Piano piano ci addentriamo sempre di più in questa storia particolare, girata con taglio cinematografico, con una protagonista intensa e un contesto storico nuovo e interessante. Con l'arrivo di Napoleone in Portogallo, la Corte, insieme con la famiglia reale, fugge in Brasile e molti "fidalgos" (nobili) decidono di fare altrettanto. Tra loro anche Raposo, l'uomo che ha adottato Joaquina, che adesso si chiama Rosa e vive con il fratello adottivo, André, timido e paurosa, e Bertoleza, una schiava liberata che è cresciuta come parte della famiglia.
Al loro arrivo in Brasile vengono subito accolti dal bandito che li aveva rapinati quando Joaquina e Raposo erano molto più giovani, ma questa volta i due riescono a liberarsi rapidamente, pur preoccupati che l'uomo possa averli riconosciuti.
Intanto, all'arrivo nella città di Vila Rica, nello stato di Minas Gerais, polveroso, pericoloso e aggressivo come poteva esserlo agli inizi del 19o secolo, si scontrano subito con la portantina di una donna, Branca Farto Almeida (interprestata da Nathalia Dill), e soccorsi da Xavier (Bruno Ferrari), un giovane medico, ritornato in Brasile da poco, dopo aver concluso i suoi studi in Portogallo.
Xavier nota subito Rosa, nonostante la presenza di Branca, la sua fidanzata storica, che lo ha aspettato durante tutto questo tempo. Raposo e la sua famiglia vengono accolti da José Maria Rubião, lo stesso uomo che ha tradito Tirandentes, e che nel corso degli anni ha fatto fortuna, servendo la Corona. Rosa ignora il ruolo che l'uomo ha avuto nella distruzione della sua famiglia, e Rubiao rimane colpito favorevolmente dalla bellezza di Rosa, ospitandoli nella loro casa.
La destinazione della famiglia è però la casa di Dionísia Raposo Viegas Mantini, la sorella di Raposo, che conduce la sua proprietà con pugno duro nei confronti degli schiavi, suscitando subito l'insofferenza di Rosa, che non accetta la schiavitù, la miseria e le ingiustizie che subito ha notato arrivando in Brasile.
Il padre, amandola, cerca di farle tenere un profilo basso, perché nessuno scopra che è la figlia del ribelle Tirandentes, ma lei sembra attratta dai pericoli, come dal giovane medico appena arrivato in città.
Siamo solo al principio, anche se, rispetto a VIVER A VIDA, il ritmo narrativo sembra quasi vorticoso. I personaggi si stanno svelando con i loro caratteri e la storia sta assumendo una sua forma interessante.
Nessun commento:
Posta un commento