RIMANI CON ME di J. Lynn
Continuo con la scoperta di questa serie New Adult frutto della penna di Jennifer L. Armentrout, che ci offre un quadro delle vite turbolente e dei sentimenti di un gruppo di studenti, tutti in qualche modo legati tra di loro. Nel precedente STAI QUI CON ME, avevamo approfondito la storia d'amore tra Teresa e Jase, ed intorno a loro avevamo incontrato altri personaggi, destinati in qualche modo a parlarci delle loro vicende.
Tra le compagne di Teresa, si era fatta notare la vivace Calla, sempre interessata ai bei ragazzi, ma allo stesso tempo frenata da un passato misterioso che emergeva da una cicatrice sul viso che inutilmente cercava di coprire con i capelli ed un trucco abbondante. Non nego che ero incuriosita dalla sua storia e la comparsa in scena di un ragazzo più grande, Brandon, che aveva fatto parte dell'esercito, prima di tornare a casa e riscriversi all'università, mi aveva fatto ben sperare per questa coppia.
All'inizio del libro le mie speranze (e quelle di Calla) sono andate distrutte, in quando durante un incontro tra amici, che annovera tutte le varie coppie in precedenza formatesi, arriva anche l'oggetto del desiderio, sfortunatamente accompagnata dalla sua nuova brillante fidanzata.
La ragazza non ha il tempo di dispiacersi dell'evento che la scoperta (oggettivamente drammatica) che la madre con cui non parla da anni ha prosciugato tutti i suoi conti e l'ha lasciata debitrice di cento mila dollari, portano la nostra eroina a dover cambiare tutti i suoi piani e tornare a casa.
A parte il fatto che di solito adoro questo processo che ci riconduce passo passo sul cammino della vita passata, l'arrivo in paese apre subito mille possibilità a livello di storia. La ragazza infatti si reca nel locale Mona's, che ricordava covo di spacciatori e drogati, che sembra invece aver subito un deciso miglioramento.
Al bancone del bar, un ragazzo alquanto appariscente, Jackson James, che tutti chiamano Jax, cerca subito di attaccare bottone con lei, trattandola come una ragazza seducente da invitare fuori. Calla è nel pallone, anche perché vive con l'ossessione dei "ragazzi fighi" che non la prenderebbero mai in considerazione.
Jax invece sembra davvero intenzionato ad uscire con lei, almeno fino a quando non scopre che lei è la figlia di Mona, scomparsa da settimane insieme al compagna del momento, dopo essersi cacciata in un milione di guai che coinvolgono un traffico di droga, un potente criminale della zona (un certo Isaiah) e una partita di cocaina dal valore di migliaia di dollari, che un tizio oscuro recupera a casa di Mona la sera stessa dell'arrivo di Calla.
La vita della ragazza, che dopo anni di traumi e di dolori, si era finalmente incanalata lungo la strada dello studio e del riscatto, sembra nuovamente precipitare verso il caos, mentre comincia a lavorare al Mona, cercando disperatamente sua madre e provando a salvarsi dalle mille minacce che le piovono da tutte le parti.
A fare da scudo tra lei ed il pericolo, c'è sempre Jax, intraprendente, determinato, cocciuto e romantico, pronto a tutto pur di aiutarla anche a superare i suoi traumi più profondi, come quelli legati ad un incendio che ha distrutto la sua famiglia e sconvolto la sua vita.
Questo romanzo, rispetto ai precedenti, è sicuramente più denso di thriller ed azione, con l'arrivo sulla scena di un ambiente malfamato che porta movimento e suspanse. Calla a volte mi innervosiva con le sue riflessioni superficiali sul mondo e sugli uomini, ossessionata dall'idea dei bei ragazzi, come se contasse solo l'involucro.
Ho apprezzato di più Jax, con la sua pazienza e la sua determinazione, come anche la folla di vari personaggi che ruotano intorno al Mona: il vecchio barista che ha cresciuto Calla, la spogliarellista Katie, allegra ed esagerata, l'artistica e graziosa barista Roxy con la sua storia misteriosa e passata con il poliziotto Reese (a cui sarà dedicato il prossimo romanzo), per finire con il fascinoso e silenzioso Nick.
È questo mondo al confine tra la società per bene ed i bassi fondi che in qualche modo cattura l'attenzione del lettore, ma anche la curiosità e la simpatia di Avery e Cam, di Teresa e Jase, che arriveranno a dare supporto alla loro nuova amica.
Romanzo interessante e scorrevole; non un capolavoro, ma sicuramente una lettura piacevole.
FRASI DEL ROMANZO
Una parte di me non era sorpresa dalla risposta. Avevo un bel viso. Avevo sempre avuto un bel viso, da quando ero alta come il tavolino del salotto e portavo ancora i pannolini. La mamma diceva sempre che il mio viso era molto simmetrico, che era perfetto. Da ragazzina sembravo una bambola di porcellana, e come tale venivo sfoggiata. E, crescendo, i miei lineamenti erano rimasti simmetrici: labbra carnose, zigomi alti, naso piccolo, occhi azzurri e capelli biondi... Ma le parole chiave in tutto ciò erano i verbi al passato, e non ero di certo una stupida.
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Leggeva? Santo cielo, i ragazzi che leggono sono come degli unicorni. Esistono solo nelle fiabe.
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Di giorno avevo meno paura dei drogati o degli spacciatori pazzi, e probabilmente sbagliavo, perché non erano vampiri. Era solo che di notte ogni cosa faceva più paura.
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