lunedì 22 giugno 2020

JOIA RARA - L'autorità di un padre (141-143)


La decisione degli Hauser di affrontare Manfred e di chiedere una parte dell'eredità viene bocciata con disprezzo dall'uomo, il cui odio per il mancato padre e per i mancati fratelli lo acceca oltre ogni limite.


La fortuna però vuole che poco dopo l'uscita di scena degli Hauser, Venceslao viene letteralmente aggredito da Manfred, ormai fuori controllo. L'uomo, soccorso da Amelia in strada, decide questa volta di confessare e racconta a Ernest di avergli sempre mentito, pagato da Gertrude, ma di essere lui il vero padre di Manfred.


Sconvolto, l'uomo si rende conto che la follia della donna non ha avuto limiti e che ha trascinato tutti loro, incluso il suo stesso figlio, in una spirale di violenza. Decide, a questo punto, di utilizzare l'autorità di padre, visto che è stato costretto a riconoscerlo come figlio, per chiedere l'intervento dei medici.


Aiutato anche da Franz e da Viktor, Ernest scopre che Gertrude lo aveva fatto visitare da uno specialista e proprio a quest'ultimo chiede di portare Manfred in clinica, riottenendo così la sua casa, la fabbrica e la fondazione.


Ernest, riconoscente, chiede ad Amelia e a Franz di trasferirsi da lui, ma questi, ancora preoccupati e risentiti per tutto il male subito, prendono tempo. Viktor e Silvia invece rifiutano convinti, ma Ernest è sicuro di voler fare tutto il possibile per poter scontare i peccati del passato.


Si allontana dal suo vecchio socio, Passos, e poi chiede a Laura di accettare il lavoro alla fondazione, dandole così la possibilità di guadagnare e diventare indipendente dal marito. Inoltre decide di confessare tutta la vicenda della miniera, doveva aveva utilizzato i bambini degli orfanotrofi per la produzione. Sembra che il suo cambiamento sia davvero sincero, nonostante lo scetticismo di tutti.

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