CORDEL ENCANTADO - Il ritorno di Petrus (43)
Il ballo di presentazione di Aurora finisce per essere il banco di molti eventi: la sparizione della corona, la lite tra Ursula e Maria Cesaria, l'umiliazione dei genitori di Açucena, il rapimento di quest'ultima ad opera di Timóteo, con la complicità della Duchessa, ma soprattutto segna il ritorno di Petrus sulla scena.
Il fratello del re Augusto, al quale era stato affidato il ruolo dell'uomo dalla maschera di ferro, salvato dai bambini di Brogodó e da Florinda e Zenobio, ormai ha recuperato la memoria e la consapevolezza di quello che ha subito e sceglie proprio il grande ballo di palazzo per ritornare in scena e rivelare di non essere mai morto, di essere caduto nell'agguato di qualche nemico che lo ha tenuto prigioniero per anni.
Grande è l'emozione di quelli che davvero lo hanno pianto per tutti questi anni, tra cui Augusto, la madre e Carlotta, mentre Ursula e Nicolau vivono con terrore questo ritorno, insicuro sulla veridicità della sua amnesia.
Petrus però riesce a convincerli di aver davvero dimenticato tutto, anche la faccia dei colpevole della sua sofferenza, mentre il racconto della sua fuga è un chiaro riferimento al Conte di Montecristo, altre racconto storico e classico.
Mentre al palazzo si vivono tutti questi subbugli ed emozioni, Açucena è stata rapita da Timóteo e portata alla fazenda, con l'intenzione di costringerla a sposarlo il giorno dopo. La ragazza è disperata, ma Jesuino, che stava andando via dalla festa di Florinda, ha visto Timóteo portare via la ragazza ed introducendosi di nascosto nella casa, riesce a liberarla.
I due apparentemente si riconciliano. Lei vorrebbe seguirlo dai cangaiceros, ma Jesuino viene preso da un momento di generosità e si rende conto di non poter costringere una ragazza come lei, con un futuro brillante davanti a sé, a rinunciare a tutto per vivere di stenti al suo fianco.
I due si lasciano e Açucena ritorna a corte proprio quando la sua famiglia la sta cercando con affanno, dopo aver scoperto che Timóteo ha cercato di rapirla. Il problema principale di questa storia resta sempre lei, Aurora/Açucena, una protagonista insicura, decisamente immatura, dove gli altri personaggi finiscono per decidere per lei.
Decisamente un po' più di carattere ci avrebbe permesso di affezionarci a lei più profondamente e di non sperare che i sorrisi di Jesuino per Dora possano significare un coinvolgimento maggiore nei confronti della ragazza, che continua a lottare per conquistare il suo cuore.
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