martedì 9 settembre 2025

Kara Para Ask - Un gioco pericoloso (30)

 


Arrivata a questo punto della storia, osservando il personaggio di Bahar e il modo in cui si butta nella vita, mi viene da chiedere che gioco pericoloso abbia deciso di praticare e, visto il finale dell'episodio, devo dire che ne esce decisamente sconfitto, con una sua logica triste, di personaggio tendenzialmente astioso che non si è resa conto di quello che aveva di prezioso, come l'amicizia sincera di un personaggio come Elif.


 

Fin da quando compare sulla scena, infatti, Bahar simula una comprensione e un'amicizia per Elif che non è sincera, almeno da parte sua. Cresciuta con l'amica, pur venendo da un ambiente meno facoltoso, ha sempre guardato l'altra con invidia, per la sua famiglia, il suo tenore di vita, i suoi fidanzati. Anche quando la situazione è diventata drammatica, in realtà ha continuato a invidiarla, basti pensare al discorso che fa a Omer quando cerca di non farlo andare alla cena a cui l'ha invitato Elif, quando sembravano sempre sul punto di fare il primo passo ma nessuno si decideva. Credo che quello sia stato il suo discorso più sincero, quando fa emergere la sua frustrazione per non sentirsi mai veramente parte dell'ambiente nel quale si trova.


 

E che dire del modo stupido con cui perde Levent, uomo di cui era sinceramente invaghita, ma che cerca di utilizzare per colpire Elif, per impadronirsi dei suoi soldi e che perde miseramente quando lui si innamora sinceramente della nostra protagonista. Non ha saputo apprezzare e tenersi un uomo innamorato. E a questo punto della storia, ci chiediamo perché ha fatto quello che ha fatto, perché invaghirsi di un uomo pericoloso come Fatih, decisamente interessato a Nilufer. Sempre la solita competizione con le sorelle Denizer? Comincio a credere che il suo unico scopo nella vita sia stato davvero quello di colpire i suoi amici e protettori.


 

Questa volta, però, il gioco le va decisamente male! Fatih, che fugge da Omer, porta con sé Bahar, per coprire la sua fuga, dopo che Nilufer rifiuta di seguirlo. Il rapimento della ragazza manda in crisi Elif, che è furiosa con la sorella che ha continuato a vedere un uomo che ha fatto loro solo del male e teme che adesso possa colpire la sua migliore amica.


 

In realtà a un certo punto Bahar decide di seguirlo di sua spontanea volontà, invaghita dell'uomo e una notte lo seduce, ottenendo quello che desiderava e contrapponendosi a Nilufer, che invece, ingenua, sogna di poter fuggire con Fatih. La situazione si complica, anche se Fatih la libera e le dice di consegnare a Omer un biglietto.


 

Il problema infatti della nostra Primula Rossa è che suo padre lo cerca da tutte le parti e lui ha timore che possa trovarlo. In questo gioco pericoloso si introduce Bahar, ingenua, sciocca, che invece di dare valore alla sua vita e a quello che ha, continua a inseguire le cose impossibili.


 

Ritornata a casa delle Denizer, Elif si sente rilassata e felice, al punto da chiedere a Omer di concederle un giorno soltanto per stare loro due da soli, lontano dalla città in un hotel dove trascorrere momenti in santa pace e finalmente insieme. Mentre loro ci fanno tenerezza, perché finalmente possono interagire come una coppia normale, intorno a loro è pura follia e ancora una volta è Bahar che commette l'errore maggiore.


 

Decisa a continuare la relazione con Fatih lo raggiunge nella sua tana, con l'intenzione di sedurlo nuovamente, ma questa volta l'errore è fatale, perché è entrata in un gioco più grande di lei. Mentre infatti stanno parlando, arriva Huseyin, incaricato da Tayyar di ritrovare suo figlio. Quando Fatih si rende conto che il fratello di Omer è corrotto, è ormai troppo tardi anche per Bahar, scoperta per caso dal poliziotto che, ancora una volta, davanti al rischio di essere scoperto, prende la decisione peggiore, ponendo fine alla vita di un personaggio decisamente ambiguo e purtroppo finita in un gioco molto più grande di lei. 

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