sabato 20 luglio 2024

ENDLESS LOVE: Un doloroso addio (131-133)


 Qualcuno mi sa spiegare perché se finalmente, in una serie, possiamo avere un eroe positivo intelligente e capace di fronteggiare il nemico (di solito diabolico), dobbiamo avere un'eroina debole e incapace di lottare con le unghie e con i denti per quello in cui crede? Eh lo so, adesso mi direte che Nihan è una donna moderna, decisa e che la sua unica colpa è amare troppo la famiglia che decisamente non la merita. Tutto vero, ma la colpa più grande è quella di non fidarsi di Kemal, un uomo che le ha dato prove infinite del suo amore e della sua determinazione.


 

Ai fini della trama sono consapevole che la logica c'è. L'ultimo giorno passato insieme dai due innamorati è stato decisamente un supplizio agrodolce, perché Nihan aveva deciso ancora una volta di non fidarsi di Kemal e di voler salvare il mondo intero sacrificando se stessa, senza confidarsi con la persona che ha accanto, pronto davvero a rinunciare a tutto pur di salvarla.


 

L'ultima notte passata insieme è anche quella in cui, finalmente, la nostra eroina riesce a spingere il nostro virtuoso eroe oltre il limite. Kemal cede al fascino di Nihan e all'amore che sente per lei, ma al suo risveglio il posto accanto a lui è vuoto e un freddo biglietto gli fa solo capire che la donna della sua vita è fuggita per ritornare dal suo carceriere.


 

La verità non può essere questa e Kemal, che non è uno stupido, non le crede. La raggiunge in macchina nel cuore della notte; i due litigano, ritornano indietro, si perdono di nuovo ed Emir, in attesa che la moglie lo raggiunga, vedendo il suo ritardo manda uno dei suoi sicari ad aggredire Leyla. La foto della donna ferita viene poi spedita sul cellulare di Nihan solo per ricordarle che il suo torturatore è pronto a colpire ancora.


 

Nihan non si confida con Kemal un'altra volta. Gli dice addio per sempre e lui, che è un signore, l'accompagna anche alla porta della sua casa dove l'aspetta suo marito, ma la mente del nostro eroe è in fermento e non può arrendersi a quello che vede. È convinto che Emir li abbia rintracciati in qualche modo e che abbia ricattato Nihan. Tutto assolutamente vero, ma il rumore del suo cuore spezzato in mille pezzi rimbomba nella mente di tutte noi telespettatrici e questa cosa, Nihan, non possiamo perdonarla troppo facilmente.


 

Ed eccoci precipitare nuovamente nell'inferno di Nihan, in quella prigione dove, lei sostiene, ormai si è abituata, pur chiudendosi a chiunque: fratelli infami, madre egoista che non vede oltre il suo naso e le sue esigenze, padre debole che sempre l'asseconda. 


 

E Kemal? Cuore indomito, deciso a salvare la sua dolce metà anche a costo della vita e della felicità, ma ormai oltraggiato, sfiduciato e abbandonato. Ahi Kemal! Meriteresti una donna coraggiosa, e questo lo sa anche Nihan, qualcuno che ponga, per la prima volta, te, davanti a tutti gli altri. E non ditemi che Nihan è tornata da Emir perché aveva paura che uccidesse Kemal! Non è così. Lei è tornata perché non si è fidata, perché, come sempre, ha voluto salvare lei tutti gli altri e non ha saputo accettare l'aiuto e l'amore di un uomo come Kemal. Se Asu non fosse la strega che sospetto, tiferei per lei, ma questo mondo da fiction sembra essere troppo piccolo e povero per un eroe come te! Che qualcuno lo salvi!

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