Nihan e Kemal si sono nascosti al mondo intero, in un bungalow tra i boschi interni della Turchia. Emir è prigioniero degli uffici della sua azienda dove sono incorso accertamenti minuziosi, ma Tufan il traditore, il doppiogiochista alleato (e forse innamorato) di Asu scopre le tracce che portano alla misteriosa nave in partenza il 15 del mese e dopo aver passato l'informazione alla donna, decide, contro quello che lei gli ordina, di dare la notizia al suo capo, forse per liberarsi per sempre di Kemal, uomo amato da troppe donne.
E nel frattempo però viviamo la quotidianità dei due poveri innamorati, che si concedono l'illusione di sperare in un futuro fatto di piccole cose, di una passeggiata in bicicletta e di un barbecue sul balcone. Nihan sembra felice, ma basta un piccolo rumore, qualcosa di insolito a turbare la sua serenità. Inoltre Ozan è troppo fragile per mantenersi fermo nella sua decisione di confessare il crimine.
Il ragazzo è nel rifugio con Zeynep, altra figura decisamente ambigua. Pur desiderando che il fratello e Nihan si allontanino per sempre dalla Turchia, si ha la netta sensazione che sia dovuto più al desiderio di sbarazzarsi del marito, che finirebbe in carcere per un tempo ragionevole, e di Nihan, donna amata di Emir, che di vero interesse per il futuro del suo bambino.
In merito a quest'ultimo, quello che credeva solo uno stratagemma per ricattare e ammorbidire la suocera si rivela reale. Aspetta davvero un figlio, ma il dubbio che la tormenta è... di Ozan o di Emir? E qui la sua fedeltà al fratello riprende a tentennare come un pendolo, rischiando di mandare alla malora la fragile felicità che la coppia di amanti sventurati si sta cercando di conquistare.
Riusciranno i nostri eroi a resistere? Emir e Tufan stanno arrivando, ma sarà davvero dove loro si sono rifugiati? Non ci resta che attendere!
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