CORDEL ENCANTADO - Come Lazzaro (32)
Avevamo pianto il coraggioso Cicero e avevamo partecipato alla sofferenza dei genitori e allo scontro con Herculano che, non volendo venire meno alla parola data, aveva sottratto il corpo durante il corteo per andarlo a seppellire.
Portato al campo dei cangaiceros, ricomposto in una tenda con tutti gli onori dei guerrieri, Herculano e Bel lo stanno vegliando e piangendo in silenzio. Il capitano ricorda la costanza con cui Cicero ha cercato di rimanere nella banda, determinato e legato a lui più del suo stesso figlio, ma all'improvviso quel corpo morto e caro sussulta e lo spavento incredibile che travolge i combattenti ha qualcosa di innegabilmente comico.
Herculano corre a chiamare la madre Candida, che, controllando i segni vitali del ragazzo, si rende conto che si sono sbagliati e che Cicero non è ancora morto, malgrado arda di febbre e sia sul punto di morire. Determinata, la donna da ordini precisi, decisa a riportarlo in vita, come novello Lazzaro.
Le sue cure danno il risultato sperato e Cicero si salva, consapevole ancora una volta che il capitano Herculano, che l'ha sottratto al funerale, gli ha impedito di essere seppellito vivo. Al momento i cancaigeros decidono di nascondere la sua resurrezione, decisi a sfruttare il vantaggio e a vendicarsi di Timóteo che già per due volte ha cercato di ucciderlo.
Intanto Jesuino e Açucena si vedono di nascosto, contro il parere dei genitori naturali e di quelli adottivi. Nessuno vuole che il figlio del capitano Herculano si sposi con la ragazza, malgrado lui non sia responsabile dei peccati del padre.
I due ragazzi, ancora innamorati e decisi, organizzano con la banda un piano che dovrebbe aiutarli a fuggire dal paese per coronare finalmente il loro sogno d'amore. Jesuino chiede l'intervento di Fubá, che nel frattempo è alle prese con Felipe.
Il giovane principe, infatti, è convinto che Doralice gli stia nascondendo qualcosa. La strana somiglianza tra il bandito e la sua nuova amica sembra essere sfuggita a tutti tranne a lui, che a onor del vero è l'unico che le presti costante attenzione.
Cominciando a spiarla con interesse, Felipe nota che un giorno Dora sta piangendo in cucina davanti ad un biglietto che le è arrivato da fuori. Deciso a scoprire i suoi segreti, la segue nelle campagne, dove la ragazza corre e qui la sorprende mentre si sta travestendo dal bandito Fubá. Questa parte della storia è quella che mi entusiasma sicuramente molto di più di quella dei due protagonisti. Mi chiedo come Felipe e Dora capiranno ad un certo punto di amarsi.
Intanto Timóteo, con la complicità di Bartolé e del prefetto, decidono di ordire una trappola per il Capitano Herculano, sfruttando il documentario girato da Penelope, che sarà proiettato nel primo cinema del paese.
Al capitano viene detto che dovrà presentarsi senza armi per vederlo, promettendo un giorno di tregua tra la città e il Re del Cangaiço. Antonia sente il piano dello spietato fratello e, miracolosamente, riesce a fuggire e a cercare Jesuino, che stava per fuggire con Açucena. Rivela al giovane i piani per uccidere suo padre, aprendo in lui un vero e proprio conflitto morale.
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