo che credo nei fantasmi.» «Sei zingaro solo per metà. Il che mi induce a supporre che l'altra metà sia almeno minimamente sana e razionale.» «L'altra metà è irlandese» disse Cam con un velato tono di scusa.

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