In tutta la travagliata storia di Joaquina, la figlia di Tiradentes, c'è un simbolo forte che in qualche modo rappresenta bene la lotta per l'indipendenza del Brasile, ossia il libro sulla rivoluzione americana che era arrivato nelle mani del ribelle poi ucciso.
Il libro era stato rubato da Mao de Luva, il capo dei banditi, che lo ha custodito per anni. Adesso, convinto sempre che quel testo che lui non sa leggere possa avere un valore, decide di ricattare Raposo, perché Virginia, peccando d'ingenuità, gli ha confessato che nella prima pagina c'è una dedica di Tiradentes a sua figlia Joaquina.
A volere il libro non è solo Raposo, deciso a strapparglielo dalle grinfie e partito per la missione insieme ad André, di solito ostile a qualsiasi tipo di guerra, ma desideroso di conquistare il favore del padre. Ci sono anche Xavier, che scopre proprio dalla sua amica Virginia la presenza di questo testo importante, ma anche Rubiao, che lo ha sentito discutere con uno degli uomini di Mao de Luva.
Tutti si muovono nella notte e nell'oscurità alla ricerca di questo testo fondamentale per la rivoluzione, perché le parole, come sostiene Virginia, durano quando gli uomini muoiono.
Altri episodi importanti che ricordiamo è l'avvicinamento tra Rosa e Rubiao. Quest'ultimo è sinceramente affascinato dalla figlia di Raposo, ignorando qual è la sua vera identità e lei sembra compiaciuta e lusingata dalle attenzioni dell'attendente, convinta che sia un uomo più profondo di quello che gli altri immaginano.
La sua antipatia con Xavier è alimentata dal sospetto che lui possa aver mandato in giro dei pamphlet offensivi su di lei, ignorando che a farlo è stata la sua aspirante fidanzata, Branca, decisa a tutto, anche a perdere la sua virtù, pur di riuscire a convincere la sua famiglia che lui sarà l'uomo che porterà all'altare.
La storia prosegue con un certo interesse, pur non dandoci grandi elementi per capire come evolverà.
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