giovedì 10 giugno 2021

LA CASA DEGLI SPECCHI di Cristina Caboni


 Avevo letto il nome della Caboni su diversi gruppi di lettori, ma non mi era mai capitato di leggerla. Credo che ogni incontro "letterario" sia guidato anche dal caso e il due giugno di quest'anno, mentre facevo una passeggiata in un posto piuttosto suggestivo della mia isola, dove si trova anche l'unica libreria seria del paese, sono stata attirata da un tavolino con esposti diversi libri. Sbirciando tra le varie copertine e le varie sinossi, la mia curiosità è stata catturata da questo libro, LA CASA DEGLI SPECCHI, con un'immagine di donna affacciata a un balcone, che sembrava attirare lo sguardo e spingerlo verso orizzonti alquanto familiari.


 

L'incontro con la Caboni e con la storia di Milena è stato decisamente felice. La scrittura della Caboni è delicata e poetica ed è riuscita a trasmettermi tutto il fascino di un angolo d'Italia che ben conosco, con una notevole attenzione alle luci, ai colori, ai profumi di Positano che rendono vivo e vibrante questo luogo, così come la storia delicata, tragica e intensa dei suoi personaggi.


 

 

A ben vedere LA CASA DEGLI SPECCHI è il riflesso di due storie e di due vite che si rimandano l'una con l'altra, proprio come grazie a uno specchio, uno dei tanti, impressionanti, che arredano uno dei corridoi della splendida casa dove Milena ha trascorso la sua infanzia e parte della sua vita, cullata e viziata dal nonno Michele, per il quale la ragazza nutre un affetto profondo e sincero.


 

Durante una sua vacanza, quando ormai l'uomo è diventato fragile e incalzato dalla malattia, il ritrovamento nella limonaia di qualcosa di sorprendente e spiazzante, smuoverà il passato, solo apparentemente sepolto, che Michele ha custodito gelosamente nel suo cuore.


 

Milena indaga, come indaga la polizia, ma quello che cerca lei sono risposte alla sua storia di famiglia, per fare luce e chiarezza sul suo passato e su se stessa. E tramite la storia di Eva e Michele precipiteremo in un'Italia emozionante, quella della piccola Hollywood, ossia Cinecittà, gli anni cinquanta e il fascino che il cinema esercitava sulla società italiana, tra stelle, rotocalchi e segreti.


 

Romanzo pieno di colori: blu come il mare e il cielo di Positano, giallo come i limoni e la luce del sole, rosso come la passione, ma anche i pomodori e i peperoncini messi ad essiccare in grappoli appesi alle grondaie, nero come il mistero che si nasconde nel pozzo della limonaia, grigio come il mistero che avvolge la figura di Eva Anderson, la misteriosa e bellissima nonna americana che è arrivata nella vita di Michele lasciando un segno profondo.


 

Libro di atmosfere e di sentimenti, di analisi interiore e di ricerca, adatto a tutti quelli che cercano un racconto che gli permetta di viaggiare restando seduti, dentro i sentimenti e nel passato che può offrirci uno specchio per capire anche il presente. Lettura decisamente piacevole e consigliata!

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