A che gioco sta giocando Fatih Dundar, conosciuto nel mondo criminale semplicemente come Metin? Oggettivamente il suo personaggio è fondamentale nello sviluppo della trama, reso in modo perfetto dall'attore Saygın Soysal, che lo rende suo, credibile, incisivo, capace di riempire lo schermo, o di sfuggire a tutto il mondo che lo cerca, inafferrabile ed elegante, sinuoso come una pantera in movimento.
Che fosse un elemento fondamentale della trama lo avevamo capito da tempo, da quando si era invaghito, ricambiato, della sua stessa prigioniera, Nilufer, ma in molte occasioni è stato fondamentale, come quando ha svelato a Omer la vera natura di suo fratello, o a cercato di indirizzare Elif verso la verità sull'abbandono da parte dell'uomo che doveva sposare. Ma adesso mi sto perdendo nei mille risvolti che sta dando alla trama, nel cercare di essere sempre un passo avanti rispetto al suo grande nemico, Tayyar Dundar, quel padre che prima lo ha rinnegato, che poi lo ha usato e di cui, in fondo, ha sempre cercato una sorta di approvazione.
Ma ormai siamo andati oltre il lecito, non solo per il rene rubatogli, per il tentativo di eliminare la sua stessa moglie, ma Fatih sta giocando a carte coperte, tirando tutte le fila. Ha organizzato e simulato l'omicidio di Huseyin, come desiderato dal padre, incastrando Elif, che inconsapevole vive le sue giornate drammatiche in carcere, in attesa di poter inutilmente ricordare un evento che in realtà non c'è mai stato.
Fatih ha fatto credere al mondo intero che Huseyin è morto, ma in realtà lo ha salvato dal destino che gli aveva riservato Tayyar. Lo ha salvato, ma in modo barbaro, amputandogli una gamba, consapevole che il test del DNA avrebbe lasciato tracce sicure sull'identità del defunto.
E mentre tutti piangono Huseyin, anche la moglie tradita, e Omer, all'ultimo minuto, decide di andare a congedarsi dal fratello che comunque lo ha cresciuto, lo stesso Huseyin, ferito, calpestato, ma ancora vivo, osserva il proprio funerale dal camioncino messogli a disposizione dallo stesso Fatih, che lo ha nascosto in un grande capannone, allestito come una sala d'ospedale.
Mentre tutti sono sconvolti dall'omicidio, che credono sia stato realizzato dalla pacifica Elif, che avrebbe messo a frutto le lezioni di Omer su come impugnare un'arma, Nilufer, sconvolta, comincia a rendersi conto di aver ancora una volta contribuito alla disgrazia della sorella, avendo detto a Fatih dove si trovava l'arma del padre. Ma a rendere ancora tutto più complicato, arriva anche la notizia, inattesa, di una gravidanza che renderà padre un uomo complicato come il nostro Fatih.
Ma la situazione peggiora sempre di più. Mentre viviamo i giorni di carcere di Elif, con alcune persone che le ruotano intorno e che sappiamo cercheranno a breve di farle del male, Levent (che sempre ringraziamo per le sfuriate di gelosia di Omer nei suoi confronti) si reca in carcere per parlare con Elif e per salutarla.
Resosi conto che il suo è un amore non corrisposto, in una situazione sempre più complicata, le dice che andrà via da Istanbul, ma le confessa anche tutta la verità su Bahar, distruggendo comunque la visione romantica che Elif aveva avuto della sua amica. Omer arriva trovando il suo rivale di sempre e ci congediamo da lui con l'ennesimo attacco di gelosia, anche se questo impedisce a Levent di raccontare la verità su la zia Nedret, che lo aveva convinto a falsificare il test del DNA. Spetterà sicuramente al nostro eroe arrivare alla verità da solo.
Intanto Fatih è ancora il pezzo chiave, quello mancante, per scoprire la verità e quando una notte Omer, con la sua squadra, spia la casa di Tayyar, non solo è testimone della strana visita di Nedret a casa dell'uomo, ma soprattutto Omer si introduce per sorprendere Fatih nel sonno, ma l'arrivo di Tayyar fa precipitare la situazione. L'imprenditore decide di sbarazzarsi del suo nemico di sempre e ordina a Fatih di ucciderlo. Assistiamo a una vera e propria esecuzione. Portato in un campo, in piena notte, dove è stata scavata una fossa, a Fatih viene dato l'incarico di puntare un'arma alla testa di Omer e di sparare. Assistiamo sconvolti all'esecuzione, anche se gli occhi di Fatih raccontano tutta un'altra storia. Lo avrà ucciso davvero? Non ci resta che correre a vedere l'altro episodio per capire, ma ho fiducia in lui.
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