giovedì 11 giugno 2020

JOIA RARA - Il ritorno di Silvia (126-128)


Ieri sera non trasmettevano niente d'interessante in televisione e mi sono portata avanti con JOIA RARA, che avevo lasciato nella piena follia di Manfred, da cui Ernest Hauser era riuscito a sottrarsi chiedendo il perdono di Amélia e ottenendolo solo grazie all'intercessione della piccola Pérola.


Adesso che l'uomo vive con la giovane nuora, sembra quasi sereno, mentre Manfred è oltre ogni limite e sua madre, preoccupata per la sua salute, contatta dei medici perché gli possano prescrivere una cura.


Intanto la piccola Pérola è sempre più convinta del fatto che Silvia sia ancora viva e, chiedendo l'aiuto di Yolanda, si fa accompagnare dal padre, che prega di andare nella capanna nel bosco, che lui aveva sognato.


Franz sa che la figlia che il destino gli ha donato è molto particolare e alla fine cede, travestendosi e recandosi nel capanno, dove trova tracce di Silvia: il suo anello, un ritratto fattole da Viktor, articoli di giornale che parlando del processo, tanto che il giovane si convince che la donna sia ancora viva.


Silvia nel frattempo, spinta soprattutto dalla donna che si è presa cura di lei e che è andata a lavorare da Vikor, decide di farsi vedere dal giovane, che continua a soffrire per la sua assenza. I due si ritrovano, ma la mente confusa della giovane le impedisce di capire quali sono i suoi nemici e quali i veri amici.


Vikor riesce però a convincerla che deve andare dalla polizia per raccontare la verità e scagionare suo fratello. Peccato che, mentre lei lo aspetta in strada, viene avvicinata da Manfred, che sicuramente la allontanerà dal proprio obiettivo.


Nel frattempo i rapporti tra Davi e Aurora si compromettono e la diva decide anche di vendicarsi di Lola, che vorrebbe strapparle il suo coreografo. La guerra tra le due soubrette sembra destinata a durare.

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