sabato 12 ottobre 2019

CORDEL ENCANTADO - Il bandito misterioso (22-23)


Il problema di questa storia - adesso che ho visto una ventina d'episodi - penso che risiede nella relazione tra Jesuino e Aurora/Açucena. I due ci vengono presentati già innamorati, che sono in procinto di sposarsi, quando una valanga di difficoltà li travolge: il Re Augusto, la scoperta della vera identità di Açucena, Timóteo e la sua ossessione per la ragazza. Ci danno i guai, senza darci la gioia, in pratica.


Avremmo voluto vederli infatuarsi, l'emozione delle prime fasi, invece tutto questo ci viene privato, mentre entra in scena un personaggio come Doralice. La figlia del prefetto di Brogodó ha tutte le carte in regola per imporsi all'attenzione di un pubblico moderno.


Ritorno in paese dopo essersi laureata, una delle prime donne a guadagnarsi il titolo di avvocato, decisa a combattere contro le ingiustizie e subito s'imbatte in Jesuino, vessato da Timóteo. Doralice se ne innamorata subito, non ricambiata, malgrado il ragazzo provi per lei una sincera ammirazione, che cerca di controllare per non rovinare la sua relazione con Açucena.


Doralice, che spesso vediamo affiancata dal principe Felipe, è una giovane donna dinamica, moderna, che non aspetta che sia l'uomo a fare il primo passo e che è disposta a tutto per conquistare Jesuino, sempre utilizzando metodi leciti.


Quando scopre che il giovane ha creato una banda per contrapporsi alle violenze ed ingiustizie di Timóteo, prima chiede di poter entrare e quando Jesuino rifiuta, decide di muoversi nell'ombra. Il primo assalto della banda è ovviamente ai magazzini della fazenda di Timóteo Cabral, che aveva privato i suoi contadini dei sacchi di provviste che gli spettavano di diritto.


Quando Timóteo se ne rende conto, insegue personalmente il gruppo di banditi e quando è sul punto di raggiungerli, Jesuino si sacrifica per il gruppo, affrontandolo personalmente. Quando è sul punto di essere smascherato dal suo acerrimo nemico, un bandito misterioso interviene salvandolo.


Il ragazzo, mingherlino e dall'aria leggermente effeminata, comparirà successivamente, durante una riunione della banda, presentandosi come Fubá, uno spirito intrepido che si è lasciato coinvolgere dalla lotta contro il tiranno della regione.


Jesuino accetta Fubá nel gruppo, ignorando la sua vera identità. Nel frattempo a Brogodó si diffonde la voce della presenza di altri branditi, che non hanno niente a che fare con i gangaceiros. Herculano, sorpreso dalla notizia, decide di indagare e arriva quando la banda sta facendo un altro assalto, questa volta al carcere del paese, dove gli operai di Timóteo sono stati imprigionati per aver accettato i sacchi con le provviste che Jesuino aveva sottratto ai magazzini della fazenda.


Dopo aver rimesso in libertà i contadini, Jesuino si ritrova inseguito dal suo stesso padre, che svela la sua identità, compiaciuto, e gli ricorda che, prima o poi, dovrà unirsi alla sua banda e che non sono così distanti dai propositi che anche loro hanno abbracciato.


Intanto Doralice ritorna a casa molto preso, con un'aria stravolta, e a scoprirla sono Felipe e Ignacio, che restano turbati dal suo aspetto. Felipe sente che la ragazza sta nascondendo qualcosa e anche se il suo cuore è perso dietro alla bella della storia, sono convinta che prima o poi cadrà anche lui ai piedi di quest'antagonista atipica, che merita, senza ombra di dubbio, un ruolo da protagonista.

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