lunedì 10 febbraio 2014

IL BACIO DI MEZZANOTTE di Lara Adrian ( LA STIRPE Vol. I)







Avevo finito da poco l'ultimo volume de la saga della Ward, quello dedicato a Blay e Qhuinn, ed in attesa dell'uscita in America del 12 volume, cercavo qualcosa che non mi allontanasse troppo dal genere. Sbirciando nei vari forum, leggendo commenti vari, ho scoperto questa saga per caso. I pareri erano discordanti, anche se quasi tutti, nella fase iniziale, finivano per trovare come demerito principale dell'autrice quello di aver "copiato senza ritegno" la saga della Ward. Non mi lascio mai sviare da commenti simili e do sempre una possibilità a chi partendo da un qualcosa che può ammirare ed amare alla follia finisce per creare qualcosa di originale e solo suo.

Il passaggio dalla Ward alla Adrian è stato strano perché dopo 11 volumi ero ormai entrata nella liturgia, nelle tradizioni e nelle usanze dei fratelli, e quindi avevo quasi la sensazione, mentre Lucan Thorne, protagonista de Il BACIO DI MEZZANOTTE, si aggirava nelle strade cittadine di Boston, alla caccia dei suoi nemici, che sbucassero all'improvviso Rhage, V, Butch, Z e tutti gli altri, inviati da Wrath per salvare la situazione e quando nella scena iniziale gli occhi di Gabrielle Maxwell, che si trova in un locale alla moda insieme ai suoi amici, intercettano la presenza di un fascinoso uomo con occhiali da sole che sembra la stia scrutando, il mio cuore ha gridato: "E' il RE!!!!!!!".

Sarebbe impossibile negare le somiglianze ed il fatto che il libro della Ward abbia ispirato profondamente la Adrian per iniziare questa sua storia. Parliamo di fratelli, che fanno parte di un Ordine, di guerrieri, di un centro in cui vivono tutti insieme con le loro compagne. C'è una guerra in corso che si combatte senza che gli uomani se ne rendano conto. Ma al di là delle innegabili similitudini, sono gli elementi nuovi che mi interessano, perché partendo da qualcosa di noto ci spostiamo in un orizzonte sconosciuto.

I vampiri della Adrian non si smaterializzano, non si possono nutrire delle proprie compagne vampire (non esistono infatti creature di questo tipo in quanto sono solo maschi), ma di umane con un particolare DNA che ne fa Compagne della Stirpe. La loro origine è aliena: sono creature feroci di un altro pianeta, giunte sulla terra per conquistarla, ma che si sono estinti, lasciando tracce della loro natura in ibridi nati dall'incrocio con delle donne in carne ed ossa. Il desiderio di Sangue, tipico di tutto questo mondo letterario, e che nella Ward era assolutamente moderato in quanto il sangue umano non esercitava nessuna attrazione, nel romanzo della Adrian finisce per tornare prepotente e centrale. L'istinto di nutrirsi in queste creature che si trovano sempre in bilico tra civiltà e mondo selvaggio è forte come non mai ed un sottile confine divide i guerrieri dell'Ordine della Stirpe da quelli che sono i loro nemici, ovvero i Ribelli, creature come loro che si sono lasciate conquistare dalla Brama di Sangue. Basta poco per cedere, per passare dal semplice soddisfacimento di un bisogno a cui non si possono sottrarre (come farebbe la famiglia Cullen di twilightiana memoria), ma allo stesso tempo non possono lasciarsi dominare, perché bastano poche gocce in più per varcare il confine e trasformarsi in creature disgustose e animalesche. E' questo il vero nodo, la vera lotta dei vampiri della Adrian, che portano dentro di sé la consapevolezza di poter diventare nemici.

Il romanzo è molto più breve dei volumi della Ward, anche perché non ci sono storie secondarie. Il protagonista di IL BACIO DI MEZZANOTTE è Lucan Thorne, un antichissimo vampiro di quasi novecento anni, che appartiene alla GEN UNO, ovvero alla prima generazione ed è per questo una sorta di capo nel gruppo di guerrieri che vivono in una villa enorme e super tecnologica. E' vissuto senza una compagna, o un amore tutto suo, per secoli e secoli, interessato solo alla lotta. La sua è una reazione in qualche modo legata alla perdita della sua famiglia: un padre terribile che vinto dalla Brama di Sangue ha ucciso sua moglie ed è stato a sua volta eliminato dallo stesso Lucan. Questi ha perso anche i suoi due fratelli, uno ucciso e l'altro apparentemente suicidatosi. Scopriremo che non è così nel corso del romanzo.

Quando Lucan incrocia il cammino di Gabrielle Maxwell, quest'ultima ignora qualsiasi cosa di questo mondo sconosciuto e pericoloso, anche se sul suo collo, senza che lei lo sappia, è inciso il marchio delle Compagne della Stirpe. Lucan è attratto da Gabrielle, ma quando scopre che potrebbe legarsi a lei in modo assoluto, cerca di tenerla a distanza, anche se i pericoli e un talento particolare di Gabrielle nel vedere cose che altri non notano finiscono per intrecciare il loro cammino continuamente, fino a quando Lucan si rende conto che respingerla non li aiuterà e che lei è ormai parte della sua vita.

Il romanzo presenta non solo la storia d'amore tra i due, ma anche una certa azione, con la presentazione dei due schieramenti contrapposti. Entriamo nel complesso, dove vivono Dante, Rio, Gideon, Nikolai, Conlan ed il problematico Tegan. Lucan è il capo di riferimento, anche se sembra che tra lui e Tegan non corra buon sangue per qualche terribile storia del passato. Con gli uomini ci sono anche alcune compagne, la bellissima e gentile Savannah, compagna di lunga data di Gideon, Danika, compagna e poi vedova di Conlan, ed Eva, la passionale compagna di Rio, che poi tradirà la stirpe e quindi sarà ripudiata dal guerriero. Ognuno di loro sembra avere un ruolo e delle capacità e in questo primo libro, si fanno notare Dante, con la sua aria scanzonata, Gideon con la sua abilità ed il suo pragmatismo, Tegan, per la sua anima oscura. Gabrielle conosce tutti loro, anche se la sua abilità nel trovare i covi dei Ribelli, finisce per attirare l'attenzione del capo dei Ribelli, una vecchia conoscenza di Lucan.

Il romanzo nel complesso sembra interessante, malgrado i chiarissimi richiami alla Ward e al suo mondo vampiresco. Certo il romanzo è più snello e più ripulito, nel senso che le sue creature sono a metà tra il selvaggio predominio degli istinti ed una certa aristocrazia. Non l'ho trovato malvagio e nel complesso mi è piaciuta anche la coppia di Gabrielle e Lucan. Sono curiosa di vedere come proseguirà. Gli dò un voto di fiducia.

VOTO: 7

FRATI TRATTE DAL ROMANZO

Il suo sguardo era stato attirato lontano dalla sua preda da un paio di occhi pieni di emozione e uno spirito che pareva sperduto quasi quanto il suo.

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"Non ti piace il mio lavoro" azzardò lei.
Lui scosse lievemente la testa scura. "Lo trovo affascinante."
A quel punto Gabrielle si incuriosì. "In che senso?"
"Trovi la bellezza nei posti più improbabili".

***

Gelsomino, pensò lui, arricciando le labbra all'indietro in un sorriso di beffardo apprezzamento. Un fiore esotico che apre i suoi petali fragranti solo alle lusinghe della notte.

***

"Mi rammarico che tu abbia dovuto vederlo, ma non posso scusarmi. E non lo farò. Ucciderei chiunque avesse intenzione di farti del male, umano o altrimenti."
"Il che ti rende pericolosamente iperprotettivo, oppure semplicemente fuori di testa."

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"Non sono un emissario della mia razza. Sono un guerriero. E a volte un boia. Il mio mestiere è la morte, Gabirelle, e non sono abituato ad accampare scuse nei confronti di nessuno per le mie azioni."

***

«Non mi fermerò mai. È questa la mia ragione di vita: dispensare morte.»

***

«Hai trovato il tuo destino, Gabrielle. Proprio come ti avevo promesso. Ma non ti ho mai detto che sarebbe stato assieme a me.» 

***

COPERTINE DAL MONDO



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domenica 9 febbraio 2014

TOTAL ECLIPSE OF THE HEART (St. 5 Ep. 13)


La tredicesima puntata della 5 stagione di THE VAMPIRE DIARIES ci presenta una situazione alquanto nota che dona una sorta di deja vu, in quanto Damon, abbandonato da Elena, si è lasciato andare al suo lato oscuro ritornando ad uccidere, spinto da Enzo. E' in qualche modo il vecchio Damon delle prime stagioni, quello ubriaco, malvagio, ma allo stesso tempo dalla battuta pronta, disinteressato a tutti e guidato dal suo istinto omicida. Ovviamente è un tentativo di smaltire il dolore per la perdita della donna amata, ma onestamente come ho già detto, mi è sembrata una trovata alquanto ingenua, ed una sorta di passo indietro.

Damon rapisce Jeremy (nuovamente e non so più quante volte il fratellino di Elena sia stato lo strumento per ricattare la sorella, Bonnie o qualche altro personaggio) e lo affida alle torture di Enzo per convincere Bonnie a trovare il dottor Wes e vendicarsi di lui. A dare smalto alla storia ci pensa Katherine, che mi sembra assolutamente l'unica anima divertente e scanzonata in questa storia che sta diventando sempre più noiosa. Ormai entrata letteralmente nella pelle di Elena, inizia la puntata scrivendo su un nuovo diario "Amo la mia vita!" Kat infatti adora se stessa più di chiunque altro. Sentendosi libera per la prima volta, è decisa a godersi la sua esistenza, a cancellare Damon e a riconquistare Stefan. Né Caroline né Bonnie sembrano rendersi conto che la loro amica è alquanto diversa, e questo la dice lunga sulla loro amicizia. Praticamente si conoscono dai tempi dell'asilo, ma Katherine, con l'aiuto della figlia Nadia (che utilizza un inconsapevole Matt), riesce comunque a non farsi scoprire.

Caroline è decisa a dimenticare sia Tyler che Klaus e quando è in questa fase a Mystic Falls c'è sembre una festa dove andare. Mi chiedo se si cia un episodio senza un evento mondano! L'occasione è il Ballo dei Cuori infranti, dove portare una foto di un ex per poterla macinare e magari fare nuovi incontri. Katherine spera di coglie l'occasione per incontrare Stefan e quando questi lo chiama per dirle che ci sono dei problemi, lei lo invita al ballo. Quì si recano anche Bonnie e Damon, con l'intenzione di trovare una strega che possa fare l'incantesimo per localizzare Wes. Mentre Katherine cerca di tastare il terreno con Stefan, Caroline sembra preoccupata per l'amica, come se temesse che lei voglia buttarsi tra le braccia del fascinoso Salvatore senza considerare i suoi sentimenti per Damon. Katherine invece, spiando la complicità tra la bionda vampira e Stefan, teme che tra i due possa esserci qualcosa di più dell'amicizia, come sperano tutti i fans di questa coppia.

In realtà Stefan non vuole raccontare alla presunta Elena dell'ennesimo sequestro di Jeremy, perché teme che la giovane Gilbert, scoprendolo, possa allontanare definitivamente Damon e quindi uccidere ogni speranza di recuperarlo. E qui arriva una delle scene più divertenti dell'episodio, perché mentre tutti, sopresi da Elena a parlare del rapimento di Jeremy, la guardano con aria contrita, Katherine interpreta perfettamente il suo ruolo di sorella addolorata, per poi rivelare ai telespettatori (in un semplice cambio di inquadratura) di non importarsene minimamente dell'odioso Gilbert, che già una volta ha ucciso. Nella monotonia assoluta di questo episodio, che non regala nessuna emozione sincera, e nessuna originalità di scrittura, Katherine è l'unico guizzo di strana e malvagia simpatia, con il suo egocentrismo, con il suo strano amore per Stefan, ed il suo dover interpretare un ruolo che davvero non le piace. Divertente anche il modo in cui salva Jeremy con la respirazione artificiale. Sembra quasi che sia lei a stare male!

Intanto le cose si complicano per Damon, che insieme ad Enzo si è intrufolato nel laboratorio del dottor Wes ed è stato inniettato di una siringa che lo porta a nutrirsi degli altri vampiri, mentre Matt sembra essersi reso conto della verità, ovvero che Katherine non è morta e che è ospite nel corpo di Elena. Mi chiedo se riuscirà a dirlo agli altri o se Nadia cancellerà i suoi ricordi.


VOTO: 5 - 1/2

FRASI TRATTE DALLA PUNTATA

"Caro Diario, amo la mia vita, lo dico sul serio. Essere diventata Elena Gilbert è la cosa migliore che mi sia capitata. Finalmente ho tutto quello che ho sempre voluto.  Sono giovane, in salute, spettacolare. Tutti mi amano. .. Ma la cosa migliore? Sono di nuovo un vampiro. Così riposa in pace, Elena. Grazie per avermi dato la tua vita perfetta. Ed ora che ho corretto l'unica peggiore decisione che tu abbia preso - ovvero innamorarti di Damon Salvatore - riconquisterò l'unica cosa che ho sempre voluto.
"Katherine

***

"Mi capita che mi piaccia il vecchiosadico Damon, Stefan. Infatti mi manca quel ragazzo; quel ragazzo era stupido abbastanza da provare a cambiare se stesso per conquistare una ragazza. Trovati un altro hobby, fratello. Non sono dell'umore giusto per essere salvato." Damon a Stefan.

***

"Sono l'unica persona non infelice in questo ballo di infelici!" Katherine

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"Ho visto il peggio di Damon, Caroline, e in realtà credo che a lui piaccia il modo in cui lo faccia sentire. Come se più dolore riesca a causare, più ragioni ha la gente di odiarlo. Vuole confermare le aspettative peggiori che gli altri hanno su di lui." Stefan a Caroline

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IMMAGINI DELL'EPISODIO











venerdì 7 febbraio 2014

IL CERCHIO DEGLI AMANTI (Lover At Last) VOL XI di JR Ward



Dopo tante attese, alla fine è arrivato anche il momento di Qhuinn e Blay, nell'undicesimo volume della famosa saga LA CONFRATERNITA DEL PUGNALE NERO. In italiano si è deciso di pubblicare il romanzo con il titolo IL CERCHIO DEGLI AMANTI, con una copertina alquanto dubbia di una coppia formata da un uomo ed una donna, ma gli appassionati di quest'avvincente serie letteraria non si lasciano ingannare neanche per un secondo e sanno perfettamento che gli amanti del titolo sono i nostri due intensi guerrieri.

Ho sentimenti contrastanti per quanto riguarda questo volume, perché ho amato ogni singolo momento di Qhuinn e Blay, ma mi hanno irritato le altre storie che come al solito si alternano alle vicende della coppia protagonista. Non che Assail e Sola siano poco interessanti, o Trez e Selena non abbiano grandi possibilità di conquistare la loro scena, ma quel continuo allontanarmi da Qhuinn e Blay lo trovavo davvero frustrante e nel complesso ha finito per disperdere ed annacquare l'emozione che invece la loro storia mi ha regalato.

Qhuinn è uno dei personaggi che più amo, forse insieme a John (anche se in questo caso la coppia con Xhex mi ha abbastanza deluso), a Vishous e a Rhage. Si è conquistato il mio cuore fin da quando la sua amicizia con John lo ha portato a compromettere ancora ulteriormente i suoi rapporti con la famiglia di origine e con la Glymera. Esiliato e salvato da Blay, accolto nella grande famiglia della Confraternita, Qhuinn conquista un po' tutti con il suo valore ed il suo coraggio in battaglia, al punto che, decisi a cambiare le leggi, Wrath ne fa un Fratello a tutti gli effetti, dandogli quella vera famiglia che non ha mai avuto.

Se da un punto di vista "professionale" il destino di Qhuinn sembra brillare di luce accecante, la sua vita personale sembra essere precipitata in un baratro, per quella sua lotta continua contro quello che prova e che ne farebbe una persona diversa agli occhi del mondo. Il suo amore per Blay è uno di quelli romantici e appassionati, come pochi, ammettiamolo pure. Blay è la persona sempre presente nella sua vita, fin da ragazzo, l'amico fedele, la spalla su cui appoggiarsi, il conforto ed il calore, quando tutto intorno è gelo e disprezzo. Eppure la sua natura tormentata ha fatto si che durante il corso dei romanzi, Qhuinn abbia spezzato il cuore di Blay non una, ma molte volte, inducendolo ad allontanarsi da lui sempre di più. Blay ha una relazione con Saxon, il cugino di Qhuinn, che contrariamente ai timori di quest'ultimo finisce per innamorarsi sinceramente di Blay. E come non si può amarlo? Blay è forza e grazia allo stesso tempo, calore umano e sicurezza. Eppure Saxon si rende conto che nel cuore di Blay non c'è posto per nessun altro che Qhuinn e quindi decide di troncare la relazione. Blay però ha ancora bisogno di qualcuno o qualcosa che lo protegga da Qhuinn e dal dolore che potrebbe causargli anche solo ricadere nell'illusione di essere amato da lui. Così mantiene segreta la rottura, incrementando inconsapevolmente la gelosia di Qhuinn  e le sue insicurezze sentimentali.

Il rapporto con Layla continua su un piano di sincera amicizia, ma né il guerriero né l'Eletta sembrano provare sentimenti di amore appassionato. Lei continua segretamente a coltivare l'illusione di un solo incontro con un amore assolutamente proibito, in quanto Xcor compare ancora nel romanzo tutto preso a tramare contro la dinastia, ma il legame che magicamente li unisce non sembra spezzarsi neanche adesso, regalandoci un unico nuovo incontro in cui i due finalmente si parlano, pur consapevoli di essere nemici su fronti opposti. Trovo Xcor tenero quando si relaziona con lei, perché la considera assolutamente al di sopra di lui, di una purezza e di una bellezza che a lui saranno sempre preclusi. Non sopporto invece tutta la parte in cui progetta e trama per annientare Wrath ed i fratelli, anche se a quanto pare, i Lessers non sembravano più una minaccia così terribile dopo l'uccisione di Lash.

Qhuinn è al fianco di Layla anche durante il quasi aborto che lo sta per privare dell'illusione di paternità, ma sarà ancora una volta Blay ad andare in suo aiuto, chiedendo l'intervento curativo di Payne, che riaccenderà tutte le speranze di Layla e Qhuinn.  Blay è una presenza benevola nella vita di quest'ultimo, riesce ad irradiare luce anche quando cerca di mantenersi a distanza per proteggersi. Qhuinn deve combattere i suoi mostri e vincerli, accettare se stesso e la sua natura per poter alla fine amare liberamente Blay.

Ho adorato tutto il percorso interiore di Qhuinn, il modo in cui cerca Blay, ma teme quasi di non essere più degno del suo amore, anche se poi, nel suo nascondere al mondo quello che prova, ho solidarizzato con Blay e con il dolore sincero che prova nella scena della clinica. Alla fine, come al solito, è Blay che va da Qhuinn, per ascoltare il suo dolore e di fronte alla sua sincera confessione, sarà come sempre lì pronto, con le braccia aperte per Qhuinn. Se dovessi limitarmi solo alla loro storia, devo dire che il romanzo si meriterebbe un bel 9, collocandosi tra i miei preferiti, ovvero tra QUASI TENEBRA e POSSESSO, ma come dicevo prima, la presenza continua di troppi filoni disperde le emozioni. Inoltre avrei apprezzato, per una questione di puro gusto personale, che fosse Qhuinn, una volta tanto, a correrre in soccorso di Blay. Ma questo nulla toglie alla bellezza della loro storia.

Da una parte ci troviamo Xcor e la sua Banda di Bastardi che tramano nell'ombra per poter spodestare Wrath. In questo filone collocherei anche Layla, almeno nei pensieri di lui, anche perché poi ci sono le vicende dell'Eletta che in qualche modo riguardano anche Qhuinn e Beth, che sogna di poter dare un erede al nostro Re. A questo nucleo narrativo, si aggiunge anche Assail, il vampiro spacciatore ed aristocratico che in qualche modo viene a coprire il ruolo un tempo occupato dal Reverendo, ora troppo preso tra le dinamiche dei Symphath, di cui adesso è Re, e le vicende de La Confraternita. Assail sembra ossessionato da quella che lui chiama "la sua piccola ladruncola", ovvero Marisol, una donna dinamica e misteriosa che ha come lavoro quello della cacciatrice di taglie e che per circostanze varie finisce per incrociare il cammino di Assail. Anche se praticamente umana, lontana dal suo mondo e dalla sua realtà, Assail prova per lei un'attrazione ed un interesse fatali che lo inducono ad inseguirla e a giocare con lei come il gatto con il topo. E' una delle storie che resta in sospeso, con il rapimento finale della donna ed Assail deciso a cercarla.

Dall'altro lato abbiamo Trez, l'Ombra, il fratello del silenzioso iAm. I collaboratori di Rhevenge, adesso lavorano alla Iron Mask, insieme con Xhex. Li conosciamo da diversi romanzi e hanno combattuto già in passato con i Fratelli. Adesso entriamo più approfonditamente nel loro mondo e scopriamo che Trez, apparentemente incapace di rinunciare al sesso (umane o vampire non fa differenza), in realtà è un uomo in fuga, braccato dal suo signore, in quanto promesso sposo, dalla nascita, alla figlia delle Regina, che lui non ha mai visto. Anche se lei potrebbe essere la donna dei suoi desideri (non la vediamo né conosciamo), è l'idea dell'obbligo che lo rende inquiesto. Inoltre il suo incontro con Selena, un'altra delle Elette che ruotano intorno alla sfera dei fratelli, finisce per farci capire che una probabile coppia possa essere rappresentata dai due. Lui sembra profondamente colpito e turbato, al punto da sentirsi indegno di lei, mentre il pensiero di Selena resta al momento un mistero. Una novità importante che li riguarda è che da questo volume, proprio per non farsi trovare dai nemici che li cercano, grazie all'intercessione di Rhevenge, Trez e iAm si trasferiscono nel grande palazzo della Confraternita, ormai sempre più affollato.

Anche se le loro storia, suscitano un certo interesse, non sono altrettanto coinvolgenti come quella di Qhuinn e Blay e questo determina un dislivello narrativo.

VOTO: 8 1/2




COPERTINE





mercoledì 5 febbraio 2014

INCATENATI (Messico 1988)




INCATENATI è una telenovela di Televisa dell'ormai lontano 1988 prodotta dal grande Ernesto Alonso. E' stata in assoluto la prima di questo genere che ho visto quando avevo solo 11 anni. Sapevo a stento dove si trovasse il Messico, non avevo grandi idee sull'amore e non immaginavo che la letteratura inglese sarebbe entrata tanto profondamente nella mia vita.  Rammento che, facendo zapping, in un assolato pomeriggio che stranamente trascorrevo a casa, su una rete locale, i miei occhi si posarono su due ragazzini della mia età, che si arrampicavano con fatica su dei gradini di una costruzione bianca ed antica. Eravamo solo agli inizi. Ben presto ai bambini si sarebbero sostituiti gli adolescenti/adulti, Caterina e German interpretati da Christian Bach e Humberto Zurita, di cui confesso mi innamorai perdutamente. Ma procediamo per gradi.


La storia, scritta da Marissa Garrido, è un adattamento televisivo e molto libero del famoso romanzo CIME TEMPESTOSE di Emily Bronte. La scelta fu sicuramente originale ed ingegnosa, in quanto si decise di utilizzare questo volume, caso anomalo della letteratura romantica del tempo per via di tutti quegli elementi gotici e oscuri che vi si ritrovano, e lo si trasformò in una di quelle storie a lieto fine per eccellenza. I tratti generali del romanzo restano, con l'amore assoluto, spirituale e fisico dei due protagonisti, la violenza del paesaggio contrapposto al mondo apparentemente educato e raffinato rappresentato dagli antagonisti, il paesaggio meraviglioso di Tabasco e Chiapas, dove furono girati gli esterni.



Il ricco proprietario terriero Alejandro Valdecasas rimane vedovo con due bambini, Eduardo e Catalina: il primo è ribelle e senza freni, la seconda generosa e timida. Don Alejandro un giorno incontra per strada il piccolo German che rivela a Don Alejandro che lo hanno derubato e lo aiuta a recuperare il suo portafoglio. Colpito dal suo coraggio e dalla sua onestà, decide di portarlo a casa propria e di crescerlo come un figlio. Il ragazzo si lega subito a Catalina, ma sviluppa un rapporto di rivalità con Edu. Gli anni passano e Don Alejandro muore. German e Catalina sono innamorati, anche se in un primo momento non se lo confessano e gestiscono con difficoltà il passaggio dall'amicizia all''amore. Intanto Eduardo ha coltivato il suo odio per German, mentre Caralampio, l'amministratore della hacienda "La Seiba", perseguita il ragazzo con mille vessazioni che lui sopporta pur di rimanere accanto a Catalina.

German è diventato un ragazzo molto bello, anche se selvaggio, ed è corteggiato da Blanca e Isabel. Catalina invece è corteggiata da Daniel, il fratello di Blanca.  Il destino sembra dividere i due ragazzi con Catalina mandata a studiare lontano e German scacciato da La Seiba. Al ritorno Catalina finisce per sposare Daniel, non avendo più notizie di German. Questi tornerà, misteriosamente cambiato, come l'acquirente de La Seiba, messa in vendita per la pessima gestione di Eduardo. Per ripicca nei confronti di Catalina, sposerà Bianca, la sorella di Daniel, ma il matrimonio delle due coppie si rivelerà disastroso. Intanto a La Seiba arriva anche la misteriosa Alina, una donna matura e piena di fascino che si rivelerà la vera madre di German, che ha scoperto le sue vere origini.

Malgrado i mille intrighi dei malvagi, alla fine l'amore di Catalina e German trionferà contro gli ostacoli.


Il fascino di questa telenovela, che ho visto pultroppo solo una volta moltissimi anni fà, era dovuto alla coppia protagonista e alla capacità interpretativa dei due. L'amore di Catalina e German era rappresentato come qualcosa di viscerale, assoluto, una comunione che li faceva essere in sintonia, telepaticamente uniti, anche se lontani. Nella parte iniziale Catalina non era neanche consapevole che si trattava di amore, in quanto cresciuta con German lo vedeva come parte di se stessa, come il suo stesso sangue, più di Eduardo, il vero fratello, mentre German appariva consapevole che i suoi sentimenti per lei erano molto diversi, anche se ugualmente profondi. Ricordo la loro natura selvaggia, nella prima parte della storia, e la forza della passione in quella successiva, quando presi dal desiderio di farsi del male, usavano gli altri intorno a loro, senza rendersi conto che tutto quello che volevano era ritrovare quel sentimento di unione assoluta che li caratterizzava.


Tra le varie scene che ancora ricordo, malgrado gli anni che sono passati, sicuramente il giorno del matrimonio tra Catalina e Daniel, con lei che aspetta che German arrivi senza che lui si presenti; German e Catalina che rotolavano letteralmente nel salotto de La Seiba, come due selvaggi, sotto gli occhi sconvolati della governate; l'addio di Caty a German alle rovine, quando lei sta per partire per il collegio e lui è sicuro che lei lo dimenticherà; la notte in cui Daniel, stufo dei continui rifiuti della moglie, mostra la sua natura di maschio padrone picchiandola a sangue e German che dal solo tono della voce, per telefono, capisce che è successo qualcosa alla sua Caty, la scena della doccia, indimenticabile momento di passione, dove Catalina, dopo un'inutile lotta con se stessa e con German, cede a quello che sente davvero.


German all'inizio della storia è un ignorante che non sa né leggere né scrivere perchè il fratello di Catalina, divenuto proprietario de LA SEIBA, ha deciso di farlo crescere come un animale. Eppure la sua natura generosa, dolce e profonda, lo rende sempre una persona speciale, anche se questo si nota solo con Catalina....Perchè per lui il mondo intero e la vita stessa sono solo lei.


INCATENATI è una storia d'amore assolutamente fuori dal comune, malgrado le tantissime storie che d'allora sono state portate sulle schermo. E' il racconto di due bambini che dal momento in cui si conoscono finiscono per entrare in una sintonia tale da non distinguere più dove finisce uno ed inizia l'altro. Dai giochi d'infanzia, dalle arrampicate sugli alberi e sulle piramidi maya, alle corse nei boschi, si passa ad un amore adulto quasi soprannaturale al punto da percepire l'altro attraverso la pelle stessa.


Christian Bach ed Humberto Zurita dichiararono all'epoca di aver smesso di  essere se stessi per due anni e di essere entrati completamente nella pelle di Catalina e German e vedendo questa storia non si dubita neanche per un momento che davvero sia così.


Ancora oggi, ogni tanto, spero di rivedere in giro questa storia, eppure stranamente, malgrado il successo avuto, non l'hanno più riproposta, né è mai stata avanzata l'ipotesi di un remake. Cullo quindi i ricordi, dolci e nostalgici, di questa storia fuori dal tempo e assolutamente speciale.


VOTO: 10











SIGLA




lunedì 3 febbraio 2014

NCIS - UNITA' ANTICRIMINE






In questi mesi invernali, su RAI 2 nella fascia oraria dalle 19 alle 20:30, fino a qualche settimana fà, il canale ha trasmesso un telefilm che avevo sbirciato di sfuggita senza mai appassionarmi veramente. I visi dei vari agenti della squadra chiamata NCIS (Navy Criminal Investigative Service) mi erano alquanto familiari, ma ignoravo tutte le dinamiche interne, le caratteristiche di ognuno di loro, praticamente tutte le ragioni che fanno di questa serie una delle più amate non solo dal pubblico degli Stati Uniti, tanto che in patria sono ormai arrivati all'undicesima stagione.

LEROY JETHRO GIBBS
La decisione di mandare le repliche dalla prima stagione, quando l'affascinante Ziva David (Cote de Pablo) non era ancora stata incorporata e al suo posto c'era l'agente Caitlin Todd, da tutti chiamata semplicemente Kate (Sasha Alexander), mi hanno permesso di scoprire un telefilm che mi ha appassionato.

ANTHONY DINOZZO
Nato da una costola di JAG - AVVOCATI IN DIVISA, storia che ho seguito per anni nella speranza di veder trionfare l'amore tra Harm e Mac e abbandonata sfiduciata quasi verso l'ultima stagione, questa nuova serie è frutto dello stesso produttore Donald P. Bellisario e racconta le vicende della squadra investigativa del NCIS, un dipartimento della Marina Militare degli Stati Uniti che si occupa di tutti i casi che coinvolgono membri di questo corpo militare. A capo della squadra troviamo l'ex marine Leroy Jehtro Gibbs (Mark Harmon), affiancato dagli agenti Anthony Dinozzo (Micheal Weatherly), da tutti chiamato semplicemente Tony, Timothy McGee (Sean Murray), Caitlin Todd, fino alla terza stagione, quando lascia la squadra drammaticamente, sostituita da Ziva David, prima come agente di collegamento del Mossad, e poi inserita a pieno titolo. Ad aiutare nelle indagini, anche se dal loro laboratorio, troviamo il medico forense Donald Mallard (David McCallum), da tutti soprannominato Ducky, affiancato dal suo assitente Palmer (Brian Dietzen), e la scienziata Abigail Sciuto (Pauley Perrette) da tutti detta Abby. Alla direzione del dipartimento, in una prima fase abbiamo Jennifer Shepard (Lauren Holly), poi sostituita da Leon Vance (Rocky Carroll).

TIMOTHY MCGEE
Le dinamiche del telefilm ci presentano episodio dopo episodio diversi casi di omicidio, a volte intrecciati con l'attualità delle truppe americane che combattono dentro e fuori dal paese la lotta contro il terrorismo, ma i delitti vengono in qualche modo usati per presentarci la natura dei vari personaggi.
Gibbs è il capo che in qualche modo ricopre anche la figura paterna di riferimento per tutti i "ragazzi" della sua squadra. E' un uomo di poche parole, ma di molti fatti, che si è sposato diverse volte, ma che ha avuto un solo grande amore, la prima moglie, Shannon, persa tragicamente insieme all'unica figlia Kelly. Ad animare il gruppo, con la battuta sempre pronta, con la sua aria da donnaiolo raffinato, troviamo Tony. E' il primo agente della squadra, quello che lavora con Gibbs da più tempo. E' stato proprio quest'ultimo a volerlo al suo fianco, facendolo abbandonare la polizia antidroga di Baltimora. Il suo legame con Gibbs lo induce anche a rinunciare ad una possibile ascesa di carriera pur di rimanere al suo fianco. Con gli altri colleghi ha un rapporto di cameratismo e allo stesso tempo di provocazione simpatica, anche se svilupperà un legame profondo con Ziva.
Kate è parte del gruppo per le prime due stagioni, ma perderà la vita tragicamente durante una missione, uccisa da Ari, un terrorista che aveva incontrato più volte. Ari è il fratellastro di Ziva David, arrivata in un primo momento apparentemente per aiutare Ari, ma finirà per ucciderlo salvado la vita a Gibbs. Ziva è stata addestrata per essere un killer ed è il braccio forte della squadra. Pian piano si scioglierà con i vari membri e stabilirà un rapporto sempre più stretto, soprattutto dopo essere stata abbandonata dal Mossad, prigioniera di alcuni terroristi, e salvata dall'intervento deciso e convinto di tutta la squadra, primo fra tutti Tony.
McGee è invece la mente tecnologia del gruppo. Scrittore per diletto, anche di discreto successo, ha un'aria gentile e per bene ed è amato da tutti, in modo particolare da Abby, al quale è legato anche da affinità intellettuali. E' la cavia di Tony, che lo chiama Pivello perché è l'ultimo entrato nella squadra, ma in realtà il suo atteggiamento è quello di un fratello maggiore. Abby, la scienziata dark, sempre vestita in modo eccentrico, è in realtà il cuore del gruppo, l'anima sensibile che li ama tutti come se fossero parte della sua famiglia. Odia i cambiamenti e anche quando Ziva entra nella squadra per sostituire Kate in un primo momento fa resistenza, prima di adottare anche lei nel suo cuore grande e generoso. Ha con Gibbs un rapporto particolare, di tenerezza, che il capo difficilmente mostra con gli altri. Il dottor Mallard invece è un gentiluomo di altri tempi che parla con i corpi di coloro che giungono da lui e che si interessa non solo di medicina, ma anche di psicologia.

CAITLIN TODD
Ogni singolo membro della squadra dedica completamente la propra vita non solo professionale al NCIS, tanto che gli spazi personali sono alquanto ridotti, ma il legame che li unisce trascende i confini dell'ufficio. Durante le otto stagioni che sono riuscita a seguire, prima che il canale lo sostituisse con l'ennesimo telefilm tedesco,  i momenti emozionanti sono stati tantissimi. Innegabilmente bello è l'episodio di congedo da Kate, un personaggio che aveva conquistato le simpatie dei telespettatori con il suo rapporto di giocosa antipatia con Tony. La morte dell'agente Todd, nell'epidosio CREPUSCOLO, è uno di quei momenti clou che segnano la serie. La battuta scherzosa di lei, prima che Ari la uccida davanti agli occhi di Gibbs e Tony, ghiaccia il cuore del telespettatore. UCCIDERE ARI è la puntata che segna l'inizio della terza stagione, la prima senza Sasha Alexander ed è dedicata essenzialmente al dolore per la perdita di un membro del team, ma allo stesso tempo anche per introdurre il personaggio fondamentale di Ziva David.

ZIVA DAVID
Altri momenti indimenticabili di questa serie sono quelli legati a Gibbs, come quando ricorda la perdita dell'amata moglie e dell'adorata figlia (L'ATTENTATO), quello in cui ritorna nel paese dove è nato e l'incontro con il padre diviene l'occasione per riflettere sul passato; quando abbandona l'NCIS, alla fine dell'episodio L'ATTENTATO PARTE SECONDA e se ne va in Messico, lasciando la squadra nelle mani di Tony.
Altri episodi emozionanti sono quello de IL GIORNO DEL GIUDIZIO, quando Jenny Shepard muore durante un agguato, quando era sotto la scorta di Tony e Ziva e tutto il gruppo cercherà di trovare i suoi assassini, anche se poi saranno sciolti e mandati via dal nuovo direttore Vance che assegna a Gibbs una nuova squadra. L'inizio della quinta stagione ci presenta i cambiamenti che i mesi di lontananza hanno portato. Ziva, tornata nel Mossad, si è legata a Michael Rivkin, altro agente e questo creerà conflitto soprattutto con Tony che nella puntata GIOCO PERICOLOSO lo ucciderà creando una rottura tra Ziva e la squadra. Il legame però che si è creato tra di loro è ormai troppo stretto e quando dopo mesi di silenzio i ragazzi decidono di indagare su che fine abbia fatto, Tony e McGee si avventurano in Africa, sulle tracce di un pericoloso terrorista ricercato dalla loro ex collega. Le salveranno la vita, insieme a Gibbs e Ziva deciderà di tornare in America e di lasciare per sempre il Mossad, richiedendo ed ottenendo la cittadinanza americana ed entrando a pieno titolo nella squadra.
ABIGAIL SCIUTO

Pultroppo l'interruzione dell'ottava stagione mi ha lasciato con le varie vicende in sospesto, ma sono felice di aver fatto questa scoperta. NCIS è un ottimo prodotto dove il successo è dovuto ad una serie di personaggi ben scritti e ben recitati.

VOTO: 8

FRASI TRATTE DALLA VARIE STAGIONI

Gibbs: Tony, fai il pieno al furgone
Tony: Gibbs, non c'è il personale per questo genere di mansioni?

Gibbs: si, ce l'ho di fronte...

***


Tony: Non sono all'NCIS proprio da ieri Kate, anzi sapete che domani sono proprio..
Gibbs: Festeggi i due anni
Tony: Sei gentile a ricordarlo Gibbs. Ricordi anche chi mi ha arruolato

Gibbs: Sembrava una buona idea... all'epoca. 

***

Kate: I tuoi pensieri spaziano solo tra il pornografico e l’osceno.
Tony: E allora?

***


Tony: Che stai facendo?
Ziva: Ti sto osservando Tony

Tony: non potresti farlo in modo meno agghiacciante? 

***

 
Ziva

- Se fossi in te mi darei una sistemata ai capelli. sembrano le spine di maiale spino.. no di un suino spino.. no.. come si dice?? ecco! un porco spino! 

***

Episodio 1, La solita routine


Ziva: Tony, perché sei qui?
Tony: Tieni conto che mi hanno iniettato il siero della verità, quindi non posso rendermi conto di quello che ti direi.
Ziva: Tony, ti ho chiesto, perché sei venuto?
Tony: Perché non posso vivere senza di te.
Ziva: Ora, morirai con me, io non ho mai chiesto a nessuno di morire per me, io non merito tanto.

Tony: Non cambi mai, vero?


***

"La cosa importante è cambiare per se stessi, non per gli altri" - Ducky

***

Tony: voi due passerete il weekend insieme? Grr... se penso voi due che...
Kate: sei un porco!
Tony: Pivello... sai dove vanno?
McGee: si... ma non sono autorizzato a dirlo a te
Gibbs: [arrivando] beauty farm
Abby: Gibbs!
Gibbs: passerebbe tutto il giorno a fare ipotesi, e deve concentrarsi sul lavoro...

Tony: grazie infinite capo...
***

Di Nozzo (rivolgendosi a Tim e Kate): Divido l'ufficio con due deficienti!
Gibbs (arrivando e sentendolo): Con te fanno tre, Dinozzo.

***


IMMAGINI








DOTT. DAVID MALLARD "DUCKY"

ZIVA

TONY E KATE

GIBBS




  

da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/film/n/ncis-naval-criminal-investigative-service/citazione-45520?f=w:1732>