martedì 23 settembre 2025

Kara Para Aska - Caccia all'uomo (41)


Chi è l'uomo a cui viene data la caccia in questa puntata dal ritmo travolgente, dove riusciamo, comunque, a vivere un paio di momenti di vicinanza tra i nostri due eroi separati? Per Elif, lacerata dal dolore ma convinta che il suo compito sia quello di far arrestare il colpevole della morte di suo padre e di tutte le cose terribili successe negli ultimi tempi, sicuramente l'uomo da catturare è Tayyar Dundar, ancora convalescente in clinica dopo l'aggressione di Fatih.


 

Lei è convinta, non a torto, che l'uomo utilizzi la sua fondazione per alimentare il suo traffico di organi. La sua idea è che lui finanzi gli studi di poveri disperati, permettendo loro di trovare una collocazione sociale, e poi di coinvolgerli nel suo traffico. Non a caso Hatice, la sorella di Sibel, è stata coinvolta nel riciclaggio di denaro sporco così come anche l'ex fidanzata di Omer, che aveva studiato grazie a una borsa di studio della fondazione. 


 

A questo punto, convinta che la fondazione Tayyar Dundar è il punto focale da cui tutto parte, con l'appoggio di Levent, che spera di poter cogliere l'occasione per avvicinarsi a lei, si introduce nella fondazione, anche se Tayyar, resosene conto, decide di scacciarla, inducendo la giovane a cercarlo in ospedale dove l'uomo è ancora convalescente.


 

Ed è qui che vediamo nuovamente interagire Elif e il suo commissario, che li sorprende mentre escono dall'ascensore. I due fanno scintille anche da separati. L'attrazione, l'amore e il dolore si esprimono nelle parole, nei gesti, negli sguardi che si lanciano e non a torto Pelin cerca di far chiarezza nella mente e nel cuore di Ipek, speranzosa che prima o poi Omer possa dimenticare Elif, chiarendo che non tutte le storie sono uguali e che in questo caso lui non dimenticherà mai Elif, a cui è legato da mille lacci che non si sciolgono facilmente.


 

Ce ne rendiamo conto dal modo in cui ancora la cerca, le parla, la prende per un braccio, per allontanarla da Levant, o per mano, come quando Elif si introduce nella fondazione, di notte, da sola, e Mert, che è venuto a saperlo, chiama Omer per metterlo in guardia sui rischi che lei corre. Omer lascia tutto per andare da lei, per aiutarla a cercare la lista degli studenti che potrebbe aiutarla a trovare dei collegamenti. Vederli insieme ci riporta indietro ai primi momenti della loro storia, quando erano complici, prima che amici o amanti, e dove tutto un mondo di emozioni si infittisce e si rafforza anche alla luce di tutto quello che c'è stato tra loro. Bravissimi gli attori e la scrittura di questa storia!


 

Intanto però la caccia all'uomo continua e per quanto riguarda Omer l'uomo nel mirino non è solo Tayyar Dundar, ma in questo momento è sicuramente Huseyin Demir, il fratello traditore, quello che si è introdotto nella stanza d'ospedale e nel tentativo di silenziare la madre, che pretendeva che lui andasse in prigione, le ha messo una mano sulla bocca per zittirla, compromettendo la sua salute.


 

La ricerca di Omer è forsennata, disperata. Farebbe di tutto pur di ritrovarlo per mettergli le manette ai polsi e consegnarlo alla giustizia. Ricorre a tutti i mezzi, tutte le strategie, e alla fine si rende conto che il collegamento è Svetlana, la donna russa di cui è innamorato e da cui ha avuto un figlio. Saranno loro che, convinti, li porteranno nell'hangar da dove Huseyin spera di spiccare il volo con il denaro consegnato da Tayyar, per silenziarlo.


 

In un bliz degno dei migliori film d'azione, alla fine Huseyin cade nella rete tesagli dal fratello che con dolore lo assicura finalmente alla giustizia. Siamo sicuramente a una svolta della storia, ma cosa succederà a questo punto? Il nemico più grande è Tayyar Dundar, ma dubito che Huseyin lo tradirà. Ed Elif? Come reagirà quando saprà che è lui il colpevole della morte di suo padre? Riuscirà a riconciliarsi con Omer? Bisogna continuare a vedere per scoprire il tutto! Storia decisamente emozionante e senza respiro.

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