Non mi capitava da un po' di tempo eppure con questo volume mi è successo di nuovo. La notte avanzava ed io non riuscivo a chiudere il libro, desiderosa di scoprire come sarebbe andato avanti. Potere di Diana Gabaldon che, malgrado ormai al quarto volume (il terzo nella versione americana), riesce ancora a conquistarmi completamente. Tra tutti, IL CERCHIO DI PIETRE mi ha davvero mantenuto con il fiato sospeso, stringendo il mio cuore in un pugno, fin dal primo emozionante capitolo.
Jamie si è trasformato in un personaggio storico, anche se piccolo e non messo in risalto tra i grandi nomi a cui si dedicano gli studiosi, ma IL RITORNO ci aveva lasciato con quella scoperta meravigliosa che aveva innescato le ricerche di Roger, Brianna e Claire. Cosa successe sui sanguinosi campi di Culloden, dove molti di quelli che la nostra eroina aveva incontrato erano morti? Come aveva fatto Jamie a sopravvivere, visto che ci eravamo lasciati con lui deciso a morire per i suoi uomini? E come era sopravvissuto?
Quello scenario iniziale di morte e desolazione, con Jamie che si sveglia con il cadavere di Randall sul petto, mi ha riempito il cuore di desolazione ed emozione ed il tono è proseguito emergendo pian piano dalle pagine ingiallite, dai documenti d'archivio che i tre cercavano di recuperare, facendo emergere una figura leggendaria e romantica che poco condivide con il mondo moderno nel quale ha vissuto la nostra Claire.
COPERTINA AMERICANA |
Se da un lato viviamo questi momenti successivi al passaggio tra le pietre di Craigh na Dun, attraverso le ricerche di Roger cerchiamo di tenere il passo con gli eventi successivi alla disfatta di Culledon ed il personaggio di Jamie si ammanta di leggenda. Brianna rimane sempre più conquistata da questa figura romantica che per sette anni evita di finire nelle mani dei soldati inglesi vivendo in una grotta nei pressi di Lallybroch. Il berretto bigio, lo chiamano nei racconti popolari che sono arrivati fino al XIX secolo. Ma al lettore viene concesso il privilegio del punto di vista di Jamie e così scopriamo la solitudine, il dolore per la separazione da Claire, la desolazione di non poter aiutare i suoi, fino all'eroica decisione di farsi tradire per permettere a tutti di sopravvivere alla carestia.
Seguono la prigione, dove la sua personalità ha modo di conquistare prigionieri e guardie, poi il lavoro in una ricca tenuta dove viene quasi costretto a sedurre la figlia del suo nuovo padrone, decisa a non vivere la sua prima volta con il vecchio marito che le è stato trovato. Ma ogni esperienza con le donne sembra solo un riflesso fisico, un bisogno che poi lo lascia vuoto con il ricordo di un amore ormai perso e le affinità tra Claire e Jamie sono tante che sembrano vivere e provare le stesse emozioni anche se separati da secoli di distanza.
CLAIRE |
E l'emozionante rincontro è di quelli che lasciano il segno, anche se sono passati vent'anni dalla loro separazione, anche se nessuno dei due è il giovane che è stato. Ma ritornare indietro significa anche fare i conti con tratti della storia che non sono stati raccontanti, con i misteri della vita di Jamie che la donna ignorava.
Rivederli insieme dopo una separazione così lunga è stato decisamente emozionante, anche se poi Claire si ritrova coinvolta nella vita avventurosa e turbolenta di Jamie, che è ben lungi dall'essere un semplice tipografo, ma le sue attività legali coprono quelli di sedizione e contrabbando.
JAMIE FRASER |
Ma al di là di tutto questo, malgrado il finale aperto, giustificato dal fatto che anche quei l'editoria italiana ha preferito pubblicare il romanzo in due parti, mi resta l'emozione di tanti momenti della storia che mi hanno conquistato e di una coppia che, malgrado i fiumi di parole già scritti su di loro, continua in qualche modo a mantenere il mio interesse sveglio e pronto. Mi chiedo se ci riuscirà anche con i volumi successivi. Al momento però il mio cuore è tutto per loro, per questa coppia che si ama follemente, appassionatamente, sinceramente, travolta dai venti della storia, da mille difficoltà, ma sempre coraggiosamente unita.
VOTO: 9
CLAIRE BEAUCHAMP |
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