La rosa selvatica di Jennifer Donnelly - Citazioni
LA ROSA SELVATICA
«Perché sei rientrata nella mia vita, Willa? L’hai rovinata. Hai rovinato me. Sei la cosa migliore che mi sia mai capitata, e la peggiore»
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A volte la morte è semplicemente ciò che sembra: triste e infelice. Nient’altro.
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Strano, pensò, come siano sempre le migliori intenzioni, non le peggiori, a scavare la fossa alla gente.
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Max non dubitava che prima o poi sarebbe rispuntata in un posto identico a lei: bellissimo, desolato e selvaggio.
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Era anche felice di non avere niente e nessuno da amare.Il mondo stava per cambiare. Improvvisamente, violentemente, per sempre. E non c’era posto per l’amore.
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«Io sono più forte del tenente Stevens, Charlie» gli disse. «Più forte di qualsiasi dannata bomba. Più forte di tutti i fantasmi che ti ossessionano. Ti ho dato la vita e la guerra te l’ha tolta, ma io te la restituirò.(Fiona al figlio Charlie)
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. Sentì la voce di Auda riecheggiarle nelle orecchie. «Non soffermarti sulla tua stanchezza, la tua forza sarà proporzionata alla misura del tuo desiderio»
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Le stelle erano sempre lì per lei, quando si perdeva. La stella polare le indicò la direzione e si rimise in marcia.
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«Devi essere stata molto infelice per riuscire a riconoscere così bene l’infelicità degli altri.
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Ti amo, Willa. Che sia un bene o un male, ti amo. L’ho sempre fatto e sempre lo farò. Non osare mai togliermi questo amore.
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Sacrifichiamo i tanti per il singolo o il singolo per i tanti? È una domanda a cui non darò mai risposta, capitano Finnegan, e che mi tormenterà in eterno.
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Non essere sciocca, Willa. Afferra qualsiasi amore riesci a trovare in questo triste mondo. È già abbastanza raro. Afferralo con entrambe le mani. Per te stessa. Per Seamie. Per il bambino.
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Anni prima, lì in Africa, lei e Seamie si erano fatti a pezzi. E poi, nel 1914, era stato il mondo a farsi a pezzi. Adesso loro due e il mondo si sarebbero ricostruiti. Lentamente, con sofferenza, rimpianto e speranza, avrebbero trovato il modo di andare avanti
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