CORDEL ENCANTADO - Due matrimoni (26-28)
I due matrimoni intorno ai quali si concentrano tutti i personaggi e le varie vicende, in questa parte della storia, sono quelli di Antonio e Ignacio da una parte e quello dei due protagonisti dall'altra.
La prima coppia si presenta come quella estremamente classica, contro cui i malvagi si accaniscono e loro vivono quasi passivamente tutti gli eventi. A onor del vero anche il modo in cui s'innamorano l'uno dell'altra è alquanto improvviso, ma visto che per Antonia l'eventualità è quella di sposare il delegado Bartolé posso giustificare l'innamoramento fulmineo con un ragazzo giovane e grazioso come Ignacio.
La regina Helena alla fine decide di dare il suo beneplacito alle nozze e offre i suoi gioielli a Timóteo, che accetta di vendere la sorella in cambio di denaro e di un titolo. I due sembrano felici e destinati a coronare il loro sogno d'amore, ma proprio il giorno delle tanto sospirate nozze, quando gli invitati aspettano l'arrivo della sposa in chiesa, Timóteo ha un repentino cambiamento di idea.
In realtà più del titolo, quello che preme all'uomo è di sbarazzarsi di Jesuino, che ormai è quasi pronto alle nozze con Açucena, suo obiettivo da sempre. Bartolé, disperato per il rifiuto della ragazza, chiede all'uomo di cedergliela e Timóteo, in cambio del suo silenzio in un'azione che punta ad eliminare il suo rivale, accetta lo scambio.
Mentre sta conducendo la sposa in chiesa, ferma l'auto in un punto concordato e Bartolé rapisce la sposa. Ignacio, preoccupato dal ritardo, decide di partire per andarla a cercare e la fortuna vuole che rintracci la ragazza, sequestrata da Bartolé. Ne segue una vera e propria caccia per le campagne, durante la quale una donna viene travolta dall'auto del vecchio prefetto.
Anche se Ignacio recupera Antonia, la morte della donna segna nel profondo il giovane che non se la sente di convolare subito a nozze con la giovane che ama, pur mettendo in pericolo, a mio parere, la sicurezza della ragazza che, fino a quando non si legherà a lui, correrà sempre il rischio di essere trattata come un oggetto da parte del fratello.
Ovviamente questo è un particolare tipico da telenovela per "allungare il brodo". Intanto l'altro matrimonio intorno a cui ruotano le vicende è quello d Açucena e Jesuino. Quest'ultimo, dopo varie reticenze, alla fine confessa alla fidanzata le sue vere origini.
La visita di Candida, la madre di Herculano, preoccupata per l'apatia in cui è caduto il figlio da quando ha capito che Jesuino è pronto a tutto pur di non unirsi a lui, risveglia la curiosità di Açucena e alla fine il ragazzo confessa la verità e i suoi timori, ma la ragazza, da vera protagonista, gli dice che non le importa se è figlio di un cangaicero e che lei vuole solo sposarlo.
Contro le nozze operano in tanti, non solo Timóteo, che ha un piano per eliminare il ragazzo, ma anche il Re Augusto che, pur essendo un personaggio positivo, è pronto a tutto pur di far finire la guerra e quindi di indurre Aurora a sposare Felipe. A cercare di ostacolare i loro piani c'è Ursula, che corre da Herculano a rivelare i piani che si stanno tramando contro la vita del figlio. Speriamo che questo possa portare ad una svolta e ad un avvicinamento dei due.
Una piccola parentesi merita la rivelazione dell'uomo con la maschera di ferro, finalmente liberato da Zenobio e Florinda. La scena in cui gli tolgono finalmente la maschera, rivelando il volto di Petrus, è un chiaro riferimento al film con Leonardo di Caprio. I filoni in questa storia sono tanti, in un misto di racconti abilmente cuciti insieme proprio da un filo incantato.
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