Reyyan è ferita e delusa dai due uomini che più ha amato nella vita. Arrivata a questo punto della storia, soffocata dal dolore, desidera troncare tutti i rapporti con le persone che la circondano, essere finalmente se stessa, lontano da loro. Cerca di far capire ad entrambi di non voler più avere a che fare con loro, ma sembra che i due parlino due lingue diverse e appena la rintracciano corrono da lei, divisi tra preoccupazione e il bisogno di essere perdonati. Come può Reyyan trovare la sua strada autonoma in questa situazione? La giovane decide di andare via e i suoi passi la portano alla stazione.
Nel frattempo Miran e Hazar corrono da Azize, convinti che la donna possa averle fatto qualcosa. In realtà aveva intercettato Gul e per mettere pressione al secondo, l'aveva portata da lei, per poi restituirla. Nel frattempo anche Firat è alle prese con un senso di disinnamoramento nei confronti della donna che ha sempre considerato una sorta di nonna. Gonul, infatti, gli ha rivelato le ultime bugie: di come le avesse fatto credere che era adottato e che si trattava di suoi fratello. Disgustato, il giovane va da lei per rivendicare alla madre l'abbandono, ma scoprirà, proprio grazie alla presenza di Miran, che è stato proprio lui a chiederle di rimanere accanto a lei per spiarla.
Intanto però Firat, sentendosi in colpa anche nei confronti di Reyyan, si unisce alla ricerca ed è proprio lui a rintracciarla alla stazione, dove lei non ha avuto il coraggio di salire su un treno che potesse portarla lontano. Firat le parla e Reyyan gli chiede di accompagnarla nell'unico posto che le interessa davvero, da Azize, a cui chiede se era consapevole del fatto che non fosse la figlia di Hazar quando l'ha coinvolta nella sua vendetta. La donna l'ammette ferendola ancora di più.
Mentre Miran e Hazar continuano la loro ricerca, Firat decide di avvisare la vecchia Sukran, nella speranza che quest'ultima possa dare a Reyyan il silenzio e la solitudine necessaria per curare le sue ferite. La donna l'accompagna a casa, dandole la stanza di Dilsah, i suoi vestiti e le sue cose, dicendole che si prenderà cura di lei. Peccato che Firat, consapevole della preoccupazione di Hazar, lo abbia informato di dove si trova la ragazza.
Entrambi arrivano come al solito nel tentativo di parlarle, ma Reyyan prega il padre di lasciarla da sola, di non voler parlare, di voler vivere il suo dolore in solitudine, senza doversi preoccupare della loro sofferenza, come ha sempre fatto, anteponendo loro ai suoi bisogni.
Hazar capisce e anche se addolorato, decide di andare via. A resistere è sempre Miran, che non vuole andare via, teme il momento in cui lei capirà di poter andare avanti da sola, senza di lui, perché il suo senso di inadeguatezza e la sua insicurezza lo rendono consapevole che è lui ad avere bisogno di lei.
Reyyan prova ancora a mandarlo via. Ci riesce per un paio d'ore, dopo di che Miran si ripresenta a casa della madre, portando Mavi, il cavallo purosangue sul quale stava cavalcando il giorno del loro primo incontro. Adesso le propone una cavalcata e lei sembra ritrovare la voglia di vivere, lottare, anche se poi chiede a Miran di lasciarle del tempo, solitudine per poter capire cosa fare e come superare il dolore.
Lui tentenna, ma alla fine, dopo mille conversazioni decide di fare quello che gli ha chiesto, anche se poi andrà da Sukran per parlare con lei, chiedendole perdono per il male fatto e pregandola di accoglierlo tra le sue braccia. Il tempo di maturare questo nuovo riavvicinamento che a casa Sadoglu arriva Mavi da solo, mentre Hazar sta litigando con suo fratello che ha riaccolto a casa Yaren.
Il cavallo solitario è un segnale di allarme e Hazar chiama subito Miran per informarlo che Reyyan potrebbe essere in pericolo. A salvare la ragazza, svenuta sulla riva del lago, è un misterioso personaggio vestito di nero che non ci viene svelato. Che sia il nemico tanto temuto da Azize? Finalmente sarà rivelato? Ormai manca solo una puntata al finale di stagione.
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