Quanto potevano Miran e Reyyan rimanere separati in una storia come questa, dove l'amore è la forza potente che smuove le montagne? Me lo chiedevo mentre osservavo la tristezza di Reyyan al tavolo per la cena per le nozze di Azat ed Elif, quel posto vuoto che pesava enormemente. Certo poi tutto, come al solito, è finito quasi in tragedia, con una sposa in fuga, il marito alla ricerca e la famiglia che precipita al palazzo Aslanbey per salvare Elif dalle grinfie di Azize che, pur amandola, non riesce proprio a lasciare che l'amore porti luce nel suo cuore oscuro.
Elif è sconvolta. Personaggio decisamente interessante, ma fragile nel vortice di odio in cui è cresciuta e incapace di elaborare le tragedie, dopo quella terribile della perdita dei suoi genitori. Così, pur avendo seguito la nonna che aveva minacciato Azat, preferisce salire sulla balconata dell'eterno palazzo Aslanbey e buttarsi di sotto pur di non continuare a respirare l'odio funesto che divide le due famiglie. Provano a dissuaderla Miran, Reyyan e Azat e sarà proprio quest'ultimo a salvarla dal salto, promettendole un tentativo sincero per una vita felice. E Miran, che pur essendo stato alimentato di odio, non è impenetrabile all'amore, punterà un'arma contro i suoi pur di permettere ad Azat di portare via Elif da quella casa che la sta uccidendo.
Ma intanto gli sguardi di Reyyan, feriti, parlano e quando a casa suo padre Hazar la vede abbattuta e senza speranza, il patto stipulato con Miran dura poco. Non vuole che sua figlia sia triste, preferisce raccontarle tutto, ma soprattutto chiama Miran dicendogli che Reyyan sta male e poco secondi dopo eccolo arrivare alla loro porta per portarla via. E tutta la sua ansia, il suo amore e la paura di perderla emergono poi nella scena dell'hotel, dove una febbre improvvisa della ragazza (perdonatemi ma credo frutto anche di un tempo dove non smette di piovere!!!), lo indurrà a passare una notte in veglia accanto alla moglie.
Se i nostri cuori teneri di spettatori esultano per il ritorno, tutto il mondo intorno a loro è in subbuglio. C'è il nuovo consiglio di amministrazione per la morte di un membro che porta alla nuova nomina del presidente. Dovrebbe essere rieletta Azize, in base ai voti, ma all'ultimo minuto arriva Gonul, decisa a giocare le sue carte. Rivendica di sapere chi sia suo fratello, per votare. Se la combattono lei e Azat. Azize le dice che suo fratello è Firat, ma lo sarà davvero?
Gonul esulta, ma quando poi deve votare si vendica delle sofferenze subite per colpa della nonna appoggiando la nomina di Azat, che diventa nuovo presidente, smacco durissimo per la famiglia, ma in questa fase sono propensa a vedere Gonul in una luce diversa. Quando si allontana da Miran, che è palesemente innamorato della moglie, e cerca di lottare per quello in cui crede, recupera punti. Così la sua conversazione sulla terrazza dell'hotel, con Azat, mi ha quasi intenerito nei suoi confronti. Le auguro di trovare un giusto equilibrio, anche se ho i miei dubbi sul fatto che Firat sia suo fratello.
Intanto arriva il primo San Valentino e nella mia mente mi chiedevo come fosse possibile che in un mondo di cultura orientale e di religione mussulmana si festeggiasse una tale ricorrenza, che, per ignoranza mia, avevo sempre associato a una festa chissà perché della religione cattolica. Mi piace imparare e ne prendo atto.
Comunque, poco prima di realizzare che siamo davanti alla festa degli innamorati, Miran ci regala un'altra scena da incorniciare, con uno dei suoi raptus di gelosia questa volta nei confronti dell'ambiguo Harun. Questi ha regalato una rosa rossa a ogni donna dell'hotel, ma quando Miran lo vede nell'orbita di Reyyan non capisce più nulla e attacca il futuro marito di Yaren come un toro che vede il drappo rosso.
La moglie, esasperata, cerca di farlo ragionare e per fortuna lui, preso dalla sorpresa che le ha preparato, presto lo dimentica. Regala a Reyyan una di quelle esperienze per le quali lo amiamo e gli perdoniamo tutti i suoi turbamenti mentali (che sono davvero tanti!). Reyyan non aveva mai visto il mare e lui la porta a Istanbul per regalarle una serata speciale, romanticissima, con tanto di scena divertente e sensuale nella stanza d'albergo, dove lui le fa credere di aver portato solo una valigia piena di baby-doll. Non è così, anche perché la cena, anche se praticamente solo per loro, ha anche un pubblico maschile, i musicisti, e dubito che, data la sua gelosia, avrebbe tollerato. Anche se il vestito rosso che le ha comprato rende chiare le sue intenzioni.
Sembra la serata perfetta, il primo San Valentino che trascorrono insieme, con dichiarazione di amore di lui, desiderio di famiglia, e regalo di lei, dei gemelli con le sue iniziali. Anche Miran ha comprato un regalo, dimenticato però nella camera, lo stesso posto dove un uomo, armato, sta girando con aria circospetta. Anche in un momento così ci viene ricordato che questa è una storia d'amore, ma nata dalla vendetta, e i nemici sono tanti e in agguato!
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