LA GIUSTIZIA DELLA REGINA - Stagione 7 - Episodio 3
Come si può commentare freddamente, o meglio analiticamente, un episodio dove due dei personaggi preferiti che abbiamo visto attraversare mille peripezie e difficoltà per ben sette stagione, alla fine si incontrano? È quanto è successo ne LA GIUSTIZIA DELLA REGINA, terza puntata di questa sospirata serie.
Daenerys ha convocato Jon Snow, divenuto il Re del Nord, decisa ad avere un potente alleato nella sua riconquista del Trono di Spade e del governo dei Sette Regni. Lui, più interessato a bloccare l'avanzata degli Estranei che minaccia il Grande Muro.
Vedere la bionda Regina interloquire con Snow fa un certo effetto. Due personalità molto diverse, fisicamente opposti, persino nei colori, che sembrano avere una strana affinità. Quello che Daenerys rivendica è l'estraneità dalla colpa dei padri, cosa che infondo Jon aveva rivendicato poco prima, nel discorso alla sua gente quando aveva deciso di non punire le casate che si erano schierate con i Bolton.
Parlano la stessa lingua, dunque, ma non si conoscono e Jon non è interessato a prestare giuramento in una guerra che gli sembra inutile follia rispetto all'avanzata del vero pericolo. Tyrion cerca di conciliare e di far ragionare i due, quando arriva la notizia dell'esito disastroso dell'assedio ad Approdo del Re.
Danaerys ha bisogno di alleati e ascoltando i suggerimenti di Tyrion alla fine concede a Jon l'estrazione del vetro di drago con cui potrà fabbricare le armi di cui ha bisogno. Malgrado colpita dal Re del Nord, Danaerys non sembra pronunciarsi sull'esistenza degli Estranei, troppo presa dall'idea della riconquista.
Altro momento interessante è il ritorno di Bran a Grande Inverno. Sansa, che si è rivelata un leader capace e determinato in assenza del fratello, accoglie quello che pensava fosse morto con grande commozione e trepidazione. Quello che era un ragazzino ora sembra quasi un uomo, ma quando lei gli ricorda che lui è adesso l'ultimo figlio legittimo di Nedd Stark, lui, piuttosto distaccato, le dice di non essere per niente destinato al ruolo di Re, ma di essere diventato il Corvo a Tre Occhi che tutto vede e di dover assolutamente parlare con Jon.
Sappiamo che il segreto che Bran custodisce sull'identità di Jon sarà fondamentale allo sviluppo della storia, ma temo che dovranno passare troppi inverni prima di ascoltarlo rivelarlo. Intanto però turba Sansa raccontandole per filo e per segno la cerimonia nuziale avvenuta in quel posto che l'ha consegnata nelle grinfie di Ramsay. Le sue parole aprono una ferita in Sansa che si allontana molto turbata.
Se i due eventi precedenti (l'incontro tra Danaerys e Jon, e quello tra Sansa e Bran) ci toccano profondamente, ho accolto con gioia la guarigione di Jorah avvenuta ad opera dell'abile mano di Sam. La sua cura sperimentale funziona e l'uomo, curato, è determinato a rintracciare Danaerys per prestarle giuramento nuovamente e combattere al suo fianco. Intanto ringrazia Sam e gli promette che non dimenticherà.
Per il resto della puntata ci sono vendette e scontri vari che la fanno da padrone: Cersei si vendica di Ellaria (che era responsabile della morte della figlia) infliggendo la stessa sorte a Tyene, costringendo la madre ad assistere impotente. E Jamie marcia su Alto Giardino conquistandolo e uccidendo Olenna Tyrell, non prima che questa gli abbia rivelato di essere stata lei la responsabile della morte di Joffrey, contrariamente a quello che tutti pensavano, ovvero che il colpevole fosse Tyrion.
Puntate densa di avvenimenti e cruciale per le sorti di tutti i personaggi.
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