mercoledì 24 settembre 2025

Kara Para Ask - Un ostacolo insormontabile (42)


L'arresto di Huseyin è il grande argomento di questo episodio, l'umiliazione del poliziotto corrotto costretto a entrare nel commissariato dove ha lavorato, davanti agli occhi dei colleghi che lo guardano smarriti. Lui, dopo l'eccesso di rabbia nei confronti di Svetlana, per essere stato tradito, si è come rimpicciolito nello spazio. L'attore che lo interpreta, Burak Tamdoğan, dà una prova incredibile delle sue capacità recitative in questo ruolo particolare, di malvagio suo malgrado.


 

Omer lo porta in prigione, convinto di fare la cosa giusta, anche se ha il cuore spezzato e la ferita che lui gli ha inflitto non sembrano capaci di essere sanati. Huseyin viene sottoposto a tutto quello a cui è ben abituato, anche se lui era dall'altra parte. Ad attenderlo in carcere trova il suo complice, Ali, che sembra apparentemente una spalla su cui appoggiarsi, soprattutto quando, appena arrivato, Huseyin prova a uccidersi in una delle docce del carcere e viene salvato proprio da lui. Sembra il ritrovamento di due amici, ma nulla è come sembra.


 

La moglie di Ali, Selma, andata a piangere a casa Demir, ha il solo scopo di procurarsi il pennino con tutto il materiale che Huseyin aveva per ricattare Tayyar. Il suo scopo è quello di appropriarsene e liberare il figlio dalle grinfie dell'uomo, quindi l'avvicinamento era guidato dallo scopo di scoprire dove si trovasse il pennino, messo nel giaccone di Buhran, il figlio avuto da Svetlana e accolto a casa Demir.


 

Intanto però Asli, entrata senza sapere nell'ufficio di Elif, che aveva ricevuto un cd da Tayyar, sorprende la sorella mentre vede il video dell'omicidio della madre e la donna si rende conto di essere stata lei l'assassina. Asli ha una crisi ed è portata in ospedale.


 

Quando Omer lo scopre, corre da Elif per starle vicino, ma la ferita inflitta ha scavato un solco tra di loro e lei lo respinge, non volendo avere niente a che fare con lui. Omer soffre, ma sa che non potrà rimandare il momento della verità troppo a lungo, soprattutto adesso che Huseyin è in prigione. Così, quando per caso, i due si rivedono nel ristorante vicino alla stazione di polizia, dove andavano spesso insieme, Omer la insegue in strada per rivelarle la verità sull'ostacolo insormontabile che sempre li separerà.


 

La rivelazione che Huseyin Demir è l'assassino di suo padre sconvolge la ragazza, che prima si sente male e poi si rialza, come è tipico del suo carattere. Decisa a incontrarlo, prova ad andare in carcere per parlare con lui, ma le viene negata la possibilità di incontrarlo.


 

Intanto Omer cerca di trovare collegamenti, perché Huseyin si rifiuta di fare il nome di Tayyar, tacendo come hanno fatto tutti gli altri. È proprio durante una visita in carcere (lui è andato a trovare Fatih), accompagnato da Ipek, quest'ultima incontra Elif che le chiede di aiutarla a incontrare l'uomo. In un primo momento si nega, ma poi, ripensandoci, deciderà di aiutarla per darle la possibilità di vederlo.


 

Elif si reca in carcere per affrontare Huseyin, l'uomo che credeva sarebbe diventato suo fratello e in uno scoppio di disperazione, pressata da tutti i lati, la donna lo aggredisce con un paio di forbici. Ed è proprio Omer che, camminando nei corridoi, sente la sua voce allarmata, lasciandoci in sospeso come solo queste serie sanno fare.

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